mercoledì 26 agosto 2009

FUORI PROGRAMMA 16 – Repubblica Gratta & Vinci

Code fuori dalle ricevitorie. Comuni che giocano per risanare i bilanci. Voli charter dall’estero per comprare una schedina. Persone psicologicamente rovinate da macchinette e tagliandini da grattare. Omicidi fra le mura domestiche. E’ l’Italia della Terza Repubblica. Quella che ritorna indietro di sessant’anni, vivendo di false speranze e fame di denaro. Proprio come nell’immediato dopoguerra.


Non esiste altra nazione al mondo dove è presente una così disparata offerta di lotterie. Probabilmente nemmeno la viziosissima Las Vegas riesce a competere con il nostro paese in materia di giochi ed intrattenimenti a soldi.
Giocare, si sa, piace agli italiani. Ma gli effetti che si stanno manifestando con l’aumento dei montepremi e delle lotterie sono del tutto discutibili.
Gente di ogni età, persino minorenni, che fanno code per partecipare inebriati dal continuo reclamizzare di pubblicità, chiacchiere e stampa nazionale. Amministrazioni comunali, istituzioni ufficiali dello Stato stesso, che per risanare i bilanci dai debiti maturati tentano la sorte in ricevitoria invocando la “dea bendata”. Famiglie sul lastrico per genitori che in segreto si giocano gli stipendi al bar. Stragi domestiche scoppiate dopo la scoperta dei prosciugamenti dei conti per le giocate. Questo è il quadro che va sempre più delineandosi in una nazione oramai imbambolata nei locali e davanti ai televisori durante le estrazioni. Quello di un paese che vuole apparire estremamente moderno e garante quando vieta i fumatori di praticare persino negli ambienti aperti delle stazioni, poi gli sfugge completamente di mano problematiche ben più serie.
Se fino agli anni novanta i concorsi erano cinque, sei, con una sola estrazione settimanale/annuale, oggi chi rimetterebbe piede in questo paese, dopo circa dieci anni d’assenza, crederebbe di essere capitato in un enorme casinò.
La possibilità di giocare al Lotto è triplicata senza calcolare opportunamente i rischi concernenti per la popolazione. Ma la cosa più sconcertante è il continuo inventare di giochi su giochi. Nell’arco di un lustro ne sono già stati immessi di nuovi a decine. I modelli di Gratta & Vinci sono decuplicati e si raschia oramai ovunque. Sono state studiate centinaia di varianti alla partecipazione dei concorsi. Sono state assegnate lotterie ad ogni evento. Non esiste un bar o ristorante che non possieda una slot-machine.
E così, complice della crisi economica, dello spettro della miseria, della perdita ogni giorno di diritti e opportunità, compresi i posti di lavoro, ma soprattutto di jackpot incredibili paragonabili alle riserve auree di intere nazioni, l’italiano medio ha deciso di sacrificare buona parte della giornata libera a questo passatempo con penne in mano, monetine nell’altra, occhi sugli schermi e portafoglio fra i denti.
Lo Stato da qualche anno ha monopolizzato ogni tipo di “svago a soldi”. E così, da quando la repubblica con la R maiuscola controlla video-poker, slot-machines e scommesse varie è magicamente diventato tutto regolare, legale, lecito, normale. Prima invece era un continuo udire di denunce, blitz delle Forze dell’Ordine nei bar, condanne alle macchinette, persone rovinate dal gioco alla stregua dei più incalliti drogati o alcolizzati.
Ora che è presente la mano paternalistica delle istituzioni silenzio quasi totale. Nessun cronista osa più raccontare le scene da bar o da ricevitoria.
Allora la nostra rubrica, come al solito, ve ne racconta alcune.
