tag:blogger.com,1999:blog-74078430273346203962024-03-13T16:32:44.459+01:00una vacanza dimenticabilequasi tutto quello che non vi vogliono dire su Senigallia e dintorni...************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comBlogger65125tag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-55180576604490809322011-04-30T21:44:00.000+02:002011-05-01T17:17:24.352+02:00ATTO IX - Turismo all'avventuriera<div style="text-align: justify;">Un’altra stagione turistica alle porte con dubbi sui programmi, sulle scelte, con scarsità di novità e organizzazione. Tra la certezza ferma dei festivals di <i>rock’n’roll</i> e compleanni di rotonde a mare, ci si domanda come viene presentata l’offerta senigalliese al mondo. Con lo strumento più semplice e potente che la modernità ci offre. In un contorno di discutibili dettagli.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Se Dio vorrà tra pochi giorni arriverà effettivamente il caldo e successivamente partirà una nuova stagione turistica in città. S’incomincerà a parlare sempre più, con l’avvicinarsi dell’estate, della <i>Notte Bianca della Rotonda</i>, del <i>Caterraduno</i> e del <i>Summer Jamboree</i>, come se fossero le uniche attrazioni dell’anno senigalliese. E infatti lo sono, a giudicare dall’attenzione di cui gode il festival americano anni cinquanta oramai in tutti i trecentosessantacinque giorni. Pena per chi non piace il genere. E pena per chi non piace nemmeno le altre proposte minori (scacchi, burattini, sport associazionistico, burraco, organo, corali, arte, prodotti tipici).</div><div style="text-align: justify;">La solita mancanza di "contenitori pubblici leggeri" per il divertimento giovanile provoca il classico vuoto senigalliese che d’estate fa trasformare la città in un ospizio.</div><div style="text-align: justify;">Da un lato manifestazioni specifiche, precise, fisse ed indiscutibili, imposte con la forza della legge "<i>mangi la minestra o salti dalla finestra</i>" e col sigillo di garanzia del successo certo o paventato tale. Dall’altro un’entità sempre più vaga, fittizia, fantasmagorica, fatta di incertezze, dubbi, indecisioni, mancanza di prospettive e di organizzazione, chiamata turismo.</div><div style="text-align: justify;">L’assenza totale di progettualità e innovazione nel settore ricettivo oramai è largamente risaputa tanto che nemmeno si comprende come la città viene proposta al mondo con quello strumento assai potente che la modernità oggi ci offre: <i>internet</i>.</div><div style="text-align: justify;">Il sito <i>web</i> ufficiale curato dal Comune non può certo definirsi entusiasmante, attraente, coinvolgente. </div><div style="text-align: justify;">Il nome non è affatto immediato: <i>www.senigalliaturismo.it</i>. Una <i>home-page</i> sintetizzata al massimo e poco accattivante. Pagine scarse di contenuti, di testi, di immagini.</div><div style="text-align: justify;">Di quasi un centinaio di foto caricate, una trentina sono dedicate alla Rotonda e ai suoi particolari, come se la città fosse rappresentata quasi solo da tale monumento e i suoi festeggiamenti; un’altra trentina ai personaggi illustri, le restanti piuttosto vaghe, alcune delle quali addirittura di carattere provinciale e regionale. </div><div style="text-align: justify;">Per esempio manca ben celebrata la protagonista: la <i>Spiaggia di Velluto</i>. </div><div style="text-align: justify;">Gli scatti catturati non le fanno onore assolutamente: un nonno e due nipoti che giocano sulla sabbia, due ragazze in pattini al molo, una partita a bocce e una pallacanestro, due fidanzatini in poltrona con l’aperitivo, una cena privata di amici sulla riva. </div><div style="text-align: justify;">Ciò sembra avvisare che a Senigallia si possono praticare solo queste attività. Ed infatti è così, vista la risaputa mancanza d’innovazione degli operatori del settore e la povertà di collaborazioni con le amministrazioni. </div><div style="text-align: justify;">Ma degli arenili, quelli per il quale un’intera giunta municipale, un consiglio comunale e qualche commissione si sforzano da un anno per cambiarne il piano di regolamentazione, le cui novità previste non sono chiare nemmeno agli addetti ai lavori, tre foto di cui una a fine stagione con gli ombrelloni tutti chiusi e un’altra con una ventina di sdraio sparpagliate disordinatamente sulla riva.</div><div style="text-align: justify;">Mancano una valida raccolta di immagini dell’<i>Hotel Bagni</i> ed un paio di righe sulla sua storia, forse l’unico vero e serio monumento al turismo. Proprio perché fu la prima struttura a fondarlo in città. Ma a giudicare dal silenzio complessivo sulla decisione delle amministrazioni comunale e provinciale di smantellarlo, rende perfettamente l’idea del perché non è così importante da essere incluso fra gli orgogli di Senigallia. A ricordare il tempo che fu, giusto qualche frettolosa scansione di scarsa qualità di vecchi manifesti.</div><div style="text-align: justify;">Sarebbe allora interessante immaginare come potrebbe essere concepita Rimini senza il suo <i>Grand Hotel</i>. </div><div style="text-align: justify;">Sul tanto celebrato nuovo porto appena una foto piccina con sei barche in fila. Anche perché a tutt’oggi non ci sono incrementi tali di traffici e servizi da fotografare.</div><div style="text-align: justify;">Fa riflettere poi su come sia potuto accadere che una istituzione ufficiale come il Comune di Senigallia si sia persa l’opportunità di acquisire il dominio <i>web</i> di <i>Senigallia.it</i>, prelevato recentemente da altri operatori commerciali che ne hanno fatto un portale di promozione cittadina e reclame pubblicitaria che non ha nulla a che fare con l’ufficialità istituzionale, ma i visitatori non lo sanno.</div><div style="text-align: justify;">La vera sorpresa, per così dire, però è sul sito del Comune, in alto a destra.</div><div style="text-align: justify;">Fino a qualche anno fa si presentava tradotto in ben cinque lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo. Misteriosamente, da un po’ di tempo, ne sono scomparse quattro. Probabilmente mantenere qualche testo in più idiomi costava caro. Le alternative adesso sono due: o conosci l’italiano, o l’inglese…</div><div style="text-align: justify;">Uno schiaffo culturale di non poco conto all’Unione Europea, quella stessa che spesso finanzia iniziative per far crescere città con opere ed eventi. Un benvenuto con tanto di cappello ai turisti stranieri che, guarda caso, da oltre un decennio latitano sulla <i>Spiaggia di Velluto</i>, come se ne fossero allergici. </div><div style="text-align: justify;">E manco a farlo apposta, sugli altri siti <i>internet</i> non ufficiali, le traduzioni, almeno nelle principali lingue europee ci sono tutte.</div><div style="text-align: justify;">Ma non c’è solo un evidente disinteresse istituzionale nel settore.</div><div style="text-align: justify;">Da un veloce sondaggio sugli operatori risulterebbe in aumento il numero di alberghi stagionali che ritardano l’apertura ai primi di giugno. </div><div style="text-align: justify;">Sull’aspetto occupazionale poi, buio totale. Il Centro per l’Impiego di Senigallia offriva nella prima metà di questo aprile ben due proposte di lavoro stagionale nel settore, in una città che vanta più di cinquecento attività estive tra alberghi, campeggi, ristoranti, stabilimenti balneari, bar, gelaterie, pizzerie. Paradossalmente, le offerte di lavoro nel turismo all’estero erano circa una settantina. </div><div style="text-align: justify;">Singolare poi è il caso di una ragazza che, costretta quindi a mendicare presso ciascuna attività come da consuetudine locale quei tre mesi anche da lavapiatti, quando si è recata presso una delle maggiori strutture a quattro stelle, ha incontrato dall’esterno un <i>bulldog</i> inferocito libero dietro la porta scorrevole automatica e una figura umana tra i riflessi dei vetri che non si è preoccupata minimamente di interessarsi della visita o di spostare la bestia dall’uscio. E se fosse stata una eventuale cliente in tentativo di prenotare un soggiorno?</div><div style="text-align: justify;">E nel comparto degli affitti stagionali, ancora una volta dopo decenni e decenni non si saprà con certezza quante persone verranno accolte negli ottomila appartamenti estivi disponibili e quanti introiti entreranno nelle casse del fisco per mezzo di questa attività.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Insomma, ci si accinge a trascorrere un’altra stagione turistica dove l’unica certezza sono quei tre-quattro eventi celebrati in aria di santità che fanno elevare i dati delle presenze per pochi giorni falsando le statistiche dell’intera stagione. </div><div style="text-align: justify;">Tutto il resto è avventura. Come sempre. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fonti:</div><div style="text-align: justify;">-stampa locale</div><div style="text-align: justify;">-www.senigalliaturismo.it</div><div style="text-align: justify;">-www.senigallia.it</div><div style="text-align: justify;">-www.istruzioneformazionelavoro.it</div><div style="text-align: justify;">-Centro per l’Impiego e la Formazione di Senigallia</div><div style="text-align: justify;">-indagini e interviste varie</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5rO_n35k3m3EahOsLVpZ5BDP5FpkK4hk2KZNMIvpLuKe1DG6OfNVl2Q0QZNv_9YjCbWRY_X23sBQGdFL3scdrNMiwUnAFsJFPJGG7_MgmzcLi1O3YETCWXbnBadumHWWjV05SMjHk8-QM/s1600/DSCN6382.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5rO_n35k3m3EahOsLVpZ5BDP5FpkK4hk2KZNMIvpLuKe1DG6OfNVl2Q0QZNv_9YjCbWRY_X23sBQGdFL3scdrNMiwUnAFsJFPJGG7_MgmzcLi1O3YETCWXbnBadumHWWjV05SMjHk8-QM/s320/DSCN6382.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601762381541236802" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdcE8tJ7NCjz9RECFkWQsr-2FzDIbTB8xbAHOaOa5-mBI8D4XIlQdx5d4nr8arD2NdutYU3TXoCFtaDAfs_a1jP1XmetLcBwcDbMtXuA9IsNv6Wd_kGaaAhmQDdxab0JvfwKvfuTdOPv_y/s1600/spiaggia2.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 203px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdcE8tJ7NCjz9RECFkWQsr-2FzDIbTB8xbAHOaOa5-mBI8D4XIlQdx5d4nr8arD2NdutYU3TXoCFtaDAfs_a1jP1XmetLcBwcDbMtXuA9IsNv6Wd_kGaaAhmQDdxab0JvfwKvfuTdOPv_y/s320/spiaggia2.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601762238119101810" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwmIz5n6-yreivonaYbaP71QaAgz2HM9K7RuRgT5x3Mzd2bjIZ-F0ubNTignZKzyWH0wjaddnM-e2nSn8wB639m2-Zdan2YjHe7zi8mcQ7cAvA-oMYAY_omqDhaP0zMesY14hyphenhyphendjg-DeO6/s1600/20110427-uvd-14-pp.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; 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margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIX-sWs2CzW_dP8wqSF6F2WDZg1AxbintnPSMiknD9ymAAgove6AnDpZdevC7xc5MB2OpqqK783bc4Ra6JLi0VgKVy3zqe5ycVkpKNj5gBC3srsYnSSNoAYOqsdfiNcxnPYPk9L1DHsI5o/s320/bagni88b.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601760667408701106" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7CCo-gQD8zY8L6L0-zGvHheyW2j_0mSnmYj0d6mR0AJCv7iFYrPS7GcoKisPEDf7nTKACqRvXqnPsMBRcoySm7Jl0nfTzeHhjJqFniCEUJchgPqPvwFuHhWntoYIPoZ07Gy3WlDENLDE/s1600/bagnimara.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 216px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7CCo-gQD8zY8L6L0-zGvHheyW2j_0mSnmYj0d6mR0AJCv7iFYrPS7GcoKisPEDf7nTKACqRvXqnPsMBRcoySm7Jl0nfTzeHhjJqFniCEUJchgPqPvwFuHhWntoYIPoZ07Gy3WlDENLDE/s320/bagnimara.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601760544767074866" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_5kvABe2yu9DgPrLLpwIm5B2QECO6bj_sKG8UFcKheSy6gGqpeqa134_H-9CjRwAB7Rhwl3s4ToTxD3J4S_4mIqcQw3HaMgiHe-qJM4EKhoZ-NNj8-mVDWvN4OzplW7qrFknAq9NQe2Mi/s1600/baiadelfaro1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 257px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_5kvABe2yu9DgPrLLpwIm5B2QECO6bj_sKG8UFcKheSy6gGqpeqa134_H-9CjRwAB7Rhwl3s4ToTxD3J4S_4mIqcQw3HaMgiHe-qJM4EKhoZ-NNj8-mVDWvN4OzplW7qrFknAq9NQe2Mi/s320/baiadelfaro1.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601760431950409250" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEmnjN-qKz5ut0U5akJnAJ-icg4walknMgQlPqUnsFeYQx6ho5_vdbVjy_6Lo3JUWGWSn4XP_B2H1GSjEbq-DUHoV_o9IUDAvfa3Mt7_sGl3HP7bp0biT-Hs0SQ1kXF4eBFh__DEy1mgd-/s1600/due_sulla_spiaggia.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEmnjN-qKz5ut0U5akJnAJ-icg4walknMgQlPqUnsFeYQx6ho5_vdbVjy_6Lo3JUWGWSn4XP_B2H1GSjEbq-DUHoV_o9IUDAvfa3Mt7_sGl3HP7bp0biT-Hs0SQ1kXF4eBFh__DEy1mgd-/s320/due_sulla_spiaggia.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601760293770642402" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-GONFbjCSoQ-GA9sP0vLdSC2h51YEzZmpicyDDbY4knUQsBqE3A7kiL3aoAu4zwT_feYFxJdlcII-Sd0Sj8JDcWaL5Dkv9qXZVwEBw8O_jxCT-qIuoxUr_CpZdGi5jpRGiEVR61yWIlW6/s1600/golfspiaggia.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 214px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-GONFbjCSoQ-GA9sP0vLdSC2h51YEzZmpicyDDbY4knUQsBqE3A7kiL3aoAu4zwT_feYFxJdlcII-Sd0Sj8JDcWaL5Dkv9qXZVwEBw8O_jxCT-qIuoxUr_CpZdGi5jpRGiEVR61yWIlW6/s320/golfspiaggia.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601760210690562818" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVEecYEAmy8Wwl6mmYn5h71YCgzgseyLDatCkA0swigwCXAVn7XAYvIt0hdrDJPQMSbpMAO2wVkX1_GazZvz0PEN1X7WERY-WY1v9_JdCvatPA89LB8JeDGqSSck1Iu2OYoWgDNHT3UK1Q/s1600/centroimpiegosen16.4.11.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 291px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVEecYEAmy8Wwl6mmYn5h71YCgzgseyLDatCkA0swigwCXAVn7XAYvIt0hdrDJPQMSbpMAO2wVkX1_GazZvz0PEN1X7WERY-WY1v9_JdCvatPA89LB8JeDGqSSck1Iu2OYoWgDNHT3UK1Q/s320/centroimpiegosen16.4.11.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601759905123529826" /></a><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-16698206793513454592011-04-30T18:49:00.003+02:002011-05-01T17:27:55.875+02:00FUORI PROGRAMMA 36 - Grande concorso a premi: indovina qual'è la buca più grande a Senigallia<div><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Chissà perché, ironia della sorte, dove sono state decise le più grandi opere di riqualificazione persino il semplice manto stradale cede nel nulla. Mettendo alla luce quanto sia diventata fragile la città sempre più patinata in superficie. Segno che i grandi progetti imposti col pugno di ferro forse servono, ma probabilmente risolvono poco. O che, nel frattempo, tra il dire, il fare ed il fantasticare si sia perso veramente di mano il controllo. Con la speranza effettiva che non capiti mai qualche sciagura.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><br /></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><br /></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Giovedì diciassette marzo, centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Nel tardo pomeriggio, una buca di circa trenta centimetri per trenta si apre al cielo nel mezzo del selciato di via Pisacane, durante il passaggio di una autovettura. Fortunatamente nessun danno a persone o cose.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">La stampa locale ne dà notizia.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Due giorni dopo un’altra. Nella prima nottata di sabato diciannove, nell’intersezione tra via XX settembre e via Rodi un nuovo cedimento strutturale di circa un metro quadrato fa sprofondare di oltre tre palmi nel vuoto il materiale superficiale del manto stradale creando una apertura.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Anche in questo caso i quotidiani colgono spunto per segnalarlo, sembra su suggerimento di un comune passante.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Poco tempo ancora e tocca stavolta in via Grosseto, esattamente sul marciapiede opposto a lato dell’area rasa al suolo delle ex-Colonie Enel, nei pressi del piccolo sottopassaggio ferroviario. Qui, date le dimensioni piuttosto preoccupanti, si vede perfettamente il collettore fognario in cemento assolutamente ceduto. Inutile affermare che poteva accadere anche qualche sinistro evento nel<span> </span>momento del cedimento. La voragine, tale è, misura circa un metro e quaranta per più di due metri e dieci e presenta una profondità di oltre un metro e mezzo.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Ma stavolta non passa sotto i riflettori della stampa forse perché la zona è veramente poco trafficata in questo periodo, priva di abitazioni e con attività chiuse.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Sicuramente si attribuiranno le colpe alle piogge del mese scorso.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Sta di fatto però che se in superficie la città s’appresta a vestire rose e fiori, nel sottosuolo si prospetta sempre più una situazione ben poco rassicurante.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Ne mancherebbe qualcun’altra da segnalare, poi ci si potrebbe fare un concorso a premi.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><br /></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Per la vincita si potrebbe offrire in regalo al fortunato anche una benedizione <i>ad hoc</i> in una parrocchia cittadina a scelta.<o:p></o:p></span></p><span style="line-height: 18px; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Per proteggersi da una eventuale rovinosa caduta o dal mettere la mano al portafoglio.</span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMZfMf0rnpTODQKb7WiOPQd_yshu1em7wP0DJa8R6QQ4W_j0KiPWZm57r6cyVfIx3WpxB4PQtGfBEupsVt6adaQo6aXnVscLOohYWtA12iX3JVLE-DnvSuHdgbPQvG6K_qf89XbcXJyo-A/s1600/20110318-voragine-pisacane-1-g.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMZfMf0rnpTODQKb7WiOPQd_yshu1em7wP0DJa8R6QQ4W_j0KiPWZm57r6cyVfIx3WpxB4PQtGfBEupsVt6adaQo6aXnVscLOohYWtA12iX3JVLE-DnvSuHdgbPQvG6K_qf89XbcXJyo-A/s320/20110318-voragine-pisacane-1-g.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601769429543328834" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPAVSX2jn4FegR8FGGtxARONtQDSBuDnkDwJeSQC_t_qkgVHflNaFgMp0j4PThtDVkl6OE_r7NZjRzQZw2FwUJSA7FUfWQg4vEV8Sg6ddB0ydGzL_HZOu5fYB-x4eH4y3vH7DtEssFDMgC/s1600/20110321-voragine-xx-settembre-1-g.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPAVSX2jn4FegR8FGGtxARONtQDSBuDnkDwJeSQC_t_qkgVHflNaFgMp0j4PThtDVkl6OE_r7NZjRzQZw2FwUJSA7FUfWQg4vEV8Sg6ddB0ydGzL_HZOu5fYB-x4eH4y3vH7DtEssFDMgC/s320/20110321-voragine-xx-settembre-1-g.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601769099507516082" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKPJmISI1YxY9BGCi2xRZWL8anMjSFCiVM1T1Sv4KgmegiSmlKv5bmSN1vu34H_dEegogWNbCWQDJ88dkB52BhrJFeexnzMbYI5ejUKKJMfwg71V5_QAjNg6hgma4AbNu-Y0VhqxfEZgbS/s1600/DSCN6322.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKPJmISI1YxY9BGCi2xRZWL8anMjSFCiVM1T1Sv4KgmegiSmlKv5bmSN1vu34H_dEegogWNbCWQDJ88dkB52BhrJFeexnzMbYI5ejUKKJMfwg71V5_QAjNg6hgma4AbNu-Y0VhqxfEZgbS/s320/DSCN6322.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601768853731177714" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDw6JslakUsO4juyq2tI6G866LqLrQP6db8qarex70K5etDCRT1c_U2rp3VCQWdebE6lCHnQaYn5kEyvO610Tv8CeS0SG0tfilCPvkvOL5leA-cySFHp2diINp1Yrrs133DFvg4TY2BtJH/s1600/DSCN6323.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDw6JslakUsO4juyq2tI6G866LqLrQP6db8qarex70K5etDCRT1c_U2rp3VCQWdebE6lCHnQaYn5kEyvO610Tv8CeS0SG0tfilCPvkvOL5leA-cySFHp2diINp1Yrrs133DFvg4TY2BtJH/s320/DSCN6323.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601768706211617522" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf3h_WRCVEBBNEs0wGd9zGx9qYwponnrANfsJgmhVg0Wn_R0IIgVCag_cHK-eAt1Bapu2lSZRTUmxXXmwJ-xHhYn_RcGFvIpKxZZdrls2t1tdock8PNfb7MjG22etvoVxemDvWppr-ieHa/s1600/DSCN6321.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf3h_WRCVEBBNEs0wGd9zGx9qYwponnrANfsJgmhVg0Wn_R0IIgVCag_cHK-eAt1Bapu2lSZRTUmxXXmwJ-xHhYn_RcGFvIpKxZZdrls2t1tdock8PNfb7MjG22etvoVxemDvWppr-ieHa/s320/DSCN6321.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601768535941404642" /></a><br /><p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><br /></span></p>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-37157261393675184782011-04-30T18:30:00.008+02:002011-05-01T17:37:36.715+02:00FUORI PROGRAMMA 35 - Scusi, ma questa è Piazza Saffi?<div><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Quando si ritorna da un lungo viaggio ci si aspetta per lo meno di ritrovare quei luoghi pubblici tanto cari ed abitudinari esattamente come sono stati lasciati prima della partenza. Ma l’Italia, si sa, è anche il paese delle mille sorprese. E allora può capitare al rientro di non riconoscere più nemmeno intorno a casa e di rischiare pure una multa salata.<o:p></o:p></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><br /></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><br /></span></p><span class="Apple-style-span"><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Ditemi a chi non piace ritornare da un lungo viaggio e ritrovare quei <strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">luoghi cari ed abitudinari</span></strong><span class="apple-converted-space"> </span>della propria città. Ditemi a chi non piace raggiungere questi posti nella stessa maniera di sempre. Ditemi a chi non piace rivivere quelle consuetudini quotidiane nella propria località fatte di piccole cose: il caffè o l’aperitivo al bar, il pacchetto di sigarette, il vassoietto delle paste, i tre etti di sardoncini, la piccola commissione veloce, quattro chiacchiere con gli amici.<br /><a href="http://www.60019.it/articoli/image/2011/04-06/20110411-piazza-saffi-4-g.jpg" target="_blank"></a>Se però, tutto d’un tratto, per volere dall’alto, ci si accorge che in quelle zone sono cambiate molte cose e ciò che era comune diventa oramai quasi<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">impossibile</span></strong><span class="apple-converted-space"><span> </span></span>bisogna rassegnarsi per l’ennesima volta e sopportare il “callo”.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">E’ il caso dell’entrata di<span class="apple-converted-space"> Piazza Saffi</span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; ">, la<span style="color: black; "> più bella porta del centro storico di Senigallia, il benvenuto alla cittadella vecchia, la bocca della cultura, dei mestieri, delle attività, della tradizione e dell’istituzionalità, ridotta ad un accesso di un cantiere della<span class="apple-converted-space"> </span><em><span style="font-family: Verdana, sans-serif; ">Complanare</span></em>.<o:p></o:p></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Tant’è che risulta praticamente<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">irriconoscibile</span></strong>.