Carla (nome di fantasia), è una sessantenne senigalliese coniugata con due figli grandi. Signora apparentemente normale, con spiccato senso dell’umorismo che fa di lei una persona assai simpatica, allegra e piacevole. Dipendente di una nota attività cittadina si ritrova spesso a chiedere anticipi al datore di lavoro e prestiti ai colleghi per pagare bollette e spese domestiche. Fin qui non ci sarebbe assolutamente nulla di strano di questi tempi. Poi però ecco l’altra faccia della medaglia. Sin dalle prime ore del mattino frequenta un noto bar-ricevitoria di quartiere dove raspa tagliandini e passa il tempo tra i video-poker. Alle ore otto inizia il turno di lavoro e di frequente ritarda anche di diversi minuti. Quando esce alle sedici, di nuovo, fa tappa al bar per il solito vizio. Ma a volte si ritrova anche in condizioni piuttosto umilianti. Pare infatti che in diversi casi la sua ossessione per il gioco la costringa a chiedere del denaro persino ad altri clienti presenti per proseguire alcune partite. Il titolare del locale non sapendo come gestire la situazione quando succede, per limitare la vergogna, è obbligato ad invitarla a uscire.
Saverio (nome di fantasia) invece è un pensionato vedovo di ottantuno anni di una nostra frazione. La sua retta mensile non è delle migliori. E nemmeno la sua salute. Per rimanere in vita si trova quotidianamente ad ingerire più farmaci che generi alimentari. Alcuni sarebbero costosissimi, ma fortunatamente il Servizio Sanitario Nazionale glieli concede quasi tutti gratuitamente. Altrimenti, afferma lui “la pensione se ne andrebbe solo in medicinali”. Eppure spende dai venti ai cinquanta Euro alla settimana nelle ricevitorie. Vuole fare il “colpaccio” dice, per regalare tutto ai suoi due nipoti.
Di storie come queste o ben più serie ce ne sarebbero a decine di migliaia solo nel nostro territorio.
Ci si domanda allora in quale direzione stia andando il paese in massa.
Nessun interesse a salvaguardare la salute dei cittadini presi dalle sindromi del “tavolo verde”.
Non esiste di fatto nessuna campagna pubblicitaria atta a contrastare il gioco incallito, come avviene invece per il fumo, per la violenza sui minori e le donne, per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi o quello dei rifiuti lungo le coste.
Se da un lato lo Stato pensa solo agli incassi, i quali non si sa neppure con certezza che fine facciano, dall’altro si comporta in maniera alquanto meschina con i cittadini che sono poi anche gli stessi “clienti”. Tutto ciò è semplicemente paradossale. E se non bastasse c’è pure il lato oscuro della gestione tecnica dell’apparato. Non si intende bene quali competenze abbiano il Ministero delle Finanze, la Banca d’Italia, la Zecca di Stato. E tutte le altre società terziste di contorno.
Angelo (nome di fantasia), socio-titolare di un affermato bar-ricevitoria di Marotta definisce il sistema imposto semplicemente scandaloso. Si domanda perché lo Stato si permette di manipolare ingenti quantità di denaro e le menti di milioni di persone catturandole con false speranze di montepremi assurdi, e contemporaneamente perseguita con il Codice Penale un proprietario di locale e quattro vecchietti sorpresi alle carte con un piatto di dieci Euro.
Ma le dichiarazioni di una semplice persona per quanto fondate possano essere, si sa, rimangono tali. Poco importano ai governanti di turno.
Per il momento l’ultima novità degna dei telegiornali nazionali è che l’Abruzzo in vista dei jackpot stratosferici reclama una parte dei proventi lotteristici per i propri terremotati. Il denaro arrivato per mano del Governo e della solidarietà collettiva è probabilmente già finito. Analoghe pretese arrivano contemporaneamente anche dalle regioni autonome della Sicilia, Sardegna e Trentino.
Un altro esempio di paese allo sbando. Amministrato a federalismo “pane e mortadella”.

Ecco perché ci si rifugia nel gioco ed altri vizi. Quando l’incertezza e l’incoerenza dilagano…tutto è possibile.

FUORI PROGRAMMA 15 - La tegola invisibile: nuovo cult senigalliese

Agosto all’insegna delle occupazioni abusive e del chiasso. Tra l’anarchia e l’euforia di centri sociali, dei politici cittadini, dei proprietari degli immobili, dei giornalisti, ecco il vero vip delle vicende. Un nuovo talento ancora nascosto che potrebbe diventare anche il prossimo simbolo della città. Se mai fosse considerato.


Un mese, quello che si sta concludendo, ricco di confusione e chiasso nella realtà sociale e politica cittadina. Il Mezza Canaja in occasione del suo festival alternativo Plage Sauvage organizza una serie di blitz provocatori a scopo di occupare alcuni immobili notoriamente abbandonati da tempo. L’iniziativa è senz’altro mirata a chiamare l’attenzione verso i problemi abitativi che da anni non vengono presi in considerazione in città. Naturalmente occupare una proprietà altrui anche se dismessa e diroccata in questa nazione significa commettere reato. L’illegalità in questo caso può considerarsi palese e quindi condannabile. E ciò viene ribadito da tutto il mondo politico quasi all’unanimità.
Poi si potrebbe riflettere sul perché le istituzioni ufficiali dello Stato non regolino la gestione degli immobili disabitati e decrepiti. In tal caso si eviterebbero queste cinematografiche avventure, oltre alle denunce e alle diffide, e i ragazzotti dei centri sociali passerebbero forse più tempo in feste in spiaggia piuttosto che a giocare al sessantotto. In ogni modo le leggi vigenti vanno rispettate e la comunità si stringe per ricordarlo.
Dei due episodi di occupazione abusiva colpisce principalmente il secondo, quello di Via Mamiani. Giovedì 13 Agosto un folto gruppo di manifestanti occupa lo stabile ad angolo con la Statale, dirimpetto all’ex-passaggio a livello. A far parte dell’iniziativa non c’è solo il Mezza Canaja che ne è formalmente il promotore ed il portavoce. S’intravedono infatti il Coordinamento Migranti Terza Italia di forte composizione extra-comunitaria, l’Ambasciata dei Diritti che dovrebbe essere una componente del centro sociale stesso, altri liberi cittadini e passanti. Nei giorni successivi v’è un continuo pubblicare di comunicati taglienti da ogni parte. Tutta la compagine politica di Sinistra, Destra, Centro condannano il gesto. L’Amministrazione Comunale si unisce pesantemente al coro. E così persino i fantomatici proprietari si materializzano e reagiscono di conseguenza. Il notissimo avvocato Canafoglia assoldato da Flora Bonomo, una dei padroni dello stabile, rende noto che l’immobile è stato sigillato e che la sua assistita è pronta a dimenticare l’episodio a patto che “prevalga il buon senso e quindi rimanga una iniziativa estemporanea”. Inoltre ci sarebbero due condizioni da rispettare: “la prima, che i no-global si astengano dal ripetere quanto già fatto. La seconda è che espongano gli striscioni fuori dalle loro abitazioni. Li vogliamo vedere fuori dai palazzi nobiliari e dagli attici dove abitano.” Altrimenti, fanno sapere, “ci sono gli estremi per procedere con una querela per violazione di domicilio e danneggiamento”. Allora rincara la dose il nipote della signora, Niccolò Rossi, noto attivista politico cittadino di uno dei Popoli della Libertà o Forze Italie presenti, precisando: “Abbiamo trasmesso l'ordinanza alle Forze dell'Ordine per informarle del pericolo. I no-global hanno sbagliato obiettivo perché hanno preso delle case vuote, è vero, ma se erano vuote era proprio dovuto al fatto che, essendo inagibili, non si potevano affittare. Inoltre la signora, gravemente malata, è stata anche colta da malore appena appreso di quanto accaduto nell'edificio di cui è proprietaria insieme ai fratelli.”
Il giornalismo ufficiale dà ampio spazio alla vicenda con il dovuto materiale fotografico e video.
Ma nessuno dei personaggi di questa avventura si accorge del protagonista principale dello show: la tegola (che poi sarebbero due) in bilico sul tetto da anni che con un colpo di vento potrebbe fare secco un passante.
Una Vacanza Dimenticabile ne aveva denunciato già la pericolosa esistenza all’interno di una inchiesta (Atto IV) e in una lettera aperta al sindaco (Fuori Programma 6), nella quale si chiamava anche l’attenzione del prefetto e del capo della Protezione Civile locale.
Nonostante i numerosi tentativi di cattura della vista dei senigalliesi, governanti o non, il talento della tegolina baricentrica non è ancora stato considerato da nessuno e rischia di essere sottovalutato o addirittura di venir tristemente sprecato in caso di tragedia. Come è possibile perdere un nuovo gran simbolo per la promozione turistica cittadina? Lei, stanca di essere trascurata ha deciso di partecipare alle selezioni per la prossima edizione de L’Isola dei Famosi, certa di poter ricevere almeno lì la dovuta attenzione e guadagnarsi la meritata fama. In alternativa spedirà curricula ai circhi che sostano nell’area di Villa Torlonia.
Scherzi a parte, c’è poco da ridere.
Viste le numerose presenze all’evento e gli occhi puntati sullo stabile incriminato pare alquanto incredibile che nessuno si sia accorto ancora dell’elemento e di tanti altri che meriterebbero attenzione. Suona strana questa pubblica cecità, compresa anche quella politica, giornalistica, legale e delle istituzioni preposte al controllo.
Ora la nostra rubrica tenta di rinfrescare le idee e gli occhi ipotizzando come si potrebbero sentire di salute la signora Bonomo ed i suoi familiari se trovassero alle loro porte le Forze dell’Ordine con un mandato di comparizione per omicidio colposo, in seguito alla morte di un passante in Via Mamiani, stroncato da un coppo in testa proveniente dal tetto pericolante dello stabile di loro proprietà.
Inoltre, se nel 2003 è stata emessa dal Comune una ordinanza di sgombero per inagibilità, piacerebbe capire perché non sono ad oggi presenti transenne di sicurezza, avvisi di pericolo e copie del documento stesso. Il legale che assiste la proprietà per evitare denunce pone la condizione di esporre gli striscioni dei manifestanti ai balconi delle abitazioni di loro proprietà. Ma perché chi lo delega non ha provveduto durante questi anni ad affiggere l’ordinanza di inagibilità sullo stabile e relativi cartelli d’attenzione? I divieti di sosta senza alcun valore invece ci sono ancora. Così, in teoria chi non conosce la città e la storia dell’edificio evita giustamente di parcheggiarci dinanzi il proprio mezzo per non trasgredire. Ma forse il veto rimane proprio per tutelare qualche automobilista. Dopotutto se ti cade una tegola o una persiana sull’auto sono guai anche per il portafoglio. Se fosse così, allora tutti i detentori di patente di guida che transitano a Senigallia non potrebbero far altro che ringraziare la proprietà della palazzina.