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Ai lati della già piccola imboccatura due<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">marciapiedi esagerati</span></strong>, uno dei quali in piena esecuzione con i lavori in corso, ricoperti di pietre a vista, stile grandi viali metropolitani. La parola d’ordine da qualche anno a questa parte è infatti una sola: pedonalizzare…tutto e senza misura. Anche i marciapiedi stessi.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><a href="http://www.60019.it/articoli/image/2011/04-06/20110411-piazza-saffi-3-g.jpg" target="_blank"></a>Una metà della già esigua sede stradale rimanente viene occupata da due<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">pedane giganti e perenni</span></strong><span class="apple-converted-space"></span>con sedie e ombrelloni per la clientela dei bar a fianco. In stile per nulla classico e non propriamente addicente ad un centro storico. Prendere il caffè alle otto di mattina di gennaio, in poltroncina, sul palco rialzato, fa sicuramente molto<span class="apple-converted-space"> </span><em><span style="font-family: Verdana, sans-serif; ">chic</span></em>, o meglio ancora l’aperitivo alle sette di sera, e dona particolarmente al piano di riqualificazione settecentesco del centro storico, specialmente alla voce “<em><span style="font-family: Verdana, sans-serif; ">presenza di consumatori semi-congelati</span></em>”. Alla faccia proprio di quel progetto che prende il nome dell’architetto Cervellati, voluto col pugno di ferro dalla stessa amministrazione, ma che risulta a tutt’oggi incomprensibile proprio perché disapplicato anche in quelle situazioni più semplici da modificare.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Ora, rimangono circa<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">sette metri lineari</span></strong><span class="apple-converted-space"><b> </b></span>di sede stradale percorribile per entrare/uscire, quattro dei quali sono spesso ostruiti da transenne mobili riportanti le nuove disposizioni della<span class="apple-converted-space"> <i>zona a traffico limitato</i></span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; ">.<span style="color: black; "> Persino in sella ad una bicicletta risulterebbe difficile transitarvi visto l’esiguo spazio rimanente e utilizzato anche da passanti che sembrano più che altro operai sull’uscio di una fabbrica.<o:p></o:p></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">La<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">segnaletica</span></strong><span class="apple-converted-space"><span> </span></span>poi è sicuramente molto chiara.<span class="apple-converted-space"><o:p></o:p></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><a href="http://www.60019.it/articoli/image/2011/04-06/20110411-piazza-saffi-5-g.jpg" target="_blank"></a>Due dischi sulle balaustre indicano senza mezzi termini <strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">divieto di transito</span></strong><span class="apple-converted-space"> </span>per tutti. Ma a lato s’erge fra le siepi contornanti le pedane un palo con: divieto di transito generico per zona a traffico limitato ad eccezione delle categorie autorizzate, tra cui compare anche quella del<span class="apple-converted-space"> carico/scarico consentita</span></span><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; ">come parcheggio a disco orario in orari ben definiti. Ora bisognerebbe capire da quando in qua<span style="color: black; "> una operazione di carico/scarico viene concepita come parcheggio a disco orario. Altra novità degli ultimi tempi, forse...<o:p></o:p></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">In ogni modo, vista l’impossibilità per i corrieri di entrare nella “città proibita” dopo le ore dieci del mattino ecco la risoluzione: l’imboccatura della piazza diventa uno<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">scalo merci</span></strong><span class="apple-converted-space"> </span>a tutti gli effetti. I pochissimi metri quadrati utili al passaggio vengono già saturati da tre-quattro furgoni e il transito da e per il centro storico, anche ciclo-pedonale, va in subbuglio.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><a href="http://www.60019.it/articoli/image/2011/04-06/20110411-piazza-saffi-6-g.jpg" target="_blank"></a>Chi non è ancora abituato e a conoscenza delle ultime norme, vedi mancanza in città per lungo tempo, si potrebbe ritrovare a svoltare con una certa sicurezza da Viale Leopardi per entrare in piazza, abituato alla vecchia viabilità. Di conseguenza incapperebbe in una inchiodata di freni davanti al divieto e inversione rimediata in mezzo al traffico delle ore di punta.<br />Se non bastasse tutto ciò </span><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; ">ecco allora anche i<span class="apple-converted-space"> lavori di riqualificazione dei giardini catalani</span>.<span class="apple-converted-space"><span style="color: black; "> </span></span><span style="color: black; "><br />Qui il marciapiede di contorno era stato rinnovato recentemente dopo anni di cedimenti e usura. Non si poteva dunque attendere un pochino ancora i nuovi lavori generali. Bisognava assolutamente fare un battuto d’asfalto da distruggere poi qualche mese più tardi una seconda volta.<span class="apple-converted-space"> </span><br />Per la realizzazione di questa serie di opere è stato ovviamente necessario ricoprire tutta l’area con classiche<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">transenne cantieristiche</span></strong>, dall’angolo del teatro di Via Pisacane all’entrata di Piazza Saffi. Senza accennare poi nulla al parziale abbattimento dei pini secolari per ridare luce alle mura storiche.<o:p></o:p></span></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; "><a href="http://www.60019.it/articoli/image/2011/04-06/20110411-piazza-saffi-2-g.jpg" target="_blank"></a>Non fosse ancora sufficiente ecco l’<strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">arguzia</span></strong>, il colpo d’ingegno nostrano, quel pizzico di insana iniziativa che rende la mente italiana famosa in tutto il mondo.<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Nella oramai già tetra imboccatura di Piazza Saffi, qualcuno ha ben pensato di porre pure sui parapetti dei lavori il tabellone degli<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal; ">annunci funebri</span></strong><span class="apple-converted-space"> </span>che era lungo Viale Leopardi.<br /><br /><o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Ora il quadretto è veramente idilliaco. Provare per credere!<o:p></o:p></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Scattare una foto di Piazza Saffi da Largo Puccini ed inviarla agli amici con scritto: saluti da Senigallia.</span></p></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg_PUMm2R3viScdvBKXGpU-UE8Vn3C63gbRbzu4poHhyphenhyphennRi-1xz4mumEDLg2ulOmb9lZ6w4alByvLr68iW1keY-LXr9Cqjs-fcjKuD0OEHeSuJqyx3m2cMlPqCxbS5E9_YDBNJhvh_96Lu/s1600/DSCN6333.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg_PUMm2R3viScdvBKXGpU-UE8Vn3C63gbRbzu4poHhyphenhyphennRi-1xz4mumEDLg2ulOmb9lZ6w4alByvLr68iW1keY-LXr9Cqjs-fcjKuD0OEHeSuJqyx3m2cMlPqCxbS5E9_YDBNJhvh_96Lu/s320/DSCN6333.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601771967742254898" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLGAijoDqxUtIpNqN3ov7irrEucA_wxgr4L-wuv27iv9oX5WTzwVWkTssO_qHxzioOFAB7Pl_jguD8BuDoIsEFES1qlKsl6gdaFVDVlj9zk3CbBehCbNfqDOtYoeamWNs4JxjTP7OPxAvZ/s1600/DSCN6328.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLGAijoDqxUtIpNqN3ov7irrEucA_wxgr4L-wuv27iv9oX5WTzwVWkTssO_qHxzioOFAB7Pl_jguD8BuDoIsEFES1qlKsl6gdaFVDVlj9zk3CbBehCbNfqDOtYoeamWNs4JxjTP7OPxAvZ/s320/DSCN6328.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601771525295384882" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfeDfIePpl0_2cuZFBUrMXwEfFPN-h-5Y57616a6J0EwRbpApCUgy8_Rw-ziIkErBBZdbrhQbumYY8oDk7B10D5eYgQDJP9SsN_Nq-s4UETm47loNgLSMXqrpFblr0cAuTV59bdb2B9XB9/s1600/DSCN6329.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfeDfIePpl0_2cuZFBUrMXwEfFPN-h-5Y57616a6J0EwRbpApCUgy8_Rw-ziIkErBBZdbrhQbumYY8oDk7B10D5eYgQDJP9SsN_Nq-s4UETm47loNgLSMXqrpFblr0cAuTV59bdb2B9XB9/s320/DSCN6329.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601771338262876434" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh15MUqpq1jflzVhMzgGOX_uIAm81eZ7yv5dcnNGGwfWciZc-XEiY5BVQeujzjD8fIuY06JB4b-lD_YStMqyuHu9Jg40hnwHHEP4xeKNzMlA1958yy1zuxYKBcH5Q7leVcnMMLHCiFZEcW0/s1600/DSCN6330.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh15MUqpq1jflzVhMzgGOX_uIAm81eZ7yv5dcnNGGwfWciZc-XEiY5BVQeujzjD8fIuY06JB4b-lD_YStMqyuHu9Jg40hnwHHEP4xeKNzMlA1958yy1zuxYKBcH5Q7leVcnMMLHCiFZEcW0/s320/DSCN6330.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601771017012968210" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgQjO6eakaM0WyZfg28azuWZVgmJKDhJnkQiXf_E5Dl3t-PuxP3vTbd7sVXQjs3oYu1U-Z22Or0okYtQApCgO6fmr43xnpIId-jg65VVH7QuEt3RsGW_X0FWZ86ljwq0-EC-QRcDu5WhiN/s1600/DSCN6331.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgQjO6eakaM0WyZfg28azuWZVgmJKDhJnkQiXf_E5Dl3t-PuxP3vTbd7sVXQjs3oYu1U-Z22Or0okYtQApCgO6fmr43xnpIId-jg65VVH7QuEt3RsGW_X0FWZ86ljwq0-EC-QRcDu5WhiN/s320/DSCN6331.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601770865421168418" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTu039ZHQES6U73epvRilHAk72BHZEw_QqUyd6W8wXSAPcB6143fmz_QXcznmtKxlfF0Y7TY6ZARck844aA__aByLnpviXREURdQitoInYzzbjSnnLP2EeBmftGMHoz7qBzRFabnpXEmx6/s1600/DSCN6332.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTu039ZHQES6U73epvRilHAk72BHZEw_QqUyd6W8wXSAPcB6143fmz_QXcznmtKxlfF0Y7TY6ZARck844aA__aByLnpviXREURdQitoInYzzbjSnnLP2EeBmftGMHoz7qBzRFabnpXEmx6/s320/DSCN6332.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601770705690766162" /></a><br /><p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span class="Apple-style-span"></span></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"></span></p><p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><br /></span></p><p></p><p></p>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-46542406156498938982011-04-30T18:10:00.004+02:002011-04-30T18:30:29.916+02:00L'agenda politica senigalliese? La detto io dalla Bolivia...<p></p><p><span class="Apple-style-span"></span></p><p></p><p></p><p style="margin-top: 0cm; margin-right: 0cm; margin-left: 0cm; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify; font-family: Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif; "><span class="Apple-style-span"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black"></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span"><o:p> </o:p></span></p><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" > </span><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"></p><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p><span class="Apple-style-span" > </span></o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ></span></p><p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span class="Apple-style-span"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black" >Mi trovavo a circa dodicimila chilometri di distanza dalla Spiaggia di Velluto lo scorso febbraio, quando all’improvviso mi sono accorto di una serie di coincidenze, ironia della sorte, troppo lontane dalla semplice casualità.<o:p></o:p></span></span></p><span class="Apple-style-span" > <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Avendo come unico strumento di contatto con il mondo esterno un computer affittato ad ore ed una connessione ad Internet, quotidianamente dedicavo un pochino della mia giornata anche alla ricerca di notizie sugli eventi legati ai miei luoghi, offerte ovviamente dai giornali on-line.<o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">In alcuni casi mi permettevo pure di entrare nei dibattiti con la formula del commento prevista proprio su questo genere di quotidiani cittadini. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Il giorno ventitre febbraio, per esempio, leggendo un comunicato stampa di Enrico Rimini e Alessandro Cicconi Massi, consiglieri PDL, circa le interrogazioni presentate in consiglio sui dubbi legati all’ennesima nuova viabilità e relativi divieti imposti, mi domandavo postando una nota in fondo se a guidare le attività dell’intero gruppo fossero solo due persone e perché non comparissero mai altri eletti neppure una volta l’anno con un semplice pensiero sulla città. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Mi riferivo specialmente a quel rappresentante con più preferenze in assoluto ottenute nell’ultima tornata elettorale: Gabriele Cameruccio. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Ecco allora che il giorno due marzo, prima uscita pubblica del partito successiva al fatto, veniva indetta una conferenza stampa del Popolo della Libertà con proprio il consigliere Cameruccio al centro del tavolo dei relatori che spiegava le ragioni del no e le proposte del suo gruppo, che nel frattempo rimaneva silenzioso ai lati. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Il nove marzo il consigliere Mario Fiore di Vivi Senigallia, interveniva ancora sulla stampa su una comune scazzottata avvenuta all’esterno della nota discoteca Mamamia, come se dalla notte dei tempi, fuori dai locali di tutto il mondo non fosse mai accaduto un avvenimento di tale portata. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">L’articolo autoredatto e alquanto vago si presentava infatti con il seguente interrogativo: “perché succedono questi fatti?” <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Un commentatore misterioso si domandava allora circa l’utilità e le potenzialità del ruolo del consigliere comunale in tali situazioni: se tentare di risolvere qualche problema o adagiarsi a scrivere vuoti comunicati. Ed io replicavo dalla Bolivia al commentatore affermando che il consigliere comunale o politico cittadino dovrebbe coinvolgere i colleghi e convocare i gestori delle attività in questione per intraprendere una conversazione anche informale individuando cause ed eventuali rimedi. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Stessa cosa avrebbe potuto fare un’amministrazione comunale anche per mezzo dei suoi assessori. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Coglievo anche l’occasione per criticare l’apparizione quasi quotidiana sui giornali di una certa parte di politica senigalliese con articoli sterili ed incomprensibili atti solamente a creare visibilità per il soggetto di turno, nonchè la pessima scelta del nome, la mancanza di basi e l’infruttuosità del programma comunale Sballo Positivo per un tentativo di recupero giovanile. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">E appena due giorni più tardi, riecco Fiore sulla stampa locale: “<i>In seguito all’intervento </i>(quale? il mio?) <i>ho avuto modo di discutere con tante persone che mi hanno contattato seriamente sul problema che ha caratterizzato la chiusura del Mamamia di Senigallia. Il mio intervento era incentrato proprio nel sollevare la questione e far partecipare il più possibile la gente su un problema che corre il rischio di essere solamente sottovalutato.</i> (…) <i>Ho potuto constatare diversi punti di vista. Infatti il ruolo di ogni consigliere di maggioranza è proprio quello di far crescere la città insieme all’Amministrazione, portando al centro dell’attenzione le difficoltà per poter muoversi all’interno delle istituzioni e cercare di risolverle, con l’aiuto di tutti e con il dialogo.</i> (…) <i>A tal proposito ecco alcune proposte che si potrebbero mettere in campo per risolvere il problema o quanto meno arginarlo. Occorre per principio partire con una campagna di sensibilizzazione e informazione nei giovani,</i> (…) <i>è opportuno mettere regole più rigide per i locali e discoteche,</i> (…) <i>creare un dialogo formativo con i gestori in modo da poter rendere più sicuri questi luoghi,</i> (…) <i>cercare di coinvolgere il più possibile i giovani con spettacoli, concerti e altre iniziative create magari da loro stessi in collaborazione con il Comune. Proprio quest’ultima cosa è il principio di “Sballo positivo” che, in collaborazione con i vigili, cerca di sensibilizzare i giovani rendendoli partecipi verso iniziative positive. Proprio in questo ambito l’iniziativa, promossa dall’Assessore Campanile, sta dando i suoi frutti. E’ opportuno affrontare il problema dalla base</i> (…)” <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Rientrato invece in Italia da poche ore, tentavo di partecipare su suggerimento di un amico alla famosa “selezione per un esperto in accoglienza turistica” indetta dal Comune. La presentazione delle domande di partecipazione scadeva il giorno dieci. Essendo stato avvisato all’ultimo momento, visionavo il bando in estremo ritardo nella notte tra il giorno nove e dieci e mi accorgevo che le richieste incluse erano piuttosto strane: lauree in legge, economia, scienze politiche, esperienze nel settore turistico assolutamente facoltative e non indispensabili, scelta e nomina diretta del sindaco da una rosa di nomi estrapolati dai curricula presentati, assenza di prove o esami, colloqui conoscitivi assolutamente facoltativi. Il giorno dieci chiedevo allora un parere all’avvocato Roberto Paradisi, sia in qualità di legale, sia in qualità di consigliere, sia in qualità di politico cittadino che da sempre si distingue nella trattazione di casi simili. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Dopo l’uscita pubblica e solitaria di Paradisi sul caso ecco l’improvviso risveglio dalla sonnolenza di quasi tutti gli altri dell’opposizione, fatta eccezione dei soliti tre, quattro, che trovandosi in uno stato di coma irreversibile, persino in campagna elettorale, continuano a non dare segni di vita. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Ecco allora seguire Rimini sulla vicenda, poi Rebecchini, Mancini, Battisti, poi Marcantoni e Pazzani, uniti in un secondo momento a Paradisi, poi ancora Mancini, Battisti, Rebecchini. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Insomma, prima del mio rientro dall’estero nessuno si era accorto di un bando pubblico alquanto strano. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Nessuno dalla politica. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Nessuno dalla città. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">Nemmeno i partecipanti stessi alla selezione.<o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black">La maggioranza non la citiamo neppure. Potrebbe essere sostituita direttamente da pupazzi di gomma. <o:p></o:p></span></p> <p style="margin:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-family:"Verdana","sans-serif";color:black"><o:p> </o:p></span></p> <span style="line-height: 115%; font-family: Verdana, sans-serif; color: black; ">Immaginatevi la sorpresa, ma anche la delusione, quando me ne sono reso conto: Senigallia, una cittadina con quarantacinquemila abitanti residenti, i dibattiti politici della quale vengono condizionati da un individuo, quasi sconosciuto, via Internet, e dall’altro lato del pianeta.</span></span><p></p><p></p><p></p><p></p></span><p></p><p></p>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-25528134645207338572011-04-03T16:12:00.001+02:002011-04-03T16:15:45.113+02:00FUORI PROGRAMMA 34 - 900 milioni di Euro: quando la ricostruzione costa più della prevenzione<div style="text-align: justify;">Bilancio alluvione marchigiana praticamente certo. Conteggi completati e campanelli romani già suonati. Tutto ciò per non aver tenuto sotto controllo quattro, cinque fiumi di modesta grandezza, torrentelli e fossi vicinali. E per aver lasciato costruire dove magari era meglio evitare. Quando Regione, Province e Comuni si occupano di grandi eventi scenici e opere faraoniche. Ma perdono l’amministrazione spicciola del proprio territorio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo la lunga lista delle tragedie naturali avvenute in quasi tutte le regioni d’Italia in questo ultimo decennio stavolta è toccata alle Marche. </div><div style="text-align: justify;">Ciò ha ovviamente dimostrato ipotesi largamente paventate e le ha trasformate in teorie: che nessun territorio della penisola è immune dai disastri ambientali e che è evidente un certo lassismo nell’amministrazione materiale delle aree locali, sono oramai prove certe.</div><div style="text-align: justify;">Per affermare ciò non necessitano studi particolari: è sufficiente seguire la stampa e osservare con attenzione intorno a se stessi durante la quotidianità di tutti i giorni.</div><div style="text-align: justify;">Scelte, impegni, sforzi e politiche ben distanti dalle esigenze della popolazione residente e marcato disinteresse per il miglioramento della vita giornaliera della gente comune.</div><div style="text-align: justify;">Una sindrome che colpisce davvero tutte le amministrazioni locali, di ogni colore e bandiera, di ogni livello e grado e le porta ad adoperarsi per ogni altra cosa meno quelle assolutamente necessarie. </div><div style="text-align: justify;">A sovrintendere sopra tutto e tutti dopo il governo nazionale ci sarebbero le regioni come quella delle Marche. In realtà, grandi spot pubblicitari a parte, sembra neppure esista. Per lo meno così la percepisce il cittadino comune che si sveglia alle sette tutti i giorni per essere sul posto di lavoro alle otto. </div><div style="text-align: justify;">Nessun progetto certo per la difesa integrale della costa e del sistema fluviale regionale.</div><div style="text-align: justify;">Poi però in questi anni sono piovute e già state spese decine e decine di milioni di Euro per allargare e rimodernare tutti i porticcioli marchigiani già esistenti. Come se il teatro di tutti i trasporti marittimi adriatici dovesse accadere solo da Pesaro a San Benedetto del Tronto. E nel frattempo decine di chilometri di spiagge libere scompaiono nel nulla ogni anno che passa.</div><div style="text-align: justify;">Opere idilliache, come l’aeroporto di Falconara dove sono state consumate grandi risorse economiche per allargare esageratamente una struttura esistente quando il mercato dei voli e delle rotte era già stato spartito dagli altri scali vicini. Terminals giganteschi, parcheggi nuovi ogni dove e persino un lussuoso albergo in costruzione praticamente adiacente. Per mantenere brillante la magnificente impresa sono stati addirittura cacciati con una miriade di divieti stradali i radi appassionati che passavano qualche pomeriggio ad osservare silenziosamente i velivoli dall’esterno. </div><div style="text-align: justify;">La conseguenza è stata palese. </div><div style="text-align: justify;">Spazi enormi vuoti, piazzali e piste spoglie, operazioni di volo quasi come vent’anni fa.