Comunque sia, mentre quest’articolo viene pubblicato, la nostra "tegola di velluto" equilibrista è ancora lì, godendo del sole di questo fantastico Agosto ed attendendo qualcuno che voglia prendersi seriamente cura di lei.



Fonti:

Stampa locale

























domenica 23 agosto 2009

FUORI PROGRAMMA 14 - Peggio della più scadente soap-opera

Considerando che in nessun paese del mondo civile o meno accade quello che sta succedendo da noi, la telenovela del Presidente del Consiglio italiano sulla sua vita privata e pubblica ha sorpassato ogni limite della decenza e della rispettabilità. Quando nemmeno le più patinate series americane riescono a competere con la massima istituzione del nostro Stato.


Quest’estate ne abbiamo già viste di tutti i colori sulla politica italiana. Quanto basta per le chiacchiere sotto l’ombrellone di altre due, tre annate. Ma le sorprese non finiscono mai.
Dopo l’uscita pubblica di Veronica Lario, moglie del premier, che manifesta il proprio sdegno nei confronti dei comportamenti del marito chiedendone pure il divorzio, dopo le foto pubblicate da El Pais sui costumi libertini degli ospiti in vacanza nella villa sarda del Presidente, visto il veto posto alla stampa nazionale, dopo la rivelazione di Patrizia D’Addario che ammette di essersi prostituita per Mister B. a Palazzo Grazioli e altri scandali marcarti un pò ovunque (principalmente su L’Espresso) con tanto di relativi “fuochi di paglia”, ecco l’ultima novità: la figlia Barbara che rilascia una intervista al periodico femminile Vanity Fair sul comportamento che dovrebbe tenere un capo di stato, quale è suo padre, e la relativa notizia del fatto raccontata dal TG1 in ritardo, in prima serata di Mercoledì 5 Agosto: “Non credo che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata. Penso che una società esprima un senso di morale comune ed i rappresentanti politici sono chiamati a salvaguardarlo”. Ma alla rivista la bella Barbara aggiunge pure: “La mia storia è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani”. Citazione stranamente tralasciata dal telegiornale.
Nemmeno il neo-direttore Augusto Minzolini, simpatizzante ed ammiratore del Cavaliere forse comprende il momento, tant’è che gli sfugge proprio di mano. Ecco allora una immediata dichiarazione riparatoria dalla signorina Barbara che arriva proprio prima della chiusura del telegiornale: “A proposito dell’intervista che ho rilasciato a Vanity Fair, desidero che le mie risposte non vengano strumentalizzate ed estrapolate dal contesto in cui si trovano perché altrimenti rischierebbero di assumere un significato che invece non hanno e non devono avere. Il tono e il contesto dell’intervista erano infatti di affetto verso mio padre di cui ho grande stima sia come padre, sia come politico”.
Venerdì 7 Agosto interviene il padre sul misfatto in tono minaccioso, concedendosi una pausa durante una pesantissima conferenza stampa: “Mia figlia mi vuole un bene dell’anima. Ha espresso stima e amore nei miei confronti assoluti e totali. E’ stata portata in quella direzione che non voleva essere una critica assolutamente. E d’altronde il suo papà non ha nulla da rimproverarsi nella sua vita privata. E non c’è nulla di cui si deve scusare con nessuno, nemmeno con i propri familiari. Chiaro…?”
Vescovi e cardinali sembrano aver archiviato già tutto. Passata la bufera si rifà vivo il Cardinal Bagnasco con una massima: “Sembra che il bene e il male dipendano dall'opinione pubblica. E' come se ciò che è morale o immorale dipendesse, in fondo, dai numeri. Quello dell'opinione pubblica è forse il più subdolo e strisciante dei poteri ingiusti che vorrebbero imprigionare la liberta della Chiesa e dei cattolici”. Pensiero di non facile comprensione. E soprattutto riferito a quali vicende?? E a favore o sfavore di chi?? Dimenticati il reato d’immigrazione clandestina e scandaletti politici varii dove potere e prostituzione fanno da padroni, ecco la Chiesa nuovamente gioire per la difesa della religione cattolica all’esame di stato, per opera del Ministro Gelmini.
Tutto il resto del mondo politico, culturale, sociale si presenta alquanto disinteressato e tacito.
Intanto mentre il nostro capo di stato in questi giorni pare sia invaso solo dalle preoccupazioni concernenti il calciomercato per la sua squadra per il prossimo campionato, un ex-presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, si reca in Nord Corea per trattare il rilascio di due giornaliste americane trattenute nel paese ed inizia spontaneamente ad attivare un tavolo di concertazione per il disarmo nucleare di quella nazione.
Per onor di cronaca nessuno delle amministrazioni degli “amici” George e Vladimir in dieci anni di governi è mai riuscito a concludere qualcosa a Pyongyang.

Fonti:

Sintesi di Repubblica sugli incontri Berlusconi-D’Addario a Palazzo Grazioli –
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/audio-patrizia-bonini/audio-patrizia-bonini.html

Delusione della D’Addario raccontata a El Pais e riportata da Il Sole 24 Ore –
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/07/daddario-elpais-berlusconi-foto-villa-certosa.shtml?uuid=7019676c-696d-11de-8c96-0772bb73edf5&DocRulesView=Libero

Denuncia della D’Addario per mancata ricompensa presentata da Il Sole 24 Ore –
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/06/pagata-per-palazzo-grazioli.shtml?uuid=416b6ec8-5bd6-11de-be87-6caca1264ef2&DocRulesView=Libero&fromSearch

Intervista della D’Addario al Daily Telegraph –
http://www.corrispondenti.net/external_link.html?http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/6006132/Italian-at-centre-of-allegations-about-Silvio-Berlusconis-love-life-claims-she-has-been-destroyed.html

Invito di Berlusconi alla D’Addario di collocarsi nel “lettone” –
http://www.youtube.com/watch?v=Rw9wkJDIrjU

Conversazioni telefoniche private tra Berlusconi-D’Addario-Tarantini –
http://www.youtube.com/watch?v=GzZHjeGt_vA&feature=related

Conversazione telefonica privata tra D’Addario-Tarantini sui costumi sessuali di Berlusconi –
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/intercettazioni/2104824

Intervista alla Montereale, altra ragazza di Palazzo Grazioli –
http://www.youtube.com/watch?v=WLTBxlAAxV0&feature=related

Telegiornali spagnoli sul tema censurati in Italia su Internet –
http://www.youtube.com/watch?v=HU4hQZTS08g&feature=related

Promesse di Augusto Minzolini – http://www.youtube.com/watch?v=cL5ivMugwfA&feature=fvsre1

Giornalisti Rai contro Minzolini –
http://www.youtube.com/watch?v=V0ZukbJjh5s&NR=1

Marco Travaglio presenta alcuni lavori di Minzolini – AnnoZero 16/04/2009 –
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ef7bf59a-b2ba-4bd7-9f0d-6e7f16c78bda.html?p=0

Dichiarazione di Berlusconi sulla vicenda della figlia durante una conferenza stampa –
http://tg24.sky.it/tg24/politica/2009/08/07/berlusconi_mia_figlia_barbara_mi_vuole_bene.html

L’ultima massima del Cardinal Bagnasco –
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/news_collection/awnplus_topnews/2009-08-10_110405882.html

Arrivo di Clinton a Pyongyang –
http://www.youtube.com/watch?v=1s75LTL5M74

Giornaliste americane liberate a Pyongyang da Clinton –
http://www.youtube.com/watch?v=CK8HqyAxH6I&feature=PlayList&p=07DA3B50F7B9A58A&playnext=1&playnext_from=PL&index=5

Conferenza stampa giornaliste americane liberate –
http://www.youtube.com/watch?v=LWFtLfgmjjk&feature=related