</div><div style="text-align: justify;">Per la smania di rappresentare l’immagine di una regione compatta, forte, nuova, da dimostrare al mondo lo scalo aereo è stato persino ribattezzato. Probabilmente Raffaello Sanzio non era sufficientemente autorevole per rappresentare il rinnovato e grande <i>hub de’noaltri</i> e allora è stato nominato “Aeroporto delle Marche”. Poi però, capita poco dopo, che un’intera vallata di sette comuni dell’interno pesarese decide in un solo fine settimana di passare all’Emilia Romagna con un referendum perché non si sentono marchigiani oppure che la provincia di Fermo sarebbe disposta a difendere il suo neonato ente persino con i denti e contro tutti, quando non avrebbe neppure ragione esistere. Guarda caso, la maggior parte dei danni alluvionali di questa occasione si sono verificati proprio lì, dove ora esiste un ulteriore organismo atto a governare il territorio. Dopo le venti, se non ci sono voli in ritardo o charter estivi, giù le saracinesche degli esercizi e dei servizi. Può capitare di arrivare con il volo da Roma alle ventidue e trenta in una serata di pieno inverno con temperature polari, vento e pioggia. Il terminal è spoglio. Ad attendere i passeggeri un paio di scarica-valige e un finanziere per i controlli di rito. E varcata la soglia della zona voli vuoto quasi assoluto a parte una quarantina di passeggeri appena arrivati e abbandonati a se stessi che si aggrappano al cellulare. Può succedere infatti che fuori il terminal non sia presente né un autobus, né un treno, né un taxi. L’unico rimedio, se sei fortunato e del posto, è rintracciare amici o parenti. Ma se diluvia non possono comunque avvicinarsi all’edificio con l’auto per caricare i bagagli poiché una sbarra impedisce l’accesso ai privati. E paradossalmente non lo possono fare nemmeno di notte quando l’aeroporto è praticamente vuoto e assente da ogni traffico. La politica scansa abilmente da anni questo insuccesso. Neppure l’opposizione sembra conoscerlo. Intanto denaro a fiumi continua ad essere investito in opere inutili. Giorni fa il governatore si è appellato al buonsenso del Ministro dell’Interno affinchè comprenda tutti i cicli di votazioni della primavera duemilaundici in una sola giornata elettorale per risparmiare quei fatidici trecentocinquantamilioni di Euro utili per le zone alluvionate marchigiane. E il governo a tutt’oggi fa orecchie da mercante.</div><div style="text-align: justify;">Province sempre in pompa magna sugli organi di stampa quando si tratta di convegni, meetings, seminari, commemorazioni nazionali ed internazionali, ma lontane anni luce da esigenze della cittadinanza. Per non definirle assolutamente inutili.</div><div style="text-align: justify;">Non mancano mai a presenziare i tavoli dei relatori, le celebrazioni, le inaugurazioni. Patrocinano di tutto: dall’imprenditoria al teatro, dai tirocini formativi alle opere pubbliche realizzate interamente da altri. Il residente sente la presenza di tale istituzione solo quando vede rattoppare dopo anni d’attesa il manto della vicina strada dove abita, che attraversando vari comuni viene definita pertanto “provinciale” ed è di competenza dell’ente, oppure quando deve richiedere l’autorizzazione al passo carrabile se si affaccia col cancello di casa su una via del genere.</div><div style="text-align: justify;">Sono eventualmente utili da sfruttare se offrono qualcosa in regalo: un corso gratuito pagato dal Fondo Sociale Europeo, un sostegno a qualche ristrettissima categoria femminile in stato di gravidanza, un portachiavi o una penna dei Centri per l’Impiego. </div><div style="text-align: justify;">Ogni tanto può capitare di vedere in giro una autovettura del proprio corpo di polizia (Polizia Provinciale) che vigila il territorio.</div><div style="text-align: justify;">Memorabile fu la risposta di un amministratore di tale ente quando, chiamato in causa dal sindaco di un comune del comprensorio che si vide perdere la spiaggia dall’erosione nel giro di poche ore, rispose che la sua istituzione non era competente al caso se non per transennare la strada del lungomare che franava in acqua. Poi, pochi mesi più tardi il suo presidente interveniva all’inaugurazione di un porto dei sopraccitati a otto chilometri di distanza, riconoscendo l’impegno della sua amministrazione nella realizzazione dell’infrastruttura.</div><div style="text-align: justify;">I comuni sono certamente un altro gruppo che si dichiarano esenti da responsabilità in caso di eventi disastrosi del genere. Anche quando autorizzano a edificare per la fame d’interessi in aree dove sarebbe meglio evitare. Oppure tralasciano come tutti gli altri enti il mero governo del territorio per discutere di proposte abbaglianti e incredibili. Nel comprensorio anconetano Senigallia è diventata oramai ben nota per la sua messa a progetto di una serie di opere cinematografiche. Approvate con l’imbuto in meno di tre anni e con dibattiti minimi spesso a decisioni già prese, non hanno ancora nemmeno dato tempo alla cittadinanza di comprendere di che cosa si stia parlando. Porti nuovi (grazie a quelle disposizioni regionali), alberghi a cinque stelle, superstrade, modifiche alla fisionomia dello storico lungomare, nuova viabilità generale, nuovi piani particolareggiati del centro storico, nuovi quartieri edificati, patinate <i>resorts</i>, grandi identità storiche e sociali rimosse o distrutte, nuove demolizioni e nuove costruzioni. Un giro di finanze sul campo senza pari per la <i>Spiaggia di Velluto</i>. E dopo anni di impegni per realizzare solamente scenografie holliwoodiane ora ci si accorge che cedono le condutture sotterranee delle vie del centro e si aprono buchi a cielo aperto sul manto stradale. Quando capita l’alluvione, invece, il giorno dopo spuntano cittadini residenti danneggiati che si domandano perché torrenti e fossi vicino casa da anni sono abbandonati a se stessi. Ecco allora che alle polemiche legate alla mancanza di manutenzione dei corsi d’acqua sul territorio il Comune di Senigallia risponde precisando che i fiumi sono di esclusiva competenza dell’“Unità di Bacino”. </div><div style="text-align: justify;">E’ proprio il caso di dirlo: prove tecniche di federalismo.</div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-88408997039630338852011-04-03T15:21:00.000+02:002011-04-03T16:29:05.262+02:00FUORI PROGRAMMA 33 - Stato italiano: se ci sei...batti un colpo!<div style="text-align: justify;">Sentite questa che vi racconto a bruciapelo tralasciando per una volta tutti i canoni del giornalismo. Sono di recente ritorno da un viaggio di carattere familiare-personale nel Brasile amazzonico. Durante il mio soggiorno in quel paese ho tentato di aprire un conto di supporto in banca per ogni evenienza. </div><div style="text-align: justify;">Non sforzate la mente per interrogarvi sul motivo della mia necessità di avere un conto corrente estero…Vi risparmio io la fatica ed il dolore alle meningi, ve lo dico subito: per una eventuale e sempre più probabile fuga dalla mia nazione d’origine. </div><div style="text-align: justify;">Nell’agenzia del <i>Banco do Brasil </i>di Epitaciolandia, piccolo paesino di carattere rurale con appena tredicimila anime al confine con la Bolivia, il locale è sempre pieno e gli impiegati, che pur sono una decina, non riescono più a gestire tutta la mole di lavoro. Oberati di mansioni, non vedono l’ora dell’apertura di un’altra filiale nella vicina Brasileia che viene promessa da tempo ma in realtà nessuno sa quando avverrà. </div><div style="text-align: justify;">Questa è stata la prima ragione per il quale il direttore mi ha negato la disponibilità.</div><div style="text-align: justify;">In realtà è la più piccola ed insignificante.</div><div style="text-align: justify;">Purtroppo non possedendo ancora la documentazione brasiliana che mi consentirebbe di poter accedere in qualità di cittadino a tutti i servizi, alle funzioni e alle attività che quel paese offre, come del resto funziona in ogni stato del pianeta: residenza, <i>CPF</i> (codice fiscale), ecc., sarei legalmente (ed ovviamente) impossibilitato ad interfacciarmi con la nazione stessa.</div><div style="text-align: justify;">Dunque ecco un altro motivo che non mi ha permesso di diventare cliente/utente della banca.</div><div style="text-align: justify;">Giustissimo, per carità! Un turista, come infatti sono stato, straniero in permanenza temporanea, non può avere gli stessi diritti dei cittadini autoctoni.</div><div style="text-align: justify;">E fin qui nulla di particolare.</div><div style="text-align: justify;">Ma ora arriva il bello.</div><div style="text-align: justify;">Il <i>gérente</i> della filiale mi ha fatto presente che sorge anche un altro vincolo. Per aprire il conto, il titolare deve predisporre pure di una <i>comprovante di renda</i>…Avete capito bene anche senza traduzione! La legge brasiliana per accedere ai servizi bancari è molto chiara. Obbliga chiunque di dimostrare la propria provenienza del denaro: se non possiedi un lavoro con contratto o una attività o proprietà che frutta incassi leciti e registrati per te le banche non esistono. Ovviamente per evitare il riciclaggio di fondi provenienti dalla malavita. </div><div style="text-align: justify;">Immediatamente mi è venuta allora in mente la situazione del mio paese.</div><div style="text-align: justify;">In Italia i transessuali brasiliani vivono da anni non si sa con quali documenti. Il permesso di soggiorno può essere rilasciato solo per motivi familiari (quale famiglia hanno qui?), lavoro (quale professione regolare esercitano?), motivi sanitari (per quali cure irrinunciabili si trovano qui?), motivi religiosi (per quale religione sono venuti?), studio (quali studi praticano?) o per ragioni politiche (di quali persecuzioni politiche sono vittime?). Da anni si prostituiscono in strada e in appartamenti con il veto apparente di una serie di leggi <i>scorreggia</i>. Da anni vendono il proprio deretano ovviamente illegalmente sul suolo italiano, ma in fondo essendo di loro proprietà, è inutile parlarne. Da anni possiedono immobili, auto lussuose e fuori serie che cambiano con una frequenza semestrale. Da anni sono titolari di conti correnti in varie banche del territorio. Da anni si presentano tutti i giorni in tarda mattinata all’ufficio postale di una frazione del comprensorio locale versando somme con banconote di piccolo taglio. Tant’è che tempo fa durante l’attesa alle file degli sportelli si riuscì ad ascoltare una telefonata di una impiegata alla direzione provinciale per chiedere come gestire la registrazione di un conto corrente alla voce “mestiere” di una colombiana che a detta dell’impiegata stessa <i>batteva</i>.</div><div style="text-align: justify;">Ma niente paura…come avrete ben capito, in questo campo lo Stato italiano è talmente presente, vigile, forte, autoritario…che non sa addirittura neppure dove cominciare. </div><div style="text-align: justify;">E’ stata una scelta dura e patita ma alla fine S.E. la Repubblica Italiana ha optato per il meglio: chiudiamo un occhio…anzi tutti e due…</div><div style="text-align: justify;">Il risultato è stato evidente: illegalità e criminalità concessa in tutte le sfaccettature immaginabili. Evasione fiscale, estorsione, ricatto, sfruttamento della prostituzione, e chi più ne ha più ne metta…</div><div style="text-align: justify;">Dopo aver seguito il filo logico di questa semplice esperienza narrata potete immaginarvi in quale maniera sono uscito dalla quella banca e ritornato a casa quel giorno.</div><div style="text-align: justify;">Sono state ore di <i>raiva total</i> (rabbia totale) fino alla mattina successiva. </div><div style="text-align: justify;">Ma non con il paese che mi stava ospitando…bensì col mio che permette tutto ciò. </div><div style="text-align: justify;">Nonostante i diecimiladuecentotrenta chilometri di distanza il paradosso infinito giuridico-amministrativo italiano circondato dall’onnipotenza e dalla prepotenza delle stampelle dei novantenni, delle caste, dei colletti bianchi, degli ermellini, dei troni e delle sale regali delle istituzioni ha colpito e colpisce ancora, persino in maniera indiretta sull’altro lato del pianeta.</div><div style="text-align: justify;">Non mi sarei mai immaginato di dovermi <i>incazzare</i> pure all’estero per colpa del mio paese d’origine. </div><div style="text-align: justify;">Eppure è successo.</div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-46314597129869693112011-03-25T11:54:00.012+01:002011-03-25T12:41:48.221+01:00ATTO VIII - Italia A.D. 2010<div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; "><p style="text-align: justify; ">Ricordate i vagoni bagagliaio agganciati ai treni viaggiatori presenti sino alla fine degli anni novanta? O i carri frigorifero in circolazione sino a quella degli ottanta? Allora teneteli bene a mente… Se invece siete troppo giovani o vi sfuggono dalla memoria date un’occhiata alle immagini… Associandoli a qualche piccolo esempio scoprirete perché un’intera nazione è oramai ad un vicolo cieco sicuro.</p><p style="text-align: justify; "><br /></p><p style="text-align: justify; ">In una giornata qualunque all’epoca della cosiddetta <em>Prima Repubblica</em>, in sosta presso una qualsiasi stazione di una linea ferroviaria primaria, potevate scorgere un via vai di carri merci, treni passeggeri completi, personale dalle mansioni più disparate al lavoro, manovre, attività varie, traffico intenso.</p><p style="text-align: justify; ">Potevate, con un pò di attenzione, osservare che nessun convoglio viaggiatori era sprovvisto di un vagone essenziale: il bagagliaio. </p><p style="text-align: justify; ">Bastava poco per accorgersi che alla fermata di ogni treno di qualsiasi categoria, si aprivano le tipiche saracinesche o le porte scorrevoli di questa carrozza e spuntava un incaricato delle Poste che si preoccupava di ritirare la <em>corrispondenza </em>pronta a terra e caricare quella del posto. Contemporaneamente, nella pensilina prima di ogni arrivo si preparavano i carrelli con i sacchi, i pacchi, i carichi, ed un altro "postino" attendeva l’arrivo dei suoi colleghi per il rituale scambio. Il personale di bordo durante il viaggio si attivava invece per smistarla e comporre le tipiche bisacce di iuta da gettare ad ogni stazione con il contenuto del luogo o dell’immediato comprensorio vicino. Il costo del servizio era bassissimo e il risultato poteva essere efficientissimo. Una cartolina spedita da Taranto in una giornata riusciva ad arrivare a Piacenza per frutto di questo semplicissimo gioco di scambi sull’ordinario trasporto ferroviario che comunque sarebbe avvenuto. Utilizzare un mezzo agganciato al seguito di un <em>espresso </em>che attraversava tutta la penisola o ad un <em>locale </em>che collegava appena due province, non solamente batteva ogni concorrenza di prezzo nel rapporto quantità per chilometro percorso, ma garantiva la grande copertura del territorio ed la movimentazione più pulita possibile in termini d’impatto ambientale. </p><p style="text-align: justify; ">Così andava sino all’avvento del nuovo millennio…</p><p style="text-align: justify; ">I più anziani poi ricorderanno senza meno i lunghi convogli di derrate alimentari. C’era una volta il "treno delle mozzarelle" che partiva quotidianamente dalla Puglia e raggiungeva il settentrione dove poi il suo carico veniva smistato su altri rotabili o automezzi. C’era a Firenze addirittura un locale proveniente da Lucca che oltre a portare i primi passeggeri ogni mattina nel capoluogo toscano scaricava pure il pane caldo e i formaggi provenienti dalla Garfagnana. C’erano una volta i "merci" caricati a tranci di bovini macellati. Al sud si riempivano persino di pesce. Non mancavano frutta, verdura, granaglie, vino. E più si retrocede nel tempo e più si scopre che si trasportava davvero ogni sorta di materiale. I carri frigorifero erano perfettamente isolati termicamente con vari strati di materiale spicciolo disponile all’epoca. Sui lati erano presenti le portelle per il carico del ghiaccio secco. All’interno erano dotati persino di ventole per distribuire meglio il freddo azionate dalla corrente fornita dagli alternatori presenti sulle boccole delle ruote. Più il mezzo si muoveva, più elettricità produceva e immagazzinava. Dai racconti dei ferrovieri oramai pensionati i ricordi dei vani ancora freschi in pieno sole di agosto dopo ore dalla fine del viaggio e dallo scarico. Tutto senza il minimo spreco e senza la combustione di una sola goccia di carburante. </p><p style="text-align: justify; ">Inutile dire che ciò rappresentava un’altra era…dunque non può che essere considerato per forza come arretrato…Di fronte alla valanga odierna di tecnologia "utile" del nuovo millennio come telefonini che ti regolano la vita, autovetture che parcheggiano da sole, lavatrici che fanno il bucato senza nessuno a casa, il funzionamento di tali vagoni sarebbe praticamente "ridicolo". </p><p style="text-align: justify; ">E infatti sapete che fine ha fatto tutto ciò?? </p><p style="text-align: justify; ">Completamente distrutto. Interamente demolito. Totalmente dissolto. </p><p style="text-align: justify; ">Una fetta del parco rotabili ferroviari dello Stato è svanita nel nulla e un completo assortimento di servizi sono stati smantellati. Una corsa contro il tempo senza pari per far scomparire dalla circolazione questi mezzi che davano troppo fastidio, anzi, forse rappresentavano un pericolo pubblico, a giudicare dalla violenta furia con la quale sono stati fatti fuori in massa. Per compiere questa bella trovata probabilmente a favore di chi avrebbe dovuto produrre automezzi, motori, pneumatici, componenti, ricambi, carburanti e gestire trasporti, infrastrutture, forza lavoro, sono state incaricate ulteriori mani, braccia, gambe, teste, ovviamente a pagamento per l’opera di alienazione. Qualcuna di queste teste, magari nella confusione delle fiamme ossidriche, delle mole, delle trance, ha ben pensato di portarsi a casa alcuni <em>souvenirs </em>evitandoli alle fonderie. Articoli oggi, rari e non, in vendita per i collezionisti del genere nei mercatini dei rigattieri o nei grandi siti d’aste on-line a centinaia di euro. </p><p style="text-align: justify; ">Di conseguenza, oggi la posta italiana viaggia solo ed esclusivamente su gomma o per via aerea. Per far ciò non solamente è stato necessario istituire una nuova organizzazione aziendale che ha comportato la ricostruzione dell’intero apparato con nuovi centri di produzione e smistamento, nuovi immobili e nuove infrastrutture, nuovi autocarri, nuovi aerei, nuovi mezzi, nuovi contratti a terzi, ma ha provocato un consumo mai visto di carburanti. E continua a farlo. Ragion per cui quando si entra adesso in un ufficio postale sembra di trovarsi in una gioielleria. I prezzi dei prodotti, da corrispondenza e non, aumentano a dismisura; la scelta è limitata; e quelli rimasti più economici hanno regole talmente restrittive in modo da costringere l’utenza ad optare per quelli più costosi. E’ sparito il pacco postale. Da un decennio oramai tutta la corrispondenza che supera i cinque centimetri di spessore o i due chilogrammi di peso viene gestita da un corriere privato nazionale che pare abbia un contratto perpetuo secondo criteri sconosciuti e che impone di utilizzare metodi di spedizione a tariffe uniche fino a trenta chili quando magari ne devi spedire solo tre. Ovviamente ogni anno aumentano le tariffe di un Euro. E’ sparita la posta ordinaria. A dire il vero sarebbe rimasta ma ora viene chiamata solo "prioritaria" probabilmente perché così fa più scena, intrisa di una velocità apparente. Perchè tale servizio, che in altri paesi consente di ricevere una lettera in un solo giorno in tutto il territorio nazionale, non è affatto garantito in Italia. Ma il paradosso totale si ha praticamente di fronte alla consultazione dei tariffari. Un oggetto non troppo voluminoso costa meno spedirlo all’estero che a due province di distanza. </p><p style="text-align: justify; ">Stesso esempio potrebbe essere copiato e adottato per il trasporto di quasi tutte le merci, ma soprattutto di quelle alimentari. Le mozzarelle fresche arrivano adesso al nord grazie a Pino, Salvo e il loro Tir, due pugliesi col rimorchio che ogni mattina si fermano a fare colazione nella stazione di servizio <em>Esino-est</em> portando a Milano i <em>bocconcini </em>prodotti durante la notte a Bari con il latte che hanno trasferito a sud la sera prima proprio dalla Lombardia. Un esempio come decine di migliaia. </p><p style="text-align: justify; ">Ma se oltre trent’anni fa un solo treno a trazione elettrica con una ventina di carri riusciva a movimentare il corrispettivo di circa venticinque autoarticolati di oggi ad una spesa minima e con un impatto ambientale praticamente nullo, a quanto ammontano i costi del metodo di trasporto attuale?? Quali sono oggi le ripercussioni sul mercato?? Qual’è il prezzo da pagare in ogni campo?? </p><p style="text-align: justify; ">Se vi aspettavate pareri, magari rassicuranti, sul futuro del paese è presto fatto…</p><p style="text-align: justify; ">Come volevasi dimostrare, ecco perché le famiglie hanno i carrelli del supermercato sempre più vuoti. Ecco perché con questo sistema il normale ricircolo della ricchezza non potrà mai più riprendere. Ecco perché non vale neppure la pena programmare per i prossimi dieci o venti anni. Un vero e proprio strangolamento dell’economia di una nazione intera che oggi si ritrova braccata dal prezzo delle fonti energetiche esauribili di cui non ne è mai stata produttrice, dal mancato decollo delle fonti rinnovabili e pulite, dalla cappa di inquinamento atmosferico sempre crescente, dai disastri naturali individuabili negli squilibri climatici provocati dallo stesso, dai giochi, scherzi e scherzetti finanziari delle borse internazionali, da un esercito di nuovi poveri che crescono sempre più, dalla necessità di intervenire sostenendo tutti i settori oramai in ginocchio. E <em>dulcis in fundo</em>: dagli imprevisti di ogni genere…</p><p style="text-align: justify; ">Ma niente paura… qualcuno è assolutamente convinto di aver trovato già le giuste soluzioni alle suddette problematiche: terza o quarta corsia in autostrada e <a target="_blank" href="http://www.60019.it/index.mv?rss=Pollice+su+per+l%27arretramento+della+ferrovia+adriatica|60019rubriche_leggi|3|1275311409" style="text-decoration: none; "><span class="Apple-style-span" >arretramento della ferrovia</span></a>, sempre più fastidiosa. Contemporaneamente, nessuno a tutt’oggi pare si sia interrogato sulle identità dei responsabili di queste scelte. Perché non c’è che dire… chiunque sia stato merita un lungo applauso… oltre ai premi economici e ai riconoscimenti di Stato.</p><p></p><p><br /></p><p><strong>Fonti:</strong><br />-servizi ed indagini esclusive<br />-interviste varie<br />-siti web<br />-stampa on-line e cartacea<br /><br />Foto coda autostrada da <a target="_blank" href="http://www.impresavda.blogspot.com/" style="color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: none; font-weight: bold; ">www.ImpresaVda.blogspot.com</a><br />Foto manifestazione popolare di Letizia Tassinari<br /><a target="_blank" href="http://www.laetitiatassinari.wordpress.com/" style="color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: none; font-weight: bold; ">www.laetitiatassinari.wordpress.com</a><br /><br /><strong>Ringraziamenti </strong>a Emiliano Maldini di <a target="_blank" href="http://www.immaginiferroviarie.com/" style="color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: none; font-weight: bold; ">www.immaginiferroviarie.com</a>e Marco Nattan di<a target="_blank" href="http://www.trenomania.org/" style="color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: none; font-weight: bold; ">www.trenomania.org</a> per la concessione delle immagini ferroviarie di loro dominio.</p></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihKCRlCXduEIqKsb700-qPV0_sNghPhouljDUPe5Rkdyq3aZV6TY_T8GjUpZmbfsyRfZnT8Gv-pX0wMxnWaHftum_hAmIVRvf5chuKYusO3g1p-K85Rb3FCB0fkFcZw0kkI_xJgYuOGQOO/s1600/FS_UIz_50_83_90-78_004-9_Trento_%252528106%252529.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihKCRlCXduEIqKsb700-qPV0_sNghPhouljDUPe5Rkdyq3aZV6TY_T8GjUpZmbfsyRfZnT8Gv-pX0wMxnWaHftum_hAmIVRvf5chuKYusO3g1p-K85Rb3FCB0fkFcZw0kkI_xJgYuOGQOO/s320/FS_UIz_50_83_90-78_004-9_Trento_%252528106%252529.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587973453665517026" /></a><div><br /><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihyO8_pXSoeaVBEZvL91o1gNms0S4H_nIuDi0HmICXy5SoyfS9IED1ZhTTN5k09vYBJMjAepEaQG79KpkSNHx1vX9QVqqDSBh_SlMfgF-GP5Q2j6LCGSTaK4wADcqi2YexTrkdn0PMv1-g/s1600/FS_UIz_50_83_90-78_004-9_Trento_%252528105%252529.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihyO8_pXSoeaVBEZvL91o1gNms0S4H_nIuDi0HmICXy5SoyfS9IED1ZhTTN5k09vYBJMjAepEaQG79KpkSNHx1vX9QVqqDSBh_SlMfgF-GP5Q2j6LCGSTaK4wADcqi2YexTrkdn0PMv1-g/s320/FS_UIz_50_83_90-78_004-9_Trento_%252528105%252529.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587973375093202706" /></a><br /></div><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIjOKmFh8SrWdZSwHJmkexesQmd4DVt0v06xLeUHmg0MZ_dZjW2LEDiRJGGrojmgfqjrwVVx8cZP4P1LrVaZbi2cXR9ZjLuSTSYb0fTBrAglf2wKPcQaCH4iDxKo_M2Dkv_LXDTxUUuPdq/s1600/Carro_frigorifero_tipo_Ibces_Milano_Smistamento_%25252804-09%252529.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 206px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIjOKmFh8SrWdZSwHJmkexesQmd4DVt0v06xLeUHmg0MZ_dZjW2LEDiRJGGrojmgfqjrwVVx8cZP4P1LrVaZbi2cXR9ZjLuSTSYb0fTBrAglf2wKPcQaCH4iDxKo_M2Dkv_LXDTxUUuPdq/s320/Carro_frigorifero_tipo_Ibces_Milano_Smistamento_%25252804-09%252529.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587973260032050610" /></a><br /></div><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr_lqo5Zti6GjhdDBhm9tIQ_pCsp53KCl7q8oAbOr45F5WOlSDp8XzfAgzoZ1thQd-U2LL6SnMIGyXDVLKgm6e1he03PoiqIj3Ka2Y9lrQ2bUbYmZiCZ7Fa7r4ggRBETqXYnnhN1dZbV8H/s1600/Carro_Gabs_31_83_181_4_809-1_FS_La_Spezia_Scalo_%25252806-09%252529.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr_lqo5Zti6GjhdDBhm9tIQ_pCsp53KCl7q8oAbOr45F5WOlSDp8XzfAgzoZ1thQd-U2LL6SnMIGyXDVLKgm6e1he03PoiqIj3Ka2Y9lrQ2bUbYmZiCZ7Fa7r4ggRBETqXYnnhN1dZbV8H/s320/Carro_Gabs_31_83_181_4_809-1_FS_La_Spezia_Scalo_%25252806-09%252529.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587973073181598098" /></a><br /></div><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDTMGF2ZtUgiBIrVwUalG3qJZ2-yESTgwuarb0zPV_uLOELYH82-ML2NLHXrz2tJdtmZDa_gw1khDyB7DaWf7hyphenhyphenFx1Ey3tGHbEcgVuETTGhFnM7twLvvQ90pNrxVNW6UYQyLRsZrnGhuUa/s1600/aste+oggetti+FS+4.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDTMGF2ZtUgiBIrVwUalG3qJZ2-yESTgwuarb0zPV_uLOELYH82-ML2NLHXrz2tJdtmZDa_gw1khDyB7DaWf7hyphenhyphenFx1Ey3tGHbEcgVuETTGhFnM7twLvvQ90pNrxVNW6UYQyLRsZrnGhuUa/s320/aste+oggetti+FS+4.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587972920995136306" /></a><br /></div><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6vmT369H3z0u9TDtMzGFLpughbdmPHcF3U73ChlCmfnjPJDHXqQgd645_UuFTCcz2yohcdzfhuzM65c7gSfMGTTY-dYQiM-qOVALjWK8JGlTCeP3otGHauGsJKwJogzVuOZ1F6g6tyXz_/s1600/aste+oggetti+FS+3.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6vmT369H3z0u9TDtMzGFLpughbdmPHcF3U73ChlCmfnjPJDHXqQgd645_UuFTCcz2yohcdzfhuzM65c7gSfMGTTY-dYQiM-qOVALjWK8JGlTCeP3otGHauGsJKwJogzVuOZ1F6g6tyXz_/s320/aste+oggetti+FS+3.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587972854866327394" /></a><br /></div><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5QNlWxZvbV6BpgxZe3bpGpK-5rdWMQfUGEpKCRCkSSASV_0eT1MS9F67Ldci5hvKBt_gwxCUxdkELD1RXTamrgS9prvi0Hu7rMX5EWg9ILeZK6mlJ0WJrwoWJBtIcwkQQ9U3bofLwzB_p/s1600/aste+oggetti+FS+2.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5QNlWxZvbV6BpgxZe3bpGpK-5rdWMQfUGEpKCRCkSSASV_0eT1MS9F67Ldci5hvKBt_gwxCUxdkELD1RXTamrgS9prvi0Hu7rMX5EWg9ILeZK6mlJ0WJrwoWJBtIcwkQQ9U3bofLwzB_p/s320/aste+oggetti+FS+2.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587972715208390162" /></a><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Il7Ma2zm0HbPrnceTcTtenBEMCsS3brsjKZ319A1YntzYXD6StIrhdoNlpZPtVx-7xv45v0XDDcPvNHntLSCjpal98g8uE8h7KVMl9dVLLraTgmaZZgMEuoxWOeyPpC47AFSvrF4uYpo/s320/fila-tir.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 212px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587972345374456114" /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; "><p style="text-align: justify;"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHkKr32w18kgVViOL7i3ZTMxcWjzNF58XbFmB-weqraUH-UUimElQUXCYZdyXs4nVqLe23y2RN6YHxSYjo1wVeJbSk95JcKf1VTJ9Dn1C0_GSYP9vKhxXxGcyieXbVQBdEw8vFHg8RpZB2/s320/dscf5836.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587972161212464530" /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p></span></div></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-66518944679444396442011-03-18T17:58:00.002+01:002011-04-03T18:08:18.642+02:00Caso Comune di Senigallia - selezione esperto in accoglienza turistica<h3 class="post-title entry-title" style="text-align: justify;margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; color: rgb(158, 82, 5); font: normal normal bold 160%/normal Verdana, sans-serif; letter-spacing: -1px; font-family: 'Trebuchet MS', Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-weight: normal; letter-spacing: normal; "><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i>Una Vacanza Dimenticabile</i> </span>emette un comunicato stampa sulle nuove connotazioni della vicenda (Giovedì 17 Marzo 2011):</span></h3><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-weight: normal; letter-spacing: normal; "><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-weight: normal; letter-spacing: normal; "><br /></span></div><div><p style="text-align: justify; color: rgb(0, 0, 0); font-size: 12px; letter-spacing: normal; line-height: 19px; "><i><b><span class="Apple-style-span" >"Non intendo esprimermi assolutamente sulla connotazione politica che ha assunto la<a href="http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=286259" style="color: rgb(0, 0, 255); text-decoration: none; "> </a>vicenda con l'intervento di quasi tutta l'opposizione, rinvigorita dopo un apparente periodo di letargo.</span></b></i></p><p></p><div style="text-align: justify; color: rgb(0, 0, 0); font-size: 12px; letter-spacing: normal; line-height: 19px; "><i><b><span class="Apple-style-span" >Attualmente, per i consiglieri di minoranza, sembra sia diventata infatti la moda del momento intervenire sui dubbi che questo concorso lascia un pò ovunque. In realtà il primo ad accorgersene sono stato proprio io il giorno dieci, quando, da poco rientrato da un lungo soggiorno estero, ho trovato il bando poche ore prima della scadenza. Essendo rimasto perplesso sulla forma poco espressiva e le richieste dell'atto, nonchè impossibilitato a presentare domanda nonostante le mie sostanziose esperienze e qualifiche perchè non laureato, ho deciso di interpellare in quello stesso giorno l'avvocato Roberto Paradisi, sia in qualità di legale, sia come politico cittadino, sia come consigliere comunale che più si è distinto nel panorama senigalliese per aver trattato altri casi molto simili a questo. Premessi questi piccoli particolari preliminari, passiamo alla ragione di questo mio nuovo intervento.</span></b></i></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 12px; line-height: 19px;" ><i><b><br /></b></i></span></span></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 12px; line-height: 19px; " ><i><b>Ho letto e riletto il comunicato esplicativo emesso dall'Amministrazione Comunale da semplice cittadino quale sono, senza diritto di accedere a atti. Ed ho visionato di nuovo il bando incriminato. Devo ammettere che non mi sento affatto soddisfatto delle spiegazioni che l'ente rilascia agli esclusi come me, ai candidati, agli accusatori, alle categorie, specialmente quelle ricettive, agli istituti formativi, alla città tutta. Nessuno ha messo in dubbio la rispettabilità delle leggi e normative vigenti nella formulazione spicciola del bando. Nessuno aveva bisogno di sapere specificato che la categoria prevista D1 non consentiva la partecipazione dei non laureati, perchè lo avevano già capito tutti. Anche gli esclusi. Nessuno aveva chiesto di sentire per quale esigenza il Comune deve ricercare un esperto di altissimo livello da affiancare ad un altro funzionario per le esigenze della stagione alle porte.</b></i></span></div></span><div style="text-align: justify;"><i><b><span class="Apple-style-span" ><br /></span></b></i></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 12px; line-height: 19px; " ><i><b>In molti se lo sono immaginato. Che l'incarico possa essere anche ed eventualmente conferito dal Sindaco perchè previsto dal Testo Unico degli Enti Locali D.Lgs. 267/2000 e dallo Statuto del Comune di Senigallia, viene riconosciuto in quanto tale. Ma in una epoca dove c'è poco da vanificare, indefinire, buttare sul vago, a causa dei continui crolli economici, sociali, culturali, individuali, delle continue e assillanti problematiche pendenti sulla testa di ogni persona per ragioni legate anche alla semplice sopravvivenza, delle crisi di identità che rendono insicure persino quelle icone da sempre immuni da ogni attacco e, per giunta, in piena celebrazione del centocinquantenario della creazione della nazione, probabilmente una pubblica istituzione farebbe meglio a perseverare e garantire la massima trasparenza proprio perchè il paese stesso non ride certo più di altri.</b></i></span></div></span><div style="text-align: justify;"><i><b><span class="Apple-style-span" ><br /></span></b></i></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 12px; line-height: 19px; " ><i><b><span class="Apple-style-span">Eppure nessuna delle righe emesse dall'Amministrazione chiarisce la miriade di dubbi sollevati in diverse sfaccettature. Auspico pertanto che non partecipanti, candidati, categorie professionistiche e associazioni locali, scuola alberghiera, e infine la città intera, esigano al più presto e con insistenza delucidazioni serie"</span>.</b></i></span></div></span><p></p></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-46048903841716526882011-03-13T17:46:00.003+01:002011-04-03T17:56:27.742+02:00Caso Comune di Senigallia - selezione esperto in accoglienza turistica<span class="Apple-style-span"><p style="text-align: justify; font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: normal; "><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i>Una Vacanza Dimenticabile</i> </span>intervistata da <i>Vivere Senigallia</i> (Sabato 12 Marzo 2011):</span></p><p style="text-align: justify; font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: normal; "><br /></span></p><p style="text-align: justify; font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><i><b>"Il bando così strutturato è secondo me riduttivo". Con queste parole Lorenzo Fiorentini, il senigalliese che tramite l'avvocato Paradisi ha sollevato i primi<span class="Apple-style-span"> dubbi </span>sul bando emesso dal Comune, commenta con rammarico la vicenda e si chiede. "Forse è ad hoc per qualcosa o per qualcuno?". "</b></i></p><p style="text-align: justify; font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><i><b>Lascio questo interrogativo" -dichiara il senigalliese che, per diversi anni ha lavorato in strutture ricettive, è stato escluso dai requisiti per partecipare alla selezione indetta dall’Amministrazione comunale per assumere un esperto in accoglienza e promozione turistica a tempo determinato. "Dopo 7 anni di receptions e portineria alberghiera -continua Fiorentini- in cui ho accolto numerosissime persone anche ospiti diretti dell'Amministrazione comunale per gli eventi della città, con tanto di dichiarazioni ed attestazioni delle mie competenze inviate proprio al Comune, non sono stato ammesso al bando di concorso".</b></i></p><p></p><div style="text-align: justify; font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><i><b>"Io non condanno il bando legale, così come è stato impostato perchè mi sono documentato ed ho visto che è stato fatto regolarmente secondo la procedura di 'categoria D1'. Una categoria che prevede la sola partecipazione di laureati. Quello che condanno -sottolinea il senigalliese- è la scelta dell'Amministrazione di quella stessa categoria. Se avessero scelto la 'categoria C', avrebbero potuto partecipare alla selezione anche i diplomati alberghieri. Tanto più che proprio a Senigallia esiste l'istituto alberghiero, riconosciuto a carattere nazionale per le figure che ne escono".</b></i></div><i><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="font-size: 12px; line-height: 19px;"><b><br /></b></span></span></div><b style="font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: normal; "><i><b style="font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; ">"Inoltre -conclude Lorenzo Fiorentini- sulla base dei requisiti richiesti (laurea in legge, giurisprudenza, scienze politiche ed economia ancora prima di turismo e lingue straniere) non vengono discriminati soltanto i 'veri esperti del settore' ma anche gli stessi laureati. Infatti i laureati in filosofia ed ingegneria non potevano partecipare". Questo quindi il rammarico complessivo di Lorenzo Fiorentini e di quanti, come lui, non sono stati ammessi alla selezione soprattutto "considerato che per anni ho lavorato non solo per il titolare dell'albergo ma anche per la città e la sua Amministrazione".</b></i></span></div></b></i><p></p><p style="text-align: justify;font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><i><b><br /></b></i></p><p style="font-family: 'Lucida Grande', Calibri, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 19px; "><br /></p></span>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-37047998125818426122010-11-09T16:00:00.005+01:002010-11-09T16:31:16.312+01:00FUORI PROGRAMMA 32 - Luminarie e vendita animali: cambio di rotta...con sentori di naufragio in alto mare<div><p style="text-align: justify; font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Una apparente ventata di riformismo ha invaso Senigallia. Dal bando parziale della vendita ambulante degli animali alle proposte di partecipazione totalmente privata delle attività per le luminarie natalizie. Un auspicabile cambio di rotta epocale per la città. Ma la traversata è ancora troppo lunga. E c’è da sperare che le condizioni avverse e le insidie della navigazione non portino la barca in un rischioso naufragio.</span></p><p style="text-align: justify; font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span"><br /></span></p><p></p><div style="text-align: justify; font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Sembrava di percepire i sentori di una svolta storica in città, quando appena una settimana fa erano comparse le notizie di nuove proposte e disposizioni certe in materia di amministrazione cittadina spicciola. </span></div><div style="text-align: justify; font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Eppure sono bastati pochi giorni, anzi poche ore, per accorgersi che ancora una volta si trattavano di classici abbagli mediatici senigalliesi. </span></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Le difficoltà incontrate nell’organizzazione delle </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">luminarie natalizie </span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">duemiladieci lasciavano ben presagire azioni esemplari già da quest’anno. Dall’appello a tutte le attività cittadine di aderire alla spesa di tasca propria con coscienza e per ridurre l’onere delle singole quote di </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Luciano Conz</span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span"> della <i>Confcommercio</i>, alla coraggiosissima proposta di </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Iorio Tombesi</span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span"> della <i>Confesercenti</i> di istituire una tassa di cinquanta euro gestita dal Comune e rivolta a tutti i titolari di licenze per la realizzazione di un fondo destinato agli eventi cittadini. Immediatamente bocciata quest’ultima dalla Amministrazione forse per paura di una futura ricaduta in sede elettorale. </span></span></span></span></div></span><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Da entrambe le associazioni poi si era persino udito per la prima volta l’idea di un coinvolgimento anche delle categorie dei professionisti e dei proprietari di locali sfitti, immobili.</span></span></div><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Quando però, proprio all’assemblea degli associati di <i>Confcommercio</i> di mercoledì tre novembre si apprende che anche per quest’anno il </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">problema </span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">è stato </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">risolto </span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">con la mano benevola di </span></span></span><em style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">“mamma Amministrazione”</span></em><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span"> (cinquantamila Euro), la situazione appare alquanto chiara. </span></span></span></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Parlare di novità è ancora troppo presto. Lo show mediatico classico è invece sempre attuale e vigente e l’unico a dominare la scena.</span></span></div></span><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">E prima delle luminarie, a sorpresa, la notizia del </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">bando della vendita ambulante degli animali</span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span"> su tutto il territorio.</span></span></span></span></div><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "></span></span></span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Plausi da tutte le parti.</span></span></div><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; ">Purtroppo però si è dimenticato di menzionare i meriti che sicuramente hanno portato a questa decisione. Dalla pressione dell’associazione animalista <i>Chicco & Fuffi</i> di Antonio Bruno, prima fra tutti, agli inviti e le raccomandazioni della <i>Cinofila Senigalliese</i> di Anna Manoni e Roberta Benigni. Passando per le inchieste di <em>Una Vacanza Dimenticabile</em> e gli interventi di altri attivisti.</span></span></div></span><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">In realtà è scaturito che il veto tanto celebrato come successo epocale risulterebbe parziale poiché applicabile soltanto per cani e gatti. </span></span></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Inutile sforzarsi sul motivo di questa scelta incompleta. </span></span></div></span><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Si vocifera che sia stata adottata per alleggerire il canile, altro onere comunale. Metà è meglio di niente, in molti affermano. Ma bisognerebbe comprendere se tale espressione è accettabile anche quando c’è in ballo comunque la vita di altri esseri viventi.</span></span></div><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; ">Un pappagallino rinchiuso per giorni in mezzo ad altri ottanta in meno di un metro cubo forse non soffre quanto i quadrupedi. Oppure i pesci, tramortiti dai colpi di scolapasta al minuto (un retino sarebbe troppo professionale), se potessero parlare sicuramente ringrazierebbero per la gita alla fiera. Il toccasana poi per tutte le specie presenti è la confusione totale generata dal pubblico.</span></span></div><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "></span><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; ">Vale la pena allora rinnovare l’appello affinché si faccia urgentemente un passo definitivo sulla questione. L’iniziativa senigalliese è senz’altro esclusiva nel suo genere in provincia e probabilmente in regione. Ma c’è il rischio che diventi addirittura ridicola proprio perché non definita nella sua totalità. Dall’eccellenza alla barzelletta.</span></span></div></span><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">Nel complesso entrambi i casi rimarrebbero azioni molto significative ed importanti perché rappresenterebbero non solamente scelte esemplari di responsabilità e coscienza nell’amministrazione del territorio ma potrebbero innescare una </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">nuova stagione</span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span"> di decisioni, cambiamenti, piccole riforme che gioverebbero non poco di fronte alla annosa situazione popolare stagnante e alle storiche diatribe su tante tematiche.</span></span></span></div><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">A patto che non si arresti la ventata della volontà.</span></span></div></span><span class="Apple-style-span"><div style="text-align: justify; font-size: 3px; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">E con la speranza che </span></span></span><span style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">non vi siano troppi bastoni </span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span">già pronti da incastrare fra le ruote del fare.</span></span></span></span></div></span><p></p><p></p></div><div><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><em><strong><span class="Apple-style-span">Fonti</span></strong></em><span class="Apple-style-span">:<br /><em>Stampa cartacea e on-line locale<br />Interviste varie</em><br /><br /><strong><em>Confronta pure:</em></strong><br /><br /><span class="Apple-style-span"><a target="_blank" href="http://www.60019.it/index.mv?senigallia=Denaro-bruciato:-Senigallia-%E8-destinata-all%27assistenzialismo?&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=18&num_art=1282543230" style="text-decoration: none; font-weight: bold; "></a></span></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><a target="_blank" href="http://www.60019.it/index.mv?senigallia=Denaro-bruciato:-Senigallia-%E8-destinata-all%27assistenzialismo?&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=18&num_art=1282543230" style="text-decoration: none; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">FUORI PROGRAMMA 31 – Denaro bruciato: Senigallia è destinata all’assistenzialismo?</span></span></a><span class="Apple-style-span"><br /><br /><span class="Apple-style-span"><a target="_blank" href="http://www.60019.it/index.mv?senigallia=Atto-VI-%E2%80%93-Porchetta-e-porcate-a-Sant%E2%80%99Agostino&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=18&num_art=1251993570" style="text-decoration: none; font-weight: bold; "></a></span></span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px; "><a target="_blank" href="http://www.60019.it/index.mv?senigallia=Atto-VI-%E2%80%93-Porchetta-e-porcate-a-Sant%E2%80%99Agostino&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=18&num_art=1251993570" style="text-decoration: none; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">ATTO VI – Porchetta e porcate a Sant’Agostino</span></span></a></span></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><img src="http://www.60019.it/articoli/image/2009/07-09/20090831-gabbie-fiera2-g.jpg" /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><img src="http://www.60019.it/articoli/image/2009/07-09/20090903-fiera-animali4-g.jpg" /></div><div><br /></div><div><p style="text-align: justify; font-family: Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px; "><span class="Apple-style-span" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 16px; "><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13px;"> </span></span></span></p></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-40162173671629307912010-11-09T15:45:00.002+01:002010-11-09T15:55:50.053+01:00Caso luminarie natalizie e vendita ambulante animali<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); ">Una Vacanza Dimenticabile </span>intervistata da Il Resto del Carlino (Giovedì 4 Novembre 2010):</div><div><i><br /></i></div><i><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: normal; "><i><b>"VIETANO DI VENDERE SOLO CANI E GATTI E NON ANCHE GLI ALTRI ANIMALI - LUMINARIE: LE PAGA IL COMUNE, CI GUADAGNANO NEGOZI E RISTORANTI" </b></i></span></div></i></span><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>"Divieto di vendita di cani e gatti in gabbia in mercati e fiere e prossimo allestimento delle luminarie natalizie. Due argomenti che stanno tenendo banco in questi giorni e sui quali ha qualcosa da dire il giovane blogger. </b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>CHE COSA HA DA RIDIRE SULL'ORDINANZA CHE METTE AL BANDO LA VENDITA AMBULANTE DI CANI E GATTI?? </b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>E' positivo che si sia di fronte ad una inversione di rotta da parte del Comune e questo non mi può trovare che soddisfatto. Del resto un paio di anni fa mi sono interessato della questione segnalando anche la vendita di alcuni pappagalli che sarebbe illegale. Con il contributo degli animalisti Antonio Bruno (Ass. Chicco & Fuffi) e di Anna Manoni e Roberta Benigni (Ass. Cinofila Senigalliese) è stata portata avanti un'azione congiunta per il bando totale della vendita ambulante degli animali. Invece l'ordinanza riguarda solo cani e gatti. Questo frena un pò la mia soddisfazione.</b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>QUALCOSA SECONDO LEI NON VA ANCHE NELL'APPROCCIO DEL COMUNE ALLA QUESTIONE DELLE LUMINARIE NATALIZIE. PERCHE' ? </b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>Ho già criticato il fatto che tutte le estati l'Amministrazione comunale si debba accollare per intero la spesa per i fuochi d'artificio di Ferragosto per oltre 20mila Euro, quando a beneficiarne sono le attività commerciali e gli operatori turistici soprattutto del lungomare. La sera dello spettacolo pirotecnico c'è sempre un gran pienone. Perchè allora gli operatori turistici, i negozianti, i baristi e le pizzerie del lungomare non contribuiscono alle spese per i fuochi? </b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>STESSO DISCORSO DOVREBBE DUNQUE SECONDO LEI VALERE PER LE LUMINARIE NATALIZIE?</b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b><br /></b></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; color: rgb(51, 51, 51); "><i><b>Proprio così. In momenti di crisi e di lamentele per i tagli, l'Amministrazione dovrebbe dare un segnale ben preciso. E mi sembra che i rappresentanti delle associazioni di categoria abbiano raccolto il messaggio di coinvolgere commercianti ed esercenti del centro storico affinchè contribuiscano direttamente alla spesa per le luminarie ed altre attività, senza attendere elargizioni del Comune che a mio parere sarebbero fuori luogo.</b></i></span></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-41074167681136921912010-08-28T15:03:00.003+02:002010-08-28T15:20:56.609+02:00FUORI PROGRAMMA 31 - Denaro bruciato<div align="justify">Il tradizionale spettacolo pirotecnico di fine stagione è sempre meraviglioso e sorprendente. Per l’occasione si contano decine di migliaia di nasi all’insù e bocche aperte. Ma se fra un numero così elevato di partecipanti volontari e involontari, residenti e turisti, operatori e spettatori, ci fosse almeno una testa capace di comprendere che si tratta di una costosa manifestazione interamente finanziata con soldi pubblici probabilmente a fine serata ne rimarrebbe pure disgustato. Una soluzione per evitare l’annuale salasso c’è. Ma nessuno la vede. O forse fa finta di non vederla, non considerandola proprio.<br /><br /> </div><div align="justify"><br />Assistere almeno una volta alla serata dei fuochi artificiali senigalliesi è un appuntamento al quale nessun residente della provincia o addirittura della regione può mancare. La meraviglia, la popolarità e l’autorevolezza dell’evento sono tali oramai da consentirne la fama persino in tutta la nazione, grazie alla divulgazione dell’esercito di turisti in visita. C’è chi addiritura prenota un breve soggiorno e raggiunge la città da centinaia di chilometri di distanza per poterli ammirare.</div><div align="justify">Sulla bellezza, sulla magnificenza, sul successo delle presenze proprio non si discute. </div><div align="justify">Le persone arrivano a decine di migliaia, la città puntualmente s’intasa, i titolari delle attività ricettive fanno affari d’oro.</div><div align="justify">La vera sorpresa, quella che non tutti sanno di sicuro, però emerge prendendo in considerazione l’aspetto organizzativo. </div><div align="justify">Sì perché la realizzazione di uno spettacolo di tale calibro, interamente offerto dalle Amministrazioni Comunali che si succedono, costa mediamente ventimila Euro attinti sino all’ultimo spicciolo dalle casse del Municipio. Disponibilità finanziarie ovviamente sempre pronte quando si tratta di eventi top per le vellutate stagioni balneari, difficili da reperire per tutte le altre necessità della comunità. Se ci sono problemi economici a livello locale solitamente si tirano le cinghie e si scongelano per le occasioni con la stampa frasi precotte puntando il dito contro le manovre dei governi nazionali che si insediano. </div><div align="justify">Diventa allora interessante capire perché un comune debba accollarsi obbligatoriamente e completamente tale onere senza l’aiuto di nessun’altra entità. </div><div align="justify">Sono oltre settecento le attività ricettive che giovano della serata pirotecnica: più di cento alberghi tutti esauriti, più di cento campings o residences a pieno regime, più di cento ristoranti stracolmi, più di cento bar che scoppiano di gente; più di cento stabilimenti balneari che potrebbero sfuttare il momento anche senza il sole, più di cento attività generiche del centro e dei lungomari che risulterebbero idonee al commercio serale…</div><div align="justify">Se da ogni sopraccitato esercente arrivasse un modesto contibuto simbolico la spesa sarebbe ben presto coperta e garantita, ed il Comune di Senigallia potrebbe risparmiare il denaro pubblico utile per le priorità cittadine. Basti pensare che un ristoratore potrebbe contribuire con appena cinquanta Euro, l’incasso di tre primi e due secondi, grazie allo straordinario afflusso di clientela che gli regala l’evento. Un bagnino, il più penalizzato della categoria delle attività commerciali potrebbe farlo devolvendo l’affitto di una sdraio ed un ombrellone, appena dieci Euro. </div><div align="justify">Ma a tutt’oggi nessuno pare si sia accorto di questa possibilità. Silenzio totale. </div><div align="justify">Nessuno osa puntare il dito verso questo inutile spreco proponendo alternative per mantenere l’evento. Nessuno dalla politica di maggioranza, né da quella di opposizione (ben quattro coalizioni avversarie alle ultime elezioni) si fa carico di una ventata di novità nello stagnante modo di fare. Nessuno dalle capricciose associazioni di categoria sembra avere il coraggio di avanzare una ipotesi del genere, con una mano sulla coscienza e l’altra al portafoglio, venendo incontro all’esigenze della città tutta. Poi però puntuali arrivano piogge di lamentele se l’Amministrazione s’azzarda ad allentare la presa della partecipazione organizzativa. </div><div align="justify">Se una città come Senigallia non riesce a districare un nodo così semplice vuol dire che è destinata a vivere di assistenzialismo e contentini, mai d’intraprendenza ed innovazione. </div><div align="justify">Finchè le casse lo permettono.</div><br /><br /><br /><br /><br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510447793003457058" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX323N1uIyfuP_X2DlvarcUJ1J2hZTTDDcnOjYIl2dIZqMxNx6Oh7qtJmblR3XgHhahgHd4cjrP2uZIUUKNC7dptVrH1uWdHJB116dm6964z-nJXLbfwYFa4MmrOf5rFPLiTbfkdNxQUeB/s320/P8250247.JPG" border="0" />************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-86205439994682220292010-08-28T11:51:00.007+02:002010-08-28T12:11:50.273+02:00"Con la speranza che l’ammiraglia Rai del servizio pubblico sia ancora forte e competitiva…"Incontro con Giulio Borrelli<br /><div align="justify"><br /><br /></div><div align="justify">Serata importante quella di martedì 17 agosto a Senigallia alla Rotonda a Mare per l’incontro con Giulio Borrelli, giornalista RAI attualmente inviato del TG1 negli Stati Uniti. Un evento organizzato dall’Amministrazione Comunale secondo la programmazione del ciclo <em>RAMinLibri</em>.<br />Il noto volto dell’ammiraglia dell’informazione della TV pubblica ha ben pensato di fare tappa in città per parlare di storie inerenti al giornalismo radiotelevisivo italiano a cavallo tra prima e seconda Repubblica, nonché di tutte le problematiche ed anomalie presenti all’interno dell’azienda pubblica della quale è dipendente. Per l’occasione ha presentato quindi il suo ultimo libro <em>“Le mani sul TG1 – Da Vespa a Minzolini, l’ammiraglia Rai in guerra”</em> di fronte ad una nutrita folla di persone puntualissima all’evento. Un volume dal titolo leggermente più malizioso di quanto poi si rivela il suo contenuto. Eppure lo stesso autore non nega di aver incontrato ostacoli per la sua pubblicazione. Si parla infatti di lottizzazioni televisive, ingerenze delle maggioranze politiche ma non solo, di colleghi con minore esperienza e professionalità improvvisamente incaricati quasi dal nulla, di ben dieci direttori del <em>Telegiornale Uno</em> nominati in appena quindici anni con imposizione di stili anche molto differenti tra loro, di cui sette completamente esterni alla Rai e alla logica del servizio pubblico, e tanto altro. Una vera e propria testimonianza, di chi ha speso gran parte della carriera presso il notiziario del primo canale. Borrelli si è distinto, come suo solito, per il classico stile pacato e rassicurante di esposizione degli argomenti. Ma si è voluto concedere anche qualche eccezione, seppur scusandosi con il pubblico, quando per esempio ha definito certe frange della televisione e dell’informazione odierna una sorta di “<em>mignottificio</em>”. Memorabili anche diversi aneddoti ed esempi: <em>“Le persone una volta si fidavano di più dell’informazione. Vigeva la famosa frase: lo ha detto la televisione! Per cui ciò che veniva divulgato era comunque sinonimo di garanzia, certezza, professionalità. Oggi non è più così. Si è persa molta della credibilità nel nostro lavoro. E a testimonianza di ciò basterebbe considerare il grosso calo di ascolti che ha subito il TG1”. </em>Ha più volte ricalcato la sua quarantennale carriera fatta di moltissime esperienze: dalla composizione delle letterine di piombo per la carta stampata, alla scuola RAI, fino agli incarichi del TG1, compresa la Direzione per due anni. In anteprima Borrelli si è concesso pure ad un piccolo gruppo di giornalisti locali in maniera del tutto informale al lounge-bar della Terrazza Marconi. Non sono mancate citazioni al libro, alla attuale situazione professionale e aneddoti per i colleghi. </div><br /><br /><br />Foto da 60019.it<br /><br /><br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDeyqbD8U4s-HQxRsoMspg_y0n8uUohB1-4lVxp9aGYmFNKaFbsRAwT902ES6Az9DGQ89m5RVl2n7jWetgHFqML0iPFGIWDSghmcw7_Iy9-0YIcfh5SXNloJRDBu9OydY2_zms2qmZGLws/s1600/20100816-giulio-borrelli.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510398819784963090" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 140px; CURSOR: hand; HEIGHT: 126px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDeyqbD8U4s-HQxRsoMspg_y0n8uUohB1-4lVxp9aGYmFNKaFbsRAwT902ES6Az9DGQ89m5RVl2n7jWetgHFqML0iPFGIWDSghmcw7_Iy9-0YIcfh5SXNloJRDBu9OydY2_zms2qmZGLws/s320/20100816-giulio-borrelli.jpg" border="0" /></a><br /><div></div><br /><div></div><br /><div></div><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNjOQthyphenhyphenuA6vxN_9D6UyaUgKo-elngiI_v56YX5pOWnqrGotimpUMAvrSFj0WratFRwjuq_HvXqakaFVMhIyZkacd78ru_WkbLXwOqk1EEla6fdZ1EIOQJ0oYBqVAnq2DSkhUBMlV0Rshyphenhyphen/s1600/le-mani-sul-tg1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510398596583124434" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 212px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNjOQthyphenhyphenuA6vxN_9D6UyaUgKo-elngiI_v56YX5pOWnqrGotimpUMAvrSFj0WratFRwjuq_HvXqakaFVMhIyZkacd78ru_WkbLXwOqk1EEla6fdZ1EIOQJ0oYBqVAnq2DSkhUBMlV0Rshyphenhyphen/s320/le-mani-sul-tg1.jpg" border="0" /></a><br /><div></div></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-19256582673603010862010-08-28T10:50:00.013+02:002010-08-28T11:48:26.608+02:00FUORI PROGRAMMA 30 - L'estate degli affari d'oro<div align="justify">Aumento smodato negli ultimi anni di sagre, feste, eventi, ogni dove. Spesso finanziati o contribuiti dalle istituzioni con soldi pubblici ed esenti da fisco, controlli sanitari, manovalanza retribuita, chiarezza sui fornitori. Propongono menù popolarissimi con listini da ristoranti. Ecco la gallina d’oro perfetta da sfruttare a pieno regime con le belle stagioni. Nell’euforia generale delle ferie e con gli spauracchi della vita quotidiana in piena crisi generalmente tutto ciò poco interessa. Ma forse c’è ancora qualcuno che può insegnare qualcosa.</div><div align="justify"><br /><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><br />Estasiati dalla magnificenza delle manifestazioni estive senigalliesi e non solo, quelle che, così dicono, hanno riportato il tanto agognato turismo di velluto persino da tutta Europa, quelle che vanno accettate come sono, senza critiche, senza commenti, perché diventate tanto famose e rinomate, perciò perfette. Assuefatti dall’odore di santità di codesti eventi, dalle offerte gastronomiche della tradizione e dalla noia della vita di tutti i giorni. Spinti dall’euforia estiva, dalla voglia di evasione, dai richiami dei manifesti e dei rintocchi di fisarmonica. </div><div align="justify">Ecco perché nessuno osa domandarsi se dietro tanta allegria e successo c’è qualche lato non propriamente chiaro. </div><div align="justify">Guai polemizzare sui listini delle leccornie americane anni cinquanta. Guai menzionare il prezzo dei maritozzi in piazza a Settembre uguale a quello del più rinomato caffè del centro storico. Guai puntare il dito su una porzione di tagliolini ai frutti di mare a nove Euro. Guai sollevare dubbi su dodici bocconcini di cinghiale con otto olive nere denominati “spezzatino” a undici Euro, o sulle porzioni di arrosto misto di maiale composte di due costine, una braciola e una salsiccia presenti in ogni sagra della provincia ad un prezzo compreso fra gli otto e i dodici Euro. Guai pensare al fisco in queste occasioni. Guai domandarsi che fine fanno gli incassi. Guai sapere se vengono adottate le più basilari misure igieniche, obbligatorie ed estremamente complesse per tutti gli esercenti, assolutamente libere ed incontrollate per tutti gli stands degli eventi. Guai interrogarsi sulle prestazioni lavorative dei collaboratori tutti volontari. Guai chiedersi la provenienza degli alimenti e delle bevande. </div><div align="justify">Tutto deve essere accettato come è senza polemiche strumentali. </div><div align="justify">Divertirsi è il solo imperativo d’ordine. Anche con la testa piena di dubbi ed il portafoglio svuotato…</div><div align="justify">Eppure lo scorso primo di Agosto ci siamo “disgraziatamente” avventurati fuori regione, vuoi forse per amor del suono della chitarra, vuoi magari per stima del personaggio che suonava, vuoi anche perché unica occasione al momento per il centro Italia. Temendo ad un certo punto di esserci perduti in mezzo all’Appennino abruzzese del teramano giungiamo finalmente a Campli, un piccolo paesino nascosto fra i boschi e nostra meta. Appena arrivati, troviamo ai piedi del centro sulla destra un ampio piazzale adibito a parcheggio pubblico totalmente gratuito e ancora libero. Poi saliamo camminando per il piccolo corso cittadino per raggiungere la deliziosissima piazzetta Vittorio Emanuele II, uno spazio di appena settecento metri quadrati, cuore del centro storico del luogo. L’area è chiusa al pubblico per il concerto di Toquinho, famosissimo cantautore brasiliano e maestro di chitarra di risonanza internazionale. Costo dell’ingresso in prevendita presso distributori (agenzie viaggi, negozi di dischi, ecc.) venticinque Euro. Il biglietto invece immediato all’entrata, ventidue. Prendiamo subito posto a sedere fra le circa quattrocento sedie disponibili. Non ci sono comunque né file, né intasamenti, né trambusti. Tutto si svolge in un’assoluta tranquillità, rara per eventi di questo genere. Il numero di partecipanti infatti è giusto e limitato, forse anche a causa della scelta del luogo non propriamente a portata di mano (nell’Appennino, a circa trentasei chilometri dalla costa). Per l’occasione, il macellaio dirimpetto al palco dove suoneranno i musicisti, ha ben pensato di preparare una porchetta intera e tenere aperta la bottega sino ad esaurimento della materia prima. Almeno otto spettatori su dieci, nell’attesa, si avviano compostamente verso il negozio e si dispongono ordinatamente in fila. Il caratteristico signore affetta al momento l’arrosto di maiale e lo colloca sui panini che nel frattempo gli prepara la sua gentile consorte al fianco. Il prezzo per cadauno è di due Euro e cinquanta. Marito e moglie ringraziano con sorriso benevolo augurando buona serata. Alle ore ventidue circa, Toquinho ritarda ancora, ma la coppia ha terminato la porchetta e chiude le porticine di legno dell’antica attività paesana.Anche la signora con il marito ed il figlio dello storico bar accanto hanno pensato di somministrare bevande per l’occasione. Per far ciò si sono provvisti di un classico banchetto mobile con spillatoio. Dispongono però solo di cola e birra fresche al prezzo di…udite…udite…un Euro e cinquanta al bicchiere (20 cl.). La gente ne usufruisce abbondantemente ma senza abusi. Finalmente arrivano dei musicisti per preparare un antipasto di melodie e poi irrompe ovviamente anche l’attesissimo suonatore brasiliano. Tutta la serata si svolge meravigliosamente. La musica è stupenda anche per chi non se ne intende. La capacità di Toquinho di regalare tante emozioni con un semplice strumento musicale cattura e incanta veramente tutti. </div><div align="justify">Ma per chi sa osservare intorno a sé e ragionare sorprendono anche altri particolari. </div><div align="justify">Un paesino semplice che non ha certo la risonanza turistica e le opportunità economiche di una città della costa trova spunto per dare accoglienza senza approfittarsi dell’unico evento che gli capita magari durante l’anno.</div><div align="justify">Ecco perché forse rimane meglio fra i ricordi una serata così piuttosto che decine di edizioni di manifestazioni che trasudano di strani affari e oro colato.</div><p><br /><br /><br /><br />Nelle foto: Toquinho in concerto a Campli (TE) - 01/08/2010 - (Tutti i diritti riservati)<br /><br /><br /><br /><br /><br /></p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbQl4UmBm8_gCNzGu6rvPOaYc1l7VgjmgTCh4Rfr3nM3i5Ss3cUFkDpRN8JWcRZkQDX4pBLyhm_GJ2bf9jnATpKi2hSX2Z3B7zcaaIIQyA6G48Lku5rvX3292K8b0ASukC8xQgR5A9FBY5/s1600/DSCN5727.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510392642274320386" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbQl4UmBm8_gCNzGu6rvPOaYc1l7VgjmgTCh4Rfr3nM3i5Ss3cUFkDpRN8JWcRZkQDX4pBLyhm_GJ2bf9jnATpKi2hSX2Z3B7zcaaIIQyA6G48Lku5rvX3292K8b0ASukC8xQgR5A9FBY5/s320/DSCN5727.JPG" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0XAXD9ByiI0Hb-39NK5W6pC-w5-3J1SRBc4RA9aqcZe0Pw1f6OZgyu9ZBExI2VCcq4whBlzeGZnD-jPN8F6HIGca5zImeRlBHcJcGi7nlsg2GFTmXx3efnX3LYhnKQ_9YbHMoyr9Ey1-o/s1600/DSCN5710.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510392403693510338" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0XAXD9ByiI0Hb-39NK5W6pC-w5-3J1SRBc4RA9aqcZe0Pw1f6OZgyu9ZBExI2VCcq4whBlzeGZnD-jPN8F6HIGca5zImeRlBHcJcGi7nlsg2GFTmXx3efnX3LYhnKQ_9YbHMoyr9Ey1-o/s320/DSCN5710.JPG" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAzpf0qhyphenhypheno3Trwz_leoGGPJlG3qI_dpDm-py45jncZXUsDxaUMchrJ4WAuPea7IaynqffrDmIczC0LszgBhee6EmMRUwnLxsZRkO-19h3lODGZgb5b9tkiwqoUm8TagId4lyzFLiMLFtq3/s1600/DSCN5728.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510392236300341954" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAzpf0qhyphenhypheno3Trwz_leoGGPJlG3qI_dpDm-py45jncZXUsDxaUMchrJ4WAuPea7IaynqffrDmIczC0LszgBhee6EmMRUwnLxsZRkO-19h3lODGZgb5b9tkiwqoUm8TagId4lyzFLiMLFtq3/s320/DSCN5728.JPG" border="0" /></a><br /></p><p><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7q00xeorq2e7fqRmCSW9r6GO_4mszp8GJmzIjlmSsSP72AQhh8qUTNxqAcwtKxfJUZM-cK1RQx-4HMQgqWMoK3d8IHHAHsdhgDoFSptTT3fUAMqvzrlU6CFHQsLmEAeLpOEizGPwf1kz7/s1600/DSCN5726.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5510391910659649730" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7q00xeorq2e7fqRmCSW9r6GO_4mszp8GJmzIjlmSsSP72AQhh8qUTNxqAcwtKxfJUZM-cK1RQx-4HMQgqWMoK3d8IHHAHsdhgDoFSptTT3fUAMqvzrlU6CFHQsLmEAeLpOEizGPwf1kz7/s320/DSCN5726.JPG" border="0" /></a><br /></p><div><div><div><div><div><div><div><br /><br /><div align="justify"></div></div><div></div></div></div></div></div></div></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-26674063060752294162010-02-14T17:10:00.000+01:002011-04-03T17:15:23.189+02:00"Scansione della politica": dopo i redditi, ora situazioni patrimoniali e curricula<div style="text-align: justify;">Dopo la grande iniziativa mediatica del blog <i>Popinga</i>, con esiti tutti discutibili, ecco la nuova provocazione lanciata da <i>Una Vacanza Dimenticabile</i>. Quando le cifre da sole non bastano. E per completare l’opera ci vogliono pure gli argomenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Da giorni se ne parlava grazie all’intervento del noto blog senigalliese.</div><div style="text-align: justify;">Vuoi il particolare momento in cui la città si trova. Vuoi una sempre maggior richiesta di trasparenza, forse anche per una questione di trend. Vuoi per il rischio di fare una brutta figura o di finire addirittura nel controverso. Alla fine dal Comune di Senigallia vengono pubblicati i redditi denunciati da ciascun esponente della Giunta in carica e del Consiglio Comunale.</div><div style="text-align: justify;">Ma nelle ore successive nessun grande dibattito si è aperto come invece si sarebbe auspicato. Solo tante cifre e un pò di stupore…</div><div style="text-align: justify;">Apparentemente ci sembrerebbe che nella politica cittadina ci sono pensionati con stipendi da dirigenti di una multinazionale. C’è poi qualcuno che denuncia un reddito inferiore ad un extracomunitario clandestino che vende accendini ai parcheggi. Oppure non mancano individui che transitano per le strade cittadine a bordo di lussuose automobili, il cui solo mantenimento annuo si avvicinerebbe intorno all’intero guadagno dichiarato.</div><div style="text-align: justify;">In ogni modo la realtà è tutta da appurare.</div><div style="text-align: justify;">Ovvero, c’è da tener conto del fatto che queste cifre sarebbero prive di tassazione e volgarmente definibili “lorde”. Dunque i guadagni netti nei portafogli dei chiamati in causa si aggirerebbero intorno alla metà di quanto pubblicato. Inoltre tali importi non sono giustificati da nessuna voce che indichi la reale attività dell’individuo in esame e quali cause o ragioni li abbiano condizionati. Non tengono conto della situazione patrimoniale privata, né dei bilanci aziendali quando si tratta di liberi professionisti e imprenditori.</div><div style="text-align: justify;">Dunque l’ennesimo caso nel panorama mediatico cittadino non può ancora considerarsi archiviato del tutto.</div><div style="text-align: justify;">Ragion per cui, dopo questa brevissima premessa chiarificatrice ecco la vera proposta, il secondo atto della provocazione: dopo i redditi, ora si pubblichino sugli organi di stampa le situazioni patrimoniali ed i curricula dei candidati alle prossime amministrative cittadine e della politica “uscente”. Tale invito potrebbe essere naturalmente esteso anche a chi si accinge a mantenere il ruolo pubblico negli ambienti circostanti e strettamente connessi (segretari di partito, stretti collaboratori, coordinatori).</div><div style="text-align: justify;">Un grande passo avanti verso la costituzione di una vera e propria anagrafe politica, già oggetto di discussioni da qualche anno.</div><div style="text-align: justify;">Ma soprattutto un balzo enorme in termini di trasparenza.</div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-14369150457078326942010-01-22T16:54:00.001+01:002011-04-03T17:08:25.853+02:00FUORI PROGRAMMA 29 - Senigallia: indifferenza bucata<div style="text-align: justify;">In attesa dei nuovi porti funzionanti, centri storici bomboniera, grandi opere lussuose come alberghi a cinque stelle e lungomari ricostruiti con tanti bei residences, c’è qualcosa nell’aria della quotidianità che non convince. Istituzioni, associazioni e cittadini inebriati da grandi progetti e campagne elettorali che vagano per la città come moribondi. Senza accorgersi neppure dove mettono i piedi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi si procura una siringa per iniettarsi una dose non ha alcun interesse della propria vita, figuriamoci di quella altrui. E dopo aver compiuto l’atto non possiamo aspettarci di certo che, in preda alle pesanti distorsioni psico-fisiche, si preoccupi pure di smaltire gli strumenti usati con cura evitando di coinvolgere in una contaminazione un innocente.</div><div style="text-align: justify;">Giovedì quattordici gennaio duemiladieci è una giornata come tante. La fretta, gli impegni, il lavoro non permettono nemmeno una sosta. Si parcheggia l’auto nell’area libera adiacente al <i>Matt-Bar</i> poi ci si dirige verso il centro storico. Qualche passo verso Via Perilli e dopo il ponte sul Misa casualmente sale alla memoria una vecchia commissione da dover compiere in Viale Leopardi. Si continua allora diritto verso la stazione. Finché sul marciapiede compare da lontano uno strano oggetto nero. Nel avvicinarsi camminando si scopre a mano a mano che si tratta di un giubbetto maschile di pelle abbandonato in terra in maniera assai confusa ed improvvisata. Poi l’amara scoperta a colpo d’occhio. Fra una piega e l’altra dell’indumento spunta una siringa infetta dai contenuti rossastri precisamente infilzata sul capo. La scena è piuttosto agghiacciante e rappresenta nella sua freddezza tutto il disagio del gesto. Le posizioni degli oggetti abbandonati, il luogo, le circostanze sembrano proprio riprodurre esattamente nell’immaginazione umana tutti i frammenti dell’accaduto pur non avendolo assistito. Per mancanza di una fotocamera a portata di mano non la si può immortalare. Il punto esatto è il tratto di marciapiede di Viale Bonopera attiguo alla Statale e al parcheggio, in prossimità della staccionata ferroviaria dove sovrastano i bagni della stazione e tabelloni pubblicitari.</div><div style="text-align: justify;">Si prosegue allora nella camminata per la dura <i>routine</i> della giornata, turbati da un profondo senso di disgusto e amarezza. Si spera di scorgere un agente di pubblica sicurezza sulle strade per poter segnalare il fatto, ma ahimè, non ne capita a vista d’occhio nessuno. Si ipotizza pure di chiamare qualche comando per poter portare a conoscenza il triste ritrovamento. Poi però a causa della fretta e degli appuntamenti non ci si riesce. Allora s’invita il titolare di un negozio ad avvisare qualcuno.</div><div style="text-align: justify;">L’indomani, venerdì quindici, transitando di passaggio in zona ritorna alla mente il caso e si decide di andare a verificare. Sorpresa! Il giaccone non c’è più, né sul marciapiede, né nelle immediate vicinanze. Segno che qualcuno lo ha notato ed ha provveduto alla sua rimozione, insieme, si spera, ad altri oggetti. E invece con un pò d’attenzione e profonda delusione si scorge ancora una siringa infetta sullo stesso luogo, sullo spigolo tra marciapiede e balaustra ferroviaria. Il senso di sdegno rimane e stavolta nonostante le corse per gli impegni non si può fare a meno di avvertire con una telefonata una delle forze di polizia presenti in città. Il centralinista risponde molto cordialmente e ringrazia per l’informazione. Tutto quasi risolto allora. La segnalazione è stata inoltrata ad un servizio di pubblica sicurezza cittadino che dovrà a sua volta contattare qualche altro settore competente al caso.</div><div style="text-align: justify;">Per curiosità allora e sempre di passaggio tentiamo un sopralluogo domenica diciassette addirittura intorno alle ore ventitre, così capita. La rabbia sopraggiunge all’improvviso quando, sotto la pallida luce del lampione vicino, ci riappare di nuovo dopo almeno tre giorni la siringa sempre abbandonata al solito posto.</div><div style="text-align: justify;">Martedì diciannove poco prima di far pubblicare questo articolo l’oggetto simbolo dell’indifferenza e della vergogna è ancora lì. A quasi una settimana dal primo avvistamento.</div><div style="text-align: justify;">Ciò non può non innescare allora una serie di pensieri e dovute considerazioni. </div><div style="text-align: justify;">Una città di circa quarantacinquemila abitanti residenti, ricca di attività, associazioni, istituzioni ufficiali che si dimostra indifferente di fronte ad un caso di disagio e di pericolo. Quella stessa città che si prepara estasiata ad accogliere le grandi opere in cantiere per il suo futuro prossimo, ma che perde sempre più di frequente l’attenzione pure ai metri quadrati sotto casa. Forse è proprio la fretta della vita moderna a provocare questa distrazione. Avvistatore compreso.</div><div style="text-align: justify;">Ma l’atmosfera urbana quotidiana appare tutt’altro che rosea e rasserenante. E i sensi civici ed istituzionali sono piuttosto in difficoltà.</div><div style="text-align: justify;">Tra lo sperare di non rimanere infilzati passeggiando, bisogna più che mai augurarsi che nemmeno il buon senso, i diritti e i doveri siano oramai “bucati”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyWwp7ymCnzywOotgiB1cdDd4fhRNffNV6mdsGSQZzLRpXMIDejxBXOvFkJjZNozFqQP6smRROfBP3FcFAdTg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-59412499392878141252010-01-02T16:34:00.004+01:002011-04-03T16:54:03.009+02:00FUORI PROGRAMMA 28 - Marina di Montemarciano: regalo di Natale<div><div style="text-align: justify;">Passate le festività natalizie tra solite euforie forzate, sprechi e blocchi delle attività è presto tempo di bilanci. Come sono andate queste giornate nel comprensorio e nella provincia?? Ma soprattutto quali sono i regali che le nostre città hanno trovato sotto l’albero??</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un’altro Natale e ciclo di feste è appena passato. Bella l’atmosfera di Pesaro tra luci, festoni ed eventi. Bella quella di Fano e Marotta. Bella quella di Senigallia, Falconara Marittima, Ancona. Belle quelle di molte altre località e paeselli degli entroterra. Per tutte Babbo Natale è arrivato puntualmente ed ha regalato una ventata di serenità, allegria e spensieratezza…</div><div style="text-align: justify;">Per una sola invece pare si sia dimenticato persino di farvi visita. Anzi, al posto suo e addirittura in largo anticipo è passata la Befana con tanta cattiveria. Ragion per cui, invece dei doni sottoforma di spettacoli, abbellimenti, colori e suoni sono stati lasciati veri e propri danni.</div><div style="text-align: justify;">I cittadini di Marina di Montemarciano già alla vigilia delle festività hanno potuto scorgere nuove transenne e nuovi divieti sul loro lungomare.</div><div style="text-align: justify;">Nuove mareggiate, nuovi disastri.</div><div style="text-align: justify;">Dopo esattamente una lunga pausa di un anno la natura non ha potuto attendere ulteriormente le esigenze della politica. E così, un’altra sciagura seppur limitata si è abbattuta sulla travagliata costa montemarcianese. Un’altra pagina nera è stata scritta sul trentennale romanzo horror della spiaggia di Marina.</div><div style="text-align: justify;">L’ultimo atto era stato pubblicato appena pochi giorni prima proprio sul sito web istituzionale del Comune: “<i>Gara mediante procedura aperta per l’esecuzione dell’intervento di difesa costiera a nord della foce del Fosso Rubiano nel Comune di Montemarciano – Informazioni sullo stato di attuazione – In data 3 dicembre 2009 alle ore 10:20 si sono concluse le operazioni della seconda seduta di gara. Sono risultate ammesse alla procedura n. 23 offerte. La soglia di anomalia è risultata pari al 35,425%. La commissione ha ritenuto di dover sottoporre a verifica contemporanea le prime cinque migliori offerte. Ha inoltre disposto la sospensione della gara e la riconvocazione della stessa per il giorno 14 gennaio 2010, alle ore 09:30, presso la Sede Municipale” (3 dicembre 2009). E poco prima ancora era stato effettuato il primo tentativo di gara: “In data 13 novembre 2009 alle ore 16:50 si sono concluse le operazioni di gara relativamente all’esame delle buste contenenti la documentazione amministrativa (sono pervenuti n.26 plichi contenenti l’offerta). La commissione ha ritenuto di dover sottoporre alla acquisizione di elementi di valutazione che consentano l’ammissione ovvero l’esclusione di alcune ditte. Ha inoltre disposto la sospensione della gara e la riconvocazione della stessa per il giorno 3 dicembre 2009, alle ore 9:00, presso la sede municipale”</i> (13 novembre 2009).</div><div style="text-align: justify;">Ma a questi annunci ufficiali ed altamente istituzionali è preceduta una lunga sfilza di comunicati e dichiarazioni durante l’anno: <i>“Dopo una lunga e complessa trafila burocratica, che ha coinvolto vari Enti ed Istituzioni, a cominciare dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino alla Regione Marche (nei suoi vari settori e servizi), la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, l’ARPAM, la Capitaneria di Porto….), il Comune di Montemarciano, quale soggetto attuatore, è stato finalmente messo nella condizione di poter procedere alla pubblicazione del bando relativo alla gara di appalto dei lavori di difesa della costa a nord della foce del Torrente Rubiano.</i> (…) <i>Il problema della salvaguarda della spiaggia continua intanto ad essere oggetto di ininterrotti e proficui contatti tra l’Amministrazione comunale e la Giunta Regionale - con particolare riferimento all’Assessore Carrabs ed all’Ing. Marzialetti - specie in merito al tratto di arenile antistante la zona abitata ed anche in questo senso stanno prendendo corpo fondate possibilità di concreti interventi e dei relativi finanziamenti”.</i> (Comune Montemarciano - 16 Ottobre 2009) – <i>“Erosione: i cittadini possono stare tranquilli. L’Amministrazione comunale di Montemarciano, con riferimento al ben noto fenomeno dell’erosione costiera, desidera tranquillizzare i cittadini, assicurando loro di non essersi affatto dimenticata di tale annoso problema che, anzi, occupa sempre una delle posizioni di vertice delle proprie attenzioni e ciò a prescindere dalla esclusiva competenza della Regione su questo specifico aspetto”.</i> (Comune Montemarciano - 11 Settembre 2009) – <i>“Esperite tutte le formalità burocratiche, comprese quelle attinenti l’impatto ambientale, per adempiere alle quali alcuni funzionari regionali che, ben comprendendo l’importanza dell’argomento sono addirittura rientrati dalle ferie, il progetto è ora in fase di appalto”.</i> (Comune Montemarciano - 11 Settembre 2009) – “<i>Montemarciano: in stallo i lavori in spiaggia, ecco il perché: lo scorso 5 maggio, convocata dal Responsabile del Settore LL.PP. del Comune, si è tenuta una conferenza dei servizi, alla quale sono intervenuti i rappresentanti dei vari Enti interessati al problema, dalla Regione Marche alla Capitaneria di Porto e, ovviamente, allo steso Comune di Montemarciano.</i> (…) <i>Tra le soluzioni rientra anche lo spostamento ed il riposizionamento in maniera emersa, più vicino alla costa, delle attuali scogliere soffolte – che non svolgono più la loro funzione per effetto dell’insabbiamento - ed il relativo prolungamento sia in direzione nord che in direzione sud. Proprio questo aspetto è stato uno dei motivi che hanno indotto il Consigliere Comunale Vito Macchia a presentare un nuovo esposto alle varie Autorità, volto ad ottenere formali garanzie che l’intervento di cui sopra non aggravi o non determini ulteriori problemi erosivi nelle zone non protette dalle scogliere. L’altro motivo è quello relativo ai lavori di ripascimento della ghiaia nella zona delle cosiddette scogliere a pettine, con richiamo al progetto ARSTEL-Corale e con utilizzazione in tale senso dell’intero finanziamento di € 1.700.000,00. Per l’Amministrazione questa soluzione prospettata dal Cons. Macchia avrebbe ancora un volta il significato del voler gettare i soldi in mare (poichè la ghiaia immessa verrebbe asportata dalla prima mareggiata…), senza risultati protettivi concreti. Nel corso della riunione suddetta è anche stata valutata l’opportunità che ai lavori della Conferenza fosse anche invitato un Rappresentante della Soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici. Il giorno 13 maggio si è quindi tenuto un incontro tecnico presso la Regione, per valutare la situazione e si è convenuto di indire una ulteriore Conferenza, con l’auspicio che essa ponga fine alle perplessità funzionali dell’opera che dovrà essere realizzata. Questo dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista politico, l’Amministrazione comunale di Montemarciano non può non sottolineare l’azione dilatoria portata avanti dalla minoranza consiliare e, più segnatamente, dal Consigliere Macchia. Fino a che punto le ragioni delle continue opposizioni siano reali o pretestuose non è dato sapere, perché sul problema dell’erosione costiera ci sono due scuole di pensiero, come emerso anche nel corso della riunione del Consiglio Comunale aperto che si è tenuto qualche tempo fa a Marina di Montemarciano. Una di tali scuole fa però riferimento alle previsioni del vigente Piano Regionale di Protezione della Costa, con soluzioni immediatamente operative, mentre l’altra ne presuppone la revisione, allungando a dismisura ogni possibile intervento. Intanto chi ci va di mezzo sono gli operatori ed i cittadini, con particolare riguardo a quelli di Montemarciano che da decenni reclamano giustamente la restituzione della loro spiaggia”</i>. (Comune Montemarciano – 16 Maggio 2009) - <i>“Sono stati stanziati i fondi: un milione e settecentomila Euro. Tra pochi giorni partiranno i lavori”</i> (Gerardo Cingolani, sindaco uscente – Aprile 2009).</div><div style="text-align: justify;">Di certo si sa che neppure un sassolino è stato collocato o movimentato sulla spiaggia negli ultimi dodici mesi dagli addetti ai lavori, ed il mare non ha potuto attendere che la politica locale tra rimbalzi di responsabilità, disinteresse, scuse e giustificazioni, tempi legali, potesse prendersi cura della difesa del litorale. Così, tra la tristezza di un territorio già povero di suo, tra edifici abbandonati e terre incolte, anche il classico disastro costiero invernale è arrivato puntuale. E stavolta addirittura per le feste.</div><div style="text-align: justify;">Se non ci fosse il Comitato Carnevalesco ad organizzare presepi e scenografie a tema sfruttando i classici luoghi dimenticati del paese e senza scopo di lucro, i casebrugiatesi, assuefatti all’appiattimento generale e alla rassegnazione quotidiana, non si accorgerebbero neppure che passa il Natale…</div><div style="text-align: justify;">A questo punto pare evidente che le istituzioni preposte alla salvaguardia della costa si siano dimenticate della comunità montemarcianese e del suo lungomare. Oppure s’inizia ad avanzare pure l’ipotesi che in qualche modo lo fanno di proposito. Troppe e strane le coincidenze, le perdite di memoria, la disattenzione, di fronte alla popolazione di una località di quasi undicimila abitanti, un intero comune, cinque chilometri di spiaggia…</div><div style="text-align: justify;">Casualmente si parla di quella stessa istituzione il cui rinnovo del suo governo avverrà tra appena due mesi.</div><div style="text-align: justify; ">Probabilmente da un’attenta serie di calcoli matematici, chi si accinge a ricandidarsi nonostante la presidenza ancora in atto ha già sancito che i voti dei casebrugiatesi non sono poi così indispensabili per riottenere il potere.</div></div><div><br /></div><div><b>Fonti:</b></div><div><b><br /></b></div><div>-stampa locale</div><div>-conferenze stampa</div><div><br /></div><br /><div><br /></div><div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn8KyRFsQOFE16lIDTsPFnC52M3Wx6f4ZEqTyIV3yp1UFM35dxC_VEYtxF43Z8vFA9z1aGo4uRsCFRvDRajdCpSEANAf1ZA-Fnxud5_BdtEdU6HaWTRzoaxjsox48flVomJA_WcngPQfhyphenhyphen/s1600/DSCN5517.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; 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margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKenwoYpx2tnxJq00m31mTzi7inLkR7xwqCpAhwcf3vvgu15ebWj9EQQXKuEYpTlAkktX3iM26lU4eC4Vp6FuUV1bolLFJhJy9LYTCfkUicfz4VD8iG1lRMY0NQAEtguMwo-XC85yudDQd/s320/DSCN5521.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5591368275807438242" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigqjpcl08JZwpkb9wMqy-jIQOHug5C6rozhPqmIr9y8EW_6GW4-TBQfdpOJJHYkmMeTQCpDYWtvKFHfsUk1FlSB2zFm4HzZAZAWRcs8DvTuant7rPo-vu3w_fa3ju1ikoB_QWehGZdS-nI/s1600/DSCN5522.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigqjpcl08JZwpkb9wMqy-jIQOHug5C6rozhPqmIr9y8EW_6GW4-TBQfdpOJJHYkmMeTQCpDYWtvKFHfsUk1FlSB2zFm4HzZAZAWRcs8DvTuant7rPo-vu3w_fa3ju1ikoB_QWehGZdS-nI/s320/DSCN5522.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5591368127839103602" /></a><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwtz5d51xj-XoiDnUB9oCi4VYqgNpxlDwsjSy3PXAyCOcZY6eP8OQZOaJgUMq-pgT4yybKj6dngX-9XH_hohNST0_GsLeL7PRsZUwCYxj6LrHxiuNYGbGFA2CTpAI9AtZ-Eh0uC4HmpmrM/s1600/DSCN5523.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwtz5d51xj-XoiDnUB9oCi4VYqgNpxlDwsjSy3PXAyCOcZY6eP8OQZOaJgUMq-pgT4yybKj6dngX-9XH_hohNST0_GsLeL7PRsZUwCYxj6LrHxiuNYGbGFA2CTpAI9AtZ-Eh0uC4HmpmrM/s320/DSCN5523.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5591367954434536226" /></a><div><br /></div></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-40317542149795033842010-01-01T00:14:00.002+01:002010-01-01T00:35:16.523+01:00“Cambiare il rapporto fra cittadini e regole”<div align="justify">Incontro con Gherardo Colombo. Intervista di Una Vacanza Dimenticabile.<br /><br /> Serata a tema quella di mercoledì 25 novembre all’interno del teatro Vittorio Alfieri di Montemarciano, dove l’ex-magistrato Gherardo Colombo ha incontrato i cittadini in un pubblico appuntamento. Si è parlato del rapporto delle persone con la giustizia, con la legalità, con i propri diritti e doveri. Una discussione tanto aperta quanto quasi informale a giudicare dal fatto che lo stesso Colombo, forse abituato a parlare ai ragazzi delle scuole, è sceso in platea col microfono boicottando il tavolo dei relatori. Un gesto sicuramente apprezzato dagli intervenuti che hanno partecipato attivamente al dibattito inserendosi con proprie considerazioni nel discorso e porgendo domande all’ex-giudice. <em>“Senza il rispetto delle regole non potremmo vivere in società. Ma senza una discussione pubblica sulle ragioni delle regole, la vita in società non saprebbe proiettarsi verso il futuro, né riuscirebbe a immaginare forme migliori di convivenza. La giustizia poi non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, sofferto, segnato dall’incomunicabilità. La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole”,</em> questa sostanzialmente la sintesi di un pensiero più ampio che ha cercato di divulgare ai presenti. Una pura lezione di diritto impartita da un sicuro esperto in materia. Colombo ha partecipato infatti come titolare o collaboratore alle più grandi inchieste di giustizia italiane degli ultimi trent’anni. Dalla scoperta della <em>Loggia P2</em> al caso <em>Ambrosoli</em>, da <em>Mani Pulite</em> ai processi <em>Imi-Sir</em>, <em>Lodo Mondatori,</em> <em>Sme</em>. Dall’ottantanove al novantadue è stato nominato consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo nazionale e nel novantatre anche consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia. Dall’ottantanove in organico presso la Procura della Repubblica di Milano come pubblico ministero. Nel duemilacinque nominato consigliere presso la Corte di Cassazione. Ha lasciato definitivamente l’attività di magistrato nel duemilasette dopo trentatre anni di servizio. Attualmente si dedica alla scrittura di libri e attraversa l’Italia per diffondere le sue teorie sul recupero dell’osservanza delle regole partendo dal semplice senso civico.</div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"> </div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-29298058640275839232009-12-31T23:29:00.008+01:002009-12-31T23:55:57.630+01:00FUORI PROGRAMMA 27 - Montemarciano/Chiaravalle: Sorridi, quando getti fuori dal cassonetto!<div align="justify">All’incrocio sulla provinciale 2/4 per Chiaravalle con la strada della <em>Gabella</em> va in onda il <em>reality-show</em> dell’inciviltà e del crimine ecologico. E nonostante i mezzi audiovisivi installati lo spettacolo sembra proseguire. Tra burocrazia, scarichi di responsabilità, disinformazione. E leggerezze politiche.<br /><br /><br />Sembra incredibile eppure accade anche questo. Nell’Italia dei primati, delle grandi firme, delle eccellenze, dei cervelli in fuga, quando meno te l’aspetti ci si perde proprio in un bicchier d’acqua. In tutti i sensi. Istituzioni e cittadini indistintamente.<br />L’episodio al confine tra Chiaravalle e Montemarciano non è altro che un esempio di quanto accade in qualunque altro angolo della penisola. Ma qui, per sfortuna, succede pure qualcosa di più…<br />Tutto dovrebbe aver inizio durante l’anno 2008, quando cominciano ad intravedersi diversi rifiuti fuori dai cassonetti dati in dotazione al luogo. Lo scenario è quello dell’incrocio sulla strada che va da Chiaravalle a Marina di Montemarciano in prossimità della frazione della <em>Gabella</em> e del minuscolo polo industriale. Ottimo per i misfatti trattandosi di piena campagna. Ma non così poi scontato a causa delle auto ferme in coda ai semafori.<br />Già comunque rappresenterebbe il preambolo di un qualcosa che non va.<br />Ecco allora che sparsa casualmente la voce dell’apertura di una nuova mini-discarica abusiva s’intravedono i primi interessati allo scarico, dal comune e da quelli confinanti. C’è il padre di famiglia che arriva tranquillo in monovolume come se non fosse nulla. Tant’è vero che ha persino portato con lui i figli che rimangono sul sedile posteriore e la moglie che lo aspetta indifferente su quello anteriore. Lui scende, apre il baule, e scarica tre sedie rotte e un comodino. C’è il muratore abusivo ultra sessantenne, che percepisce regolare e lauta pensione e gira per il territorio con l’<em>Ape Piaggio</em> in cerca di lavori da eseguire in nero o legname da ardere “a scrocco”, proprio come il drogato assillato dalla carenza tenta di procurarsi la dose. Eccolo arrivare con il motocarro coperto dopo aver eseguito “il lavoretto” nel bagno a casa della signora Maria. Mette i piedi a terra, solleva il telo che copre di solito il cassettone, e scarica la tazza del cesso più quattro secchiate di calcinacci. Naturalmente le forze di polizia tributaria non si sono ancora accorte di questi movimenti e lui, insieme ai suoi altri colleghi, tutti indipendenti ed assolutamente rivali, hanno nel frattempo ristrutturato l’intero territorio comunale senza emettere una sola fattura. C’è il signore di mezza età che si affianca ai cassonetti con l’utilitaria in pieno pomeriggio estivo. Apre la portiera dell’auto e senza neppur scendere versa un liquido fra i rifiuti già abbandonati, che non si capisce bene se si tratti di olio di fritture casalinghe o lubrificante di motori. C’è persino l’operaio della ditta che arriva con l’autocarro colmo di potature. Tutto finisce fra poltrone, bidet, frigoriferi e televisori.<br />Gli “eco-delinquenti” si accostano ed iniziano a scaricare persino in pieno giorno, senza proprio alcun timore, nonostante le file di auto ferme ai semafori.<br />Ma l’assurdo inizia a delinearsi se si considera che il luogo coincide con una zona di confine territoriale fra i comuni di Montemarciano, Falconara Marittima e Chiaravalle. Apparentemente zona franca o terra di nessuno, eppure per questione di appena qualche metro la discarica abusiva coincide proprio sopra il terreno chiaravallese. Più vicina al centro abitato e alle attività commerciali e industriali di Montemarciano, Marina e Gabella, dalle quali si sospetta provenire la maggior parte dei rifiuti, il triste compito della salvaguardia e della rimozione aspetta proprio all’amministrazione che compete sulla striscia di terreno.<br />All’inizio dell’autunno dello scorso anno, il Comune di Chiaravalle allora, venuto a conoscenza di ciò provvede alla rimozione dello scempio e all’installazione di una telecamera con tanto di regolamentare segnalazione. L’area appare bonificata e gli incivili piuttosto scoraggiati.<br />A capo della video-sorveglianza si dovrebbe avere la situazione sotto controllo, si spera. Eppure nonostante lo strumento i vari “scaricatori” non risultano affatto intimoriti dall’occhio elettronico.<br />Nemmeno dopo poche settimane ecco riapparire le prime bustine fuori i cassonetti, poi le buste, poi i cartoni, poi un tavolo, poi una poltrona, poi un televisore, poi un frigorifero… Ecco allora che “la montagna della vergogna” s’innalza sempre di più verso il cielo.<br /><em>“Purtroppo è un triste primato che ci dobbiamo addossare e siamo obbligati a provvedere ogni volta alla sua dissuasione”</em> ci spiega molto cordialmente il Comandante della Polizia Municipale chiaravallese Piercarlo Tigano. <em>“C’è da pensare che casualmente coincide per pochissimi metri sul nostro territorio e pertanto la competenza di sorveglianza, rimozione e persecuzione degli autori spetta solo a noi. Se fosse accaduto un pochino più in là avrebbe riguardato esclusivamente i colleghi di Montemarciano oppure Falconara. Ragion per cui, seppur un compito alquanto gravoso solo sulle nostre spalle, non mi sentirei affatto di augurarlo agli altri comandi. Purtroppo è una vicenda che potrebbe capitare oggi a noi e domani ad altri".</em> Chiediamo allora con un pò di malizia se la telecamera è realmente funzionante e se ci sono procedure aperte di sanzione nei confronti di qualche “sprovveduto” beccato sul posto: “<em>lo strumento è assolutamente funzionante ed abbiamo già emesso verbali a carico di persone individuate attraverso il numero di targa dell’autovettura. C’è pure una ditta delle vicinanze che è stata sorpresa a scaricare con il proprio autocarro. Utili alle indagini sono state anche le segnalazioni pervenuteci da alcuni privati cittadini che avendo assistito casualmente ai misfatti non hanno esitato a dare il proprio contributo alla nostra attività di polizia urbana”.</em> Allora specifica pure l’aspetto logistico della rimozione dei rifiuti: <em>“C’è da tener pure conto che tutta l’opera di rimozione dei rifiuti dal suolo comporta un onere di spesa che il nostro comune deve accollarsi per intero. Per fare un esempio, siamo già stati costretti in alcune occasioni ad ingaggiare ruspe e camion a nostro carico per bonificare l’area. Per quanto mi riguarda tengo personalmente sotto controllo quel punto. Ho effettuato un sopralluogo persino ieri ed attualmente pare che la situazione si stia contenendo nei limiti"</em>. Alla fine dell’intervista il Comandante stesso ci porge un invito: <em>“E pensare che tutto ciò è semplicemente assurdo perché in qualsiasi comune oramai è attivo un servizio di rimozione dei rifiuti ingombranti direttamente a domicilio purchè preparati a piano terra, è sufficiente chiamare un numero telefonico. Vi chiediamo pertanto di ricordarlo ancora una volta all’interno dell’articolo che scriverete in maniera di lasciare un’ ulteriore informazione e di sensibilizzare ancora qualunque cittadinanza indipendentemente dal territorio comunale di appartenenza".<br /></em>Intanto, toccato il tema, non si può evitare di domandarsi a che punto è la raccolta differenziata obbligatoria a Montemarciano, o se ci sono esperimenti in atto. Mentre tutti i comuni del comprensorio infatti pare abbiano avviato il <em>“porta a porta”</em> coatto già da tempo o stiano per farlo, nulla ancora di deciso all’orizzonte del paesello che fu caro pure ad Aldo Moro. Voci dalla politica fanno sapere che l’Amministrazione intende prendere ancora del tempo per lo sviluppo di una probabile fusione delle aziende consorziate. E soprattutto per capire come l’area territoriale di riferimento si voglia organizzare.<br />Paradossale diventa dunque pure la suddivisione delle competenze di zona. Se a Jesi e a Senigallia la raccolta differenziata va a pieno regime con il consorzio <em>Cir33</em> visti gli accordi politico-territoriali, non si spiega perché comuni come Montemarciano e Monte San Vito che si trovano esattamente in mezzo siano stati tagliati totalmente fuori.<br />Ma c’è di più. Proprio Montemarciano e Monte San Vito a loro volta avrebbero costituito dal 2004 una “unione dei comuni”, una sorta di mini-istituzione all’interno delle altre gia presenti, per gestire unicamente alcune direttive ed alcuni servizi. Uno di questi dovrebbe essere per l’appunto la nettezza urbana. Ma mentre nelle popolose frazioni di <em>Borghetto </em>e <em>Le Cozze</em> di Monte San Vito è partita da tempo la sperimentazione del <em>“porta a porta”,</em> nel territorio dell’altro “socio” non v’è neppure la lontana idea di iniziare.<br />Come è noto poi Montemarciano si serve del C.A.M. Falconara, consorzio per la raccolta dell’omonima cittadina e dintorni. Secondo il contratto la scadenza dell’appalto è prevista per il trentuno dicembre duemilanove. A poco più di un mese pare che non vi sia nessun accordo né di rinnovo, né di nuova appaltatura.<br />Nella confusione generale e nella disinformazione, passando per la burocrazia, la politica, le amministrazioni ed gli appalti, appare chiaro perché nel nostro paese non mancheranno mai le discariche abusive improvvisate.<br />Dove le telecamere, e soprattutto i microfoni, non guasterebbero invece si fa ancora finta di niente. Anzi, no. C’è persino qualcuno che pare abbia difficoltà a comprendere il significato della necessità. Nell’aula del Consiglio Comunale di Montemarciano, durante una recente seduta, alla mozione per l’installazione di un circuito di registrazione audiovisiva delle assemblee sembra che un consigliere della maggioranza abbia replicato: "<em>ma n’sarìa mejo spende ‘sti quadrini pe’ da ‘na rivernigiata qi ‘ntel consijio??" </em></div><div align="justify"><em><br /><br /><br /><br /><br /><br /> </em></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK5tMUPD2IB9uFLzgcerRQ-j3Vd0uaWj9SDGCtU3hdnEsUL66PxUPRZWZXS9-dvzdWdMpSdi9JtrvJqWWX2mHZfo20sefQDlvuhxsrc6S0WDn8gEqbmn1p2zv2L-LF15Rc5v5gOKZceRjZ/s1600-h/DSCN5368.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421537361956853922" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK5tMUPD2IB9uFLzgcerRQ-j3Vd0uaWj9SDGCtU3hdnEsUL66PxUPRZWZXS9-dvzdWdMpSdi9JtrvJqWWX2mHZfo20sefQDlvuhxsrc6S0WDn8gEqbmn1p2zv2L-LF15Rc5v5gOKZceRjZ/s320/DSCN5368.JPG" border="0" /></a> <br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSPhm25WskG2GR3EJrfjeCMn7tytXQjXcp70cbp0KAWYkYUM-En1qhm9BO9V4Z9oDmi4srBO_FI6KXWIK54ahh8tYF7gXm5yJDJ8o8FEzjSTTqkBT2SkQo_Xds4qYsp7f-wHZ4OR9yxgrw/s1600-h/DSCN5366.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421537208595041586" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSPhm25WskG2GR3EJrfjeCMn7tytXQjXcp70cbp0KAWYkYUM-En1qhm9BO9V4Z9oDmi4srBO_FI6KXWIK54ahh8tYF7gXm5yJDJ8o8FEzjSTTqkBT2SkQo_Xds4qYsp7f-wHZ4OR9yxgrw/s320/DSCN5366.JPG" border="0" /></a> <br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgidTzwc8AIaZzJLqZGNyYVlcbTsA3MpJY0ME2w6Bb28unpp0N4eRDVj0Lwsl4-wR-iaatoYngKesOMTtt-ewNbw7U5o50tyk3iHm1w4tsWQBnSq1Fm0mp_XGX5yX8TL_sm5mOl2cxnP3Mr/s1600-h/DSCN5367.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421537057432940930" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgidTzwc8AIaZzJLqZGNyYVlcbTsA3MpJY0ME2w6Bb28unpp0N4eRDVj0Lwsl4-wR-iaatoYngKesOMTtt-ewNbw7U5o50tyk3iHm1w4tsWQBnSq1Fm0mp_XGX5yX8TL_sm5mOl2cxnP3Mr/s320/DSCN5367.JPG" border="0" /></a> <br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZT61fhWZT8J-yebgb71mLOBreyvE5pCgUPB0j4yaIJ_HkOpycZNDy8EAHM3uV7FanazccTIHpI3_L-lEQXVxDtj6ZLvMCjABObSeeZoZObUidZV31WdyhsQUC9ngpfzWW0PRaCGjAx75l/s1600-h/DSCN5372.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421536842175534482" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZT61fhWZT8J-yebgb71mLOBreyvE5pCgUPB0j4yaIJ_HkOpycZNDy8EAHM3uV7FanazccTIHpI3_L-lEQXVxDtj6ZLvMCjABObSeeZoZObUidZV31WdyhsQUC9ngpfzWW0PRaCGjAx75l/s320/DSCN5372.JPG" border="0" /></a> <br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6yj4rfAnqMnn_3lhQwhlcPU1t4ZnBtp0ANIW8caxecXw77AgqZsGjABb1TLZGFBoDu-pNfqjmh-AH3CX_DtwCFQnZdzcharkP6xpqvfxh1mhxHlHYViYC2lTFu5KqONjr4g_Ta403l8i5/s1600-h/DSCN5370.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421536638797794130" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6yj4rfAnqMnn_3lhQwhlcPU1t4ZnBtp0ANIW8caxecXw77AgqZsGjABb1TLZGFBoDu-pNfqjmh-AH3CX_DtwCFQnZdzcharkP6xpqvfxh1mhxHlHYViYC2lTFu5KqONjr4g_Ta403l8i5/s320/DSCN5370.JPG" border="0" /></a> <br /><br /><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifN_TtW9DWZmY0cunEdFvmWLRUbQhHj1FNFL7SV3tDWOA_1tgzESQCHt4Wxnhi3YT9ZErxZkxEUXEpwNI8FfVH-xgo6jQsUf2Mv7BeGTUp0hmDXUm_MbxlI0a3K7-srLJtz79hUXNYfkS6/s1600-h/DSCN5371.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421536451910091474" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifN_TtW9DWZmY0cunEdFvmWLRUbQhHj1FNFL7SV3tDWOA_1tgzESQCHt4Wxnhi3YT9ZErxZkxEUXEpwNI8FfVH-xgo6jQsUf2Mv7BeGTUp0hmDXUm_MbxlI0a3K7-srLJtz79hUXNYfkS6/s320/DSCN5371.JPG" border="0" /></a> <br /><br /> </div></div></div></div></div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-13611532762378736452009-12-31T22:55:00.016+01:002009-12-31T23:29:17.669+01:00FUORI PROGRAMMA 26 - Porto di (pri)mar(i)e<div align="justify">Inaugurazione affrettata di un’infrastruttura incompleta. Grande evento pubblico per opere quasi completamente private. Retroscena non ancora chiariti. Ecco il nuovo porto. Quello sulla bocca della città e della sua Amministrazione da almeno tre anni. Tra feste, tartine, candidati…e misfatti.<br /><br /><br />Un evento di tutto rispetto quello di domenica quindici novembre duemilanove al nuovo porto di Senigallia. Ci sono tutti i rappresentanti delle maggioranze politiche delle amministrazioni locali che, come noto, fanno parte dello stesso soggetto partitico. Ci sono tutte le istituzioni rappresentate dalle loro massime autorità in luogo. Ci sono diverse associazioni. C’è la banda musicale. C’è una motolancia dei Vigili del Fuoco marittimi che compie uno spettacolo acquatico con i propri getti. C’è la famosa motonave <em>Azzurra</em> che offre il giretto della darsena per meglio comprendere l’importanza di ciò che si festeggia. Ci sono conferenze e dibattiti. Non mancano manicaretti di pesce gratuiti per tutti. E naturalmente c’è qualche centinaio di cittadini.<br />Peccato però che a quanto pare manca proprio il festeggiato. Ovvero il nuovo porto nella sua completezza.<br />Mancano i nuovi posti barca attrezzati e di conseguenza pure i nuovi panfili e gli <em>yachts </em>attraccati. Qualcuno giustifica la loro assenza con la mancanza del grand-hotel che presto sorgerà per completare il pittoresco quadro. Mancano i fantomatici chioschi, i bar, i locali commerciali, che dovrebbero riempire la nuova passeggiata dei senigalliesi e dei turisti. Qualcuno risponde: beh! arriveranno…siate fiduciosi! Manca un’adeguata sistemazione alla vendita del pesce come giorni fa aveva fatto notare il <em>blogger</em> Franco Giannini. Qualcun’altro dice: abbiate pazienza! I vecchi rottami del cantiere Navalmeccanico sono ancora al loro posto. Anche se l’assessore di riferimento aveva annunciato all’inizio del duemilaotto che sarebbero stati definitivamente rimossi nell’arco dell’anno. Non c’è traccia per il momento di una nuova viabilità che regoli tutta l’area. Nessuno tenta di parlare del congiungimento dei lungomari. Eppure stavolta è ben presente sui progetti ma sempre lontano da qualsiasi pronunciamento. La più grande opera popolare che cambierebbe il volto turistico della città pare sia considerata alla stregua di un tabù, una bestemmia, senza comprenderne il perché. Ad oggi non si percepiscono interessamenti imprenditoriali di nessun genere sull’area. Comunque sia tutto il porto sarà il trampolino di lancio per il futuro di Senigallia, ci rassicurano. Mancano chiarimenti su alcuni misfatti emersi. Naturalmente silenzio assoluto.<br />Allora viene spontaneamente da domandarsi a che cosa serve questa inaugurazione?? Ovvero, che cosa si festeggia??<br />Un pontile recentemente rifatto ed allungato e qualche altra balaustra di contenimento. Ne sanno qualcosa le centinaia di cittadini accorsi all’evento di pubblica risonanza per spezzare più che altro la monotonia della domenica, a giudicare dai silenzi e dagli sguardi persi fra i flutti e su qualche struttura di cemento armato.<br />Preparato e spolverato in tutta fretta, pare quasi per far coincidere la festa con l’immediata vigilia delle primarie del centro-sinistra senigalliese. Casualmente, di quella stessa parte già governante. Casualmente, dove vi partecipa come candidato anche il principale amministratore artefice del nuovo porto. Naturalmente sarà pure una semplice coincidenza la vicinanza con le elezioni comunali che avverranno tra poco più di quattro mesi.<br />Il corteo inaugurale appare molto più simile a quello mortuario. In testa la banda musicale cittadina con una limitata rappresentanza di tre bersaglieri in pensione. Poi seguono tutte le Forze dell’Ordine e la Marina Militare. Ecco allora il drappello dei politici scomposto dai chiacchiericci e dai bacioni. Immancabile pure la porpora del vescovo fra le cravatte, i <em>tailleurs</em> e i <em>gessati</em>. Poi la coda di cittadini al seguito, alcuni mezzi sorridenti, altri mezzi rintronati dal nulla, altri ancora sonnolenti dai postumi del pranzo domenicale. Presenza di spettatori giovani quasi nulla. Tutti dai cinquanta in su. Sempre presente la flotta dei giornalisti, dei presentatori e dei fotografi ufficiali.<br />C’è persino il servizio navetta gratuito con autobus <em>Bucci </em>dal pontile al Circolo Nautico. L’audio viene diffuso addirittura in tutto il porto per permettere di ascoltare quello che dicono gli amministratori anche a distanza.<br />Peccato che passato il giorno d’inaugurazione il nuovo “porto di mare” appare alquanto spoglio, ottimo per fare passeggiate jogging e per il momento null’altro.<br />Gli amministratori cittadini improntano il discorso sull’autocelebrazione. La Presidente della Provincia di Ancona Casagrande manifesta la propria gioia perdendosi nel vago e nei ringraziamenti. Quando si parla di porti la Provincia è artefice e collaboratrice. Quando si parla di erosione ad appena otto chilometri più a sud, la stessa, scarica ogni responsabilità perché non è di sua competenza. Il Presidente della Regione Spacca parla di sviluppo e opportunità per il futuro. Anche se al momento non c’è nulla all’orizzonte. Poi racconta che il nuovo porto fa parte di un piano generale regionale di porti e coste. Naturalmente nessun riferimento alla popolazione di Marina di Montemarciano che già si prepara ad una prossima drammatica mareggiata non avendo ricevuto ancora dopo un anno le tanto promesse parziali scogliere.<br />La vicenda dei fanghi tossici esportati a San Benedetto del Tronto svanisce nel nulla. Saltata alla ribalta sulla stampa per un paio di giorni, a Senigallia non è stata nemmeno sfiorata. E proprio il governatore regionale durante il proprio discorso afferma: <em>“un ringraziamento particolare va a Sen Benedetto del Tronto per aver accolto questi fanghi, che di questi tempi, si sa…”.<br /></em>Le attività commerciali che sorgeranno saranno quasi sicuramente in mano ai soliti imprenditori cittadini che operano già nei campi della ristorazione, della ricettività, degli affari. C’è il sospetto che la creazione di opportunità di lavoro sarà alquanto scarna, assolutamente stagionale e dipendente.<br />Le nuove vie di accesso verranno realizzate in concomitanza con l’elevazione dell’hotel a cinque stelle. Osservando i progetti si teme una nuova ondata di confusione generale sulla mobilità cittadina che a questo punto non potrebbe nemmeno far più affidamento sul “salvataggio” dato dalla <em>Complanare</em>.<br />Mai udita ancora una lontana probabilità di creare un collegamento marittimo con altre destinazioni per scopi turistici ed anche commerciali. Potrebbe essere la vera occasione di sviluppo per tutto il comprensorio e soprattutto la reale prospettiva di occupazione sicura differente da quella di camerieri e baristi pagati in nero. L’attracco di un piccolo traghetto o un aliscafo non consentirebbe solamente di aprire a Senigallia una porta diretta verso mete persino estere, bensì un ampia panoramica di offerte di lavoro: ormeggiatori, facchini, operatori turistici, poliziotti di frontiera, doganieri, spedizionieri…Stranamente, nessuno in città pare abbia ancora avanzato l’idea.<br />Allora ci si interroga pure di quale porto stiamo parlando. Una struttura concepita per l’uso privato la cui parte pubblica è circoscritta alle passeggiate e alle granite oppure un opera complessivamente pronta a sviluppare le esigenze della pesca, del turismo, della movimentazione di merci e persone??<br /><br />Se come definito da qualcuno il nuovo porto <em>“nasce già vecchio”,</em> anche la sua prematura inaugurazione appare alquanto fuori luogo.<br />A meno che non serva per qualcos’altro.</div><div align="justify"><br /><br /><br /><br /><br /><br /></div><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNPNsKV13LFtUIiwzv4ZZuDSKctxrJ4fAdhCSshvtniiqTzZrpibhm1-_xDCyIdUlUgxmOgL0HVYp3-13ED2nzhaypt-u1FZFOoYbzOIImVaCKL92_bt6K7-d9DQ-rAHGOOPiclLe3Pzu/s1600-h/DSCN5427.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421528655496900066" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNPNsKV13LFtUIiwzv4ZZuDSKctxrJ4fAdhCSshvtniiqTzZrpibhm1-_xDCyIdUlUgxmOgL0HVYp3-13ED2nzhaypt-u1FZFOoYbzOIImVaCKL92_bt6K7-d9DQ-rAHGOOPiclLe3Pzu/s320/DSCN5427.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia3JxX4BgMVj-k087PiltBvNNjcLaAmlNJ20U-cCiCmQdv9z7542GZil2MYciNB-4Fj3-KDeX00HKlbpCWKYyWPOAYV9pBbKVset2NTKohSLxWL8eKjUaM3opIRdvlAArmcx5VAfehCFe8/s1600-h/DSCN5426.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421528367728806530" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia3JxX4BgMVj-k087PiltBvNNjcLaAmlNJ20U-cCiCmQdv9z7542GZil2MYciNB-4Fj3-KDeX00HKlbpCWKYyWPOAYV9pBbKVset2NTKohSLxWL8eKjUaM3opIRdvlAArmcx5VAfehCFe8/s320/DSCN5426.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYL-eU-RKZwpA4ZLHJ2r1gwSJqS3Y5aaol9rUPGEvrk7nhVEOvjara9sXy-VzXpnB4M4_rgCz4PmQg0NOLGlWNPDaqHLbVpVO9M_RbWTkiIkuPrtljXh2YKxLGQdis65NsO-azoirbYMoU/s1600-h/DSCN5429.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421528126070505602" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYL-eU-RKZwpA4ZLHJ2r1gwSJqS3Y5aaol9rUPGEvrk7nhVEOvjara9sXy-VzXpnB4M4_rgCz4PmQg0NOLGlWNPDaqHLbVpVO9M_RbWTkiIkuPrtljXh2YKxLGQdis65NsO-azoirbYMoU/s320/DSCN5429.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjlo5DpnlMbLbi8z6c2sGESP65j9_Hz1plJ9i_VtOIIgXp0KnL0Oe-3sTXYH-dFv1ADMGW_Gu2SjojykFrCPKx0shzDFphNVxAJ7h63q3JOnx64w4F2GQeRmk6Wj0Tt-4k9uj9xKnJ2SAr/s1600-h/DSCN5430.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421527830610129314" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjlo5DpnlMbLbi8z6c2sGESP65j9_Hz1plJ9i_VtOIIgXp0KnL0Oe-3sTXYH-dFv1ADMGW_Gu2SjojykFrCPKx0shzDFphNVxAJ7h63q3JOnx64w4F2GQeRmk6Wj0Tt-4k9uj9xKnJ2SAr/s320/DSCN5430.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf3ZBQKw7d0myAH83esRcUWzamULhmfVR_EYh_EXRdlxsBw8ZmGGsDmnTPjFdQfPZHqeb_P3LiC3olARjsTUGmv2-socP5gzDinw0wB7mQD-E8ez4hUD5FjdEYwWbbiReASOCtTtu3VyWT/s1600-h/DSCN5432.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421527535576793810" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf3ZBQKw7d0myAH83esRcUWzamULhmfVR_EYh_EXRdlxsBw8ZmGGsDmnTPjFdQfPZHqeb_P3LiC3olARjsTUGmv2-socP5gzDinw0wB7mQD-E8ez4hUD5FjdEYwWbbiReASOCtTtu3VyWT/s320/DSCN5432.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyxLRHF2E-jvaFSsNteTzf7IoLMArL9hPvfN1ZP_e0MoZSQtDHlJOxwmIRckxemsmqmKzLLghFlETKlISzgTGKHy4gXgYGyTbWbRnw6lIJXvxQ2ZvCnMJH4kGBMrbA1OOC-x3MCBiQSJak/s1600-h/DSCN5433.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421527247516149314" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyxLRHF2E-jvaFSsNteTzf7IoLMArL9hPvfN1ZP_e0MoZSQtDHlJOxwmIRckxemsmqmKzLLghFlETKlISzgTGKHy4gXgYGyTbWbRnw6lIJXvxQ2ZvCnMJH4kGBMrbA1OOC-x3MCBiQSJak/s320/DSCN5433.JPG" border="0" /></a><br /><br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421525903286881682" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq6-h8NKBPXsDVTJy80oHgACZ9k7r3Ths9K1GO6Z_hBHfdndxguxXUpXMu9pvG7CF22MOjvN0XZfUBkpEk6kuagC1QJKotzn1FMd69ftspzg0PjzNoD6ulY09n8guFNlvVW0fMraiPBvPi/s320/DSCN5435.JPG" border="0" /> <br /> <br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421526686500160466" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLZ2dH_ZzgI3C6J5fFuHX-Bd04k85uzhOosTVnrDg_xkOaKpm9X1uIl92tNa-KEwuqnSLOESjt4_LoCElEtFUn9pgqWLy_FVwnSXIzDUeEj3vB9hKlwnMLFKysiqH4cjiHeNVcq2AowqG5/s320/DSCN5436.JPG" border="0" /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_oVfh7LnAtKhJDidigMH8Ef8Mytz6GWxaDo9onMmIl6CNSmuw6_rk73FebYvL0MGELHtjMSCvxeMg_sK2wPCFClM_9UbpbFpfEmndAm6T2Lg8C9ivB5-EG2eQUZaT2XddH249XYQImJks/s1600-h/DSCN5438.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421527073414398082" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_oVfh7LnAtKhJDidigMH8Ef8Mytz6GWxaDo9onMmIl6CNSmuw6_rk73FebYvL0MGELHtjMSCvxeMg_sK2wPCFClM_9UbpbFpfEmndAm6T2Lg8C9ivB5-EG2eQUZaT2XddH249XYQImJks/s320/DSCN5438.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUXDEFkmNMAWzgUkMMsxw-AUHWyQ1WBIJibH6dBBq-ibMnzQ_JaRns8mHjm7D2ywvCcjEX32J9qeW6VVBIdK12fdcJpzoQr2XsgzDeRKEqVDt54n6IMguVOjOXZVCcau_3YhuM47PSBQpD/s1600-h/DSCN5439.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421526086177036818" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUXDEFkmNMAWzgUkMMsxw-AUHWyQ1WBIJibH6dBBq-ibMnzQ_JaRns8mHjm7D2ywvCcjEX32J9qeW6VVBIdK12fdcJpzoQr2XsgzDeRKEqVDt54n6IMguVOjOXZVCcau_3YhuM47PSBQpD/s320/DSCN5439.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCcn6BcTxSaOyJZy3_47WUCfVyN3vWI2bW5f8savNLw8VtSGf8viUl_L9hzplMJUuL4zqLdpPBIUPQzatIzmO9ciy6RIBsqv1bp76nWxkn7UttCEW2EVpTaV4WqVJsQ3YuUypHHLJlAB53/s1600-h/DSCN5441.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421525690716470242" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCcn6BcTxSaOyJZy3_47WUCfVyN3vWI2bW5f8savNLw8VtSGf8viUl_L9hzplMJUuL4zqLdpPBIUPQzatIzmO9ciy6RIBsqv1bp76nWxkn7UttCEW2EVpTaV4WqVJsQ3YuUypHHLJlAB53/s320/DSCN5441.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikVBZrNM7Yk0H4Hbe_E0Xj1SvV5h0DbdKZeGBIv3mlJIg5_s27EXnFKW1ulks05Gt8MTiqUccoVmk5jVb1ImfHt-frt9bZmB2LayyQAjie8KNJaTEFbJr5zsvrGm-8NGri1PnpBpg4Iq9L/s1600-h/DSCN5442.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421525424747506034" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikVBZrNM7Yk0H4Hbe_E0Xj1SvV5h0DbdKZeGBIv3mlJIg5_s27EXnFKW1ulks05Gt8MTiqUccoVmk5jVb1ImfHt-frt9bZmB2LayyQAjie8KNJaTEFbJr5zsvrGm-8NGri1PnpBpg4Iq9L/s320/DSCN5442.JPG" border="0" /></a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzEEuX8CtYLvm_S0f9BxlcU4p_5-QHPsMSkGa_p53XpoucuTdNcLakL4y3RtRvkSeygbwUnDFmoyLyZzCqU7tyiu4CZDDKiByB0Gz55ja1jsFsMinQ7oC6pOLMaJzkzYHs3RmsTlm-hQwg/s1600-h/DSCN5443.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421525213304065698" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzEEuX8CtYLvm_S0f9BxlcU4p_5-QHPsMSkGa_p53XpoucuTdNcLakL4y3RtRvkSeygbwUnDFmoyLyZzCqU7tyiu4CZDDKiByB0Gz55ja1jsFsMinQ7oC6pOLMaJzkzYHs3RmsTlm-hQwg/s320/DSCN5443.JPG" border="0" /></a> </p>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-55303791369943847472009-11-26T03:49:00.002+01:002009-11-26T04:00:25.431+01:00FUORI PROGRAMMA 25 – Halloween Corinaldo: a far paura c’è solo una manifestazione senza senso<div align="justify">Pesanti lacune nell’organizzazione, ore di code al freddo, alcool dappertutto, malori continui, danni materiali. Ecco la più grande attrazione del comprensorio senigalliese. Quella che chiama migliaia di persone da tutta la regione e dal resto d’Italia. Per cosa non si sa…<br /><br /><br />Non era in programma di dedicare un intero lavoro anche ad Halloween-Corinaldo fra le nostre inchieste. Eppure, quando alle ore ventidue e quaranta di sabato 31 ottobre ci troviamo imbottigliati in una coda di auto lungo l’omonima strada, in località Brugnetto di Senigallia, l’idea inizia ad avanzare. Quando poi arriviamo dopo una ora e mezza di fila e quindici chilometri percorsi a passo d’uomo siamo praticamente già certi di dover pubblicare qualcosa a riguardo.<br />Ma in realtà è solo l’aperitivo della serata.<br />All’incrocio di Corinaldo, come di consueto, le auto iniziano ad uscire dalla provinciale per cercare parcheggio. Lo scenario è a dir poco allucinante. Macchine lasciate ogni dove: lungo le vie in doppia fila, sui marciapiedi, all’interno di proprietà private, nei piazzali delle aziende, sui campi incolti, nei fossi. Non c’è neppure il posto per un motorino. Posteggiamo la nostra a fatica proprio su un terreno, fra le altre centinaia. Siamo già a quasi un chilometro di distanza dall’incrocio e dal piazzale dove partono i bus navetta.<br />Nel punto d’attesa del servizio di trasferimento ci sono circa cinquecento persone che attendono il turno di salita. E man mano che partono se ne aggiungono altrettante. Ma ecco il primo “stop”. Bisogna fare il biglietto del costo di un Euro. Da questo esempio d’inizio i più scaltri già presagiscono una serata in stile “portafoglio alla mano”. In ogni modo, nonostante i numerosi mezzi a disposizione, i ragazzi che vogliono arrivare al borgo sono tanti e quindi la situazione costringe ad un’altra attesa all’aperto di non meno di trenta minuti.<br />Se l’organizzazione avesse concepito il servizio navetta fuori Corinaldo si sarebbe evitato blocco della strada e del paese stesso. Numerose infatti potevano essere le opportunità di lasciare i propri mezzi in località Passo Ripe, Brugnetto, Cannella. Ciò risulta assolutamente strano, pensando pure alla vocazione turistico-religiosa della cittadina.<br />Al paese, dentro le mura, quando arriviamo è già mezzanotte passata. Ci sono varie migliaia di persone senza contare le altre che ancora devono arrivare. Ma la rocca è già tutta intasata. La scalinata è piena, lo spiazzo del Municipio assolutamente bloccato dalla folla, i vicoli immediati colmi. I fumi dell’alcool inebriano tutta l’aria e la sensazione non è propriamente gradevole. Non potendo completare direttamente la salita sui gradini a causa del pienone decidiamo di farlo attraverso i vicoli. Lungo le stradine, si cammina abbastanza bene se ci si allontana. Incontiamo qui disco-bar, concerti, discoteche d’occasione ricavate in cantine, garages, locali privati. Sono l’unica attrazione della serata e richiamano i ragazzi al ballo e alle bevute. Ci accorgiamo che la gran parte delle presenze viene dalle altre province della regione e l’affluenza del comprensorio senigalliese appare invece alquanto scarna. Risalendo allora dal vicolo Cimarelli verso il piazzale del Municipio incontriamo la folla che tenta di dileguarsi dalla piazza dove c’è un concerto. Ci si stringe sempre di più quando ad un certo punto si arriva anche al panico totale. Tutti schiacciati l’uno con l’altro tra spintoni, gomitate ed in alcuni casi addirittura botte. Volano insulti, parole d’offesa, lamenti. Noi stessi rimaniamo nel mucchio impossibilitati a muoverci senza neppure poter immortalare il momento con uno scatto. Le braccia sono legate in basso a causa delle pressioni esercitate dagli altri corpi. Non riusciamo a sollevare nemmeno la macchina fotografica. Diverse ragazze provano un senso di oppressione e nella paura scoppiano in lacrime. Qualcuno addirittura perde i sensi e viene trascinato dagli amici come meglio possono. Ad un certo momento ci troviamo casualmente trasportati dalle forze sullo spigolo del vicolo Cimarelli e sul bordo in cima la scalinata. Non nascondiamo di provare per un attimo un senso di viva apprensione per una possibile caduta in basso per “effetto domino”. Centinaia di persone che fanno pressione dal piazzale ed altrettante sui gradini ferme che tentano di scendere.<br />Scampato il peggio saliamo da un altro lato.<br />Finalmente raggiungiamo il corso. Qui nonostante la folla si può ancora camminare e c’è il classico mercatino con cianfrusaglie: cappelli, braccialetti, palloncini. Ma si cade addirittura nel ridicolo per non definirlo disgustoso. Si vendono palloncini per bambini che riproducono il pene maschile. Naturalmente li comprano gli adulti per riderci sopra. Oppure una specie di rastrello metallico per l’orgasmo cutaneo del capo. Mentre ci perdiamo fra le stupidaggini veniamo ancora stretti dalla folla per il passaggio di una barella con un malato piuttosto grave, trascinato a rotelle sui ciottoli del selciato. Ci dirigiamo poi verso le altre piazze dove dovrebbero esserci in programma stands gastronomici e feste. In realtà troviamo solo folla ogni dove e francamente nessuna possibilità nè di consumare cibi e bevande a causa del blocco, né quella di potersi divertire. <br /><em>“Non c’ero mai stata…è la prima volta. Non la trovo però una manifestazione così strepitosa a parte la confusione ed il pienone”</em> ci confida Mara di Porto Sant’Elpidio.<br /><em>“Ho atteso un’ora per prendere una bevanda ed i prezzi non erano affatto allettanti”</em> si sfoga invece Dario con noi.<br />E allora vediamo pure questi prezzi visto che ci siamo…<br />Se quelli del cibo e delle bibite appaiono quasi nella norma, quelli degli alcolici sono piuttosto esagerati:<br /><br />Gnocchi al ragù – Euro 6,00<br />Polenta – Euro 5,00<br />Salsicce o braciole – Euro 5,00<br />Tiramisù o panna cotta o zuppa inglese – Euro 3,50<br />Bibite – Euro 2,00<br />Acqua ½ litro – Euro 1,00<br /><br />Vino al bicchiere – Euro 2,50<br />Vino novello al bicchiere – Euro 2,50<br />Birra – Euro 3,50<br />Prosecco – Euro 3,50<br />Amari e liquori piccoli – Euro 5,00<br /><br />Il sospetto che sia una festa creata <em>ad hoc</em> per riempire le tasche del commercio locale viene praticamente confermato alla visione di quello che accade nei negozi. Forni, salumerie, pizzerie aperte ancora dopo le una ed assolutamente prese d’assalto. C’è chi esce col panino con la mortadella, oppure con mezzo chilo di ciambellone al cioccolato, non avendo trovato altro di meglio da comprare. La fame costringe proprio ad acquistare qualsiasi cosa. Tutti i banchi e le vetrine degli esercizi di Corinaldo alle ore una e trenta risultano praticamente ripuliti. Non c’è una briciola in tutto il paese nemmeno a pagarla il triplo.<br />Ma oltre il vuoto complessivo della manifestazione ed il crudo aspetto commerciale c’è ben altro. La scelta di una festa completamente profana e materiale, basata solo sul mero profitto e sul consumismo acuto, stona non poco con la vocazione religiosa della cittadina, che per tre giorni l’anno pare dimenticarsi totalmente della devozione per la sua santa. A testimonianza di ciò basta recarsi proprio al Santuario, dove alla sinistra della facciata, all’inizio del vicolo attiguo (Sant’Agostino) sono state installate le ritirate igieniche da campo: persone in fila per i propri bisogni fisiologici, altre che invece orinano a pochi metri negli angoli coperti dal buio, giovani accasciati in evidente stato di malessere o semplice stanchezza, fioriere divelte, danni materiali a strutture pubbliche e private.<br />Evidente è pure l’enorme quantità di ragazzi in preda degli effetti etilici in giro per il borgo. Sicuramente la principale causa degli atti di teppismo che si sono registrati e della miriade di effetti personali perduti: elementi d’abbigliamento, cellulari frantumati in terra, vetri e bottiglie di ogni genere. Considerato poi che tutti i partecipanti arrivano con proprie autovetture la situazione può definirsi “alquanto confortante”…<br />E finalmente usciamo.<br />Oltre un’ora d’attesa per la navetta della discesa. Non c’è una fermata specifica delimitata. Gli autobus si accostano un pò dove vogliono e chi prima arriva davanti alle porte sale. Fra gli addetti all’ordine ci sono semplici cittadini, volontari della Protezione Civile, volontari dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, che invece di regolare i flussi perdono di mano l’intera situazione. Dopo circa quarantacinque minuti d’attesa al freddo scoppia un altro caos. Proteste da ogni parte, gente arrabbiata, pianti…C’è chi ferma l’autobus sulla strada pregando l’autista di farlo salire con vere lacrime agli occhi. C’è chi addirittura si getta sull’asfalto per fermare le navette. Uno scenario assurdo alle prime ore del mattino con una temperatura di cinque gradi. Durante la discesa poi i conducenti devono stare ben attenti a non investire le persone che stanche dell’attesa hanno deciso di fare gli ultimi tre chilometri a piedi. Sulla strada buia infatti che porta dal paese alla <em>Corinaldese</em> ci sono centinaia di persone che camminano.<br /><br />Tutto questo per la più rinomata festa delle streghe all’italiana. E pensare che nelle prime edizioni si doveva addirittura pagare il biglietto per entrare.<br /><br /><br /><br /><br /> <br /><br /><br /><br /><br /> </div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-47465321329642359212009-11-10T01:39:00.002+01:002009-11-10T01:49:06.010+01:00FUORI PROGRAMMA 24 - Tutti pazzi per la f... (e non solo quella...)<div align="justify">Dopo Berlusconi anche Marrazzo cade nella rete dei ricatti a sfondo sessuale. E pare pure che non siano gli unici personaggi. Allora forse è giunto il momento di una riflessione. Quando l’Italia va a puttane nel più letterale senso della parola.<br /><br /><br />Che cosa spinge un politico di professione, di evidente successo, il rappresentante di una pubblica istituzione a frequentare per una mezz’ora una escort in un palazzo di governo o un travestito in un rione popolare, rischiando di giocarsi tutta la carriera, la famiglia, la faccia, il nome??<br />E’ la domanda chiave che ruota attorno agli scandali sessuali smascherati durante quest’anno che volge oramai al termine. Quesito che pare porsi più la signora al mercato di fronte al banco dell’ortofrutta piuttosto che la stampa ufficiale, attenta a comperare qua e là foto e filmatini osè per stupire e destinata a perdere continuamente sostanza per il sempre meno spazio dedicato alle analisi del caso.<br />Al di là dell’aspetto ideologico o dei contenuti politici, degli orientamenti sessuali e dei gusti personali, nessuno può veramente capire perché certi cervelli che dovrebbero essere tra i massimi sulla piazza, visto i ruoli che ricoprono, improvvisamente s’annebbiano di fronte una semplicissima donna “popolare” o ad un <em>viado</em> brasiliano che di meglio non ha in vita che battere e ricattare.<br />Come è possibile non valutare le conseguenze di una eventuale scoperta pubblica o probabile estorsione proprio non si sa. Non si sa come possa risultare normale far scortare dalle Forze dell’Ordine decine di ragazze scollacciate nei palazzi di stato senza che nessuno se ne accorga e divulghi la cosa. Eppure a far emergere il caso è stata una lamentela di una o più <em>accompagnatrici</em> non adeguatamente ricompensate. Non si sa come possa cadere nell’indifferenza il raggiungere la propria amante <em>trans</em> con l’auto blu condotta dallo <em>chaffeur </em>nella piena periferia di un territorio dove tutti ti conoscono. Stranamente, la vicenda è uscita allo scoperto in seguito alla denuncia dei ricatti, non per pettegolezzi. Non si riesce ad intendere come non si possa prevedere l’ipotesi di essere segretamente filmati o registrati nella residenza del Presidente del Consiglio come nella bettola del sobborgo.<br />Tutto ciò e ancor di più non gettano una valanga di dubbi sull’operato amministrativo, anche se in questi casi viene messo pesantemente in discussione, bensì sulla fragilità dell’uomo di potere, che per qualche minuto, di fronte alla trasgressione, diventa più debole dell’ultimo degli operai, del più basso degli spazzini, del più disgraziato dei precari, dei disoccupati, dei cassa-integrati.<br />Dunque assolutamente indifeso. E quindi ricattabile.<br />Uomini che possono tutto, anche prendere aerei per “sfogarsi” all’estero, magari a spese dello stato stesso, per evitare di essere visti. Eppure decidono di farlo ad un tiro di schioppo da casa propria, sborsando fiumi di denaro per signorine ben lontane dalle patinate copertine. Distorsioni mentali che rendono più piccante la violazione nei limiti o perdita generale del senno??<br />Di fronte al “vizietto” non ci sono tessere, bandiere, credi, professioni, classi, presidenti o senzatetto. C’è solo l’<em>arrapamento</em> totale che rende ciechi e sordi. E per capire di che cosa si tratta basterebbe forse una sola trasmissione televisiva o intervista con due persone: Lino Banfi e Alvaro Vitali. Senza l’aiuto di tanti politici, psicologi, giornalisti ed opinionisti. </div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-84142004803418766432009-10-30T00:31:00.000+01:002009-10-30T00:43:35.344+01:00FUORI PROGRAMMA 23 – Partito Democratico…fino ad un certo punto…<div align="justify">Mentre le primarie per la segreteria del Partito Democratico sembrano essere proprio aperte a tutti, candidati e non, per le amministrazioni locali invece accade esattamente il contrario. Quando ci sono vengono realizzate <em>ad hoc</em> per un singolo individuo. Oppure non si fanno nemmeno.<br /><br /><br />Franceschini, Bersani o Marino? E’ la domanda che ci ha martellato sui media per oltre due mesi. Adesso si è finalmente votato ed in queste ore attendiamo il risultato definitivo, anche se già sappiamo chi sarà il nuovo segretario visti gli annunci di domenica sera. Ma la competizione è stata veramente equa? Si direbbe di si a giudicare dagli interventi che hanno avuto modo fare i tre esponenti candidati negli spazi a loro concessi. Probabilmente Ignazio Marino non ha potuto godere delle stesse opportunità degli altri. In ogni modo è riuscito a presentarsi dignitosamente all’eventuale elettorato.<br />Se a livello nazionale dunque, pare non sussista nessun problema di competizione, negli ambiti locali la questione appare alquanto problematica.<br />I partiti democratici che militano nei comuni del comprensorio e nelle amministrazioni del territorio appaiono tutt’altro che interessati a presentare più persone da candidare per scegliere chi poi correrà da solo contro le altre coalizioni. Le primarie non si fanno per nulla e quando ci sono vengono costruite <em>ad hoc</em> per il personaggio di turno, magari quello con più interessi, che deve vincere per forza, altrimenti si troverebbe spiazzata una certa casta di politicanti di professione che non potendo più esercitare pubblicamente non riuscirebbero a garantire nemmeno tante questioni personali. Permane allora una rappresentazione alquanto feudale del fare, del governare, dello scegliere il successore…<br />Ciò assume un carattere non poco paradossale.<br />Perché proprio da i gruppi locali del partito arrivano gli inviti a comizi, manifestazioni, partecipazioni, dibattiti per le primarie nazionali. Ma nulla per quelle dell’amministrazione di riferimento. Sembrerebbe esattamente affermare: tieni un occhio aperto a Roma e uno chiuso a casa tua.<br />L’analisi del caso sul nostro territorio è perciò alquanto chiara e presto fatta.<br />Ad Ancona sono state proposte le primarie di partito per le recenti elezioni comunali. Vari candidati e competizione reale, almeno sembrava. In realtà risultava palese sin dall’inizio la vincita dello <em>sturaniano </em>Fiorello Gramillano, visti anche gli appoggi diretti ricevuti dai partiti coi i quali sicuramente aveva definito accordi.<br />A Falconara Marittima nell’ultima tornata elettorale fu lo stesso Walter Veltroni a nominare direttamente il candidato Emanuele Lodolini con l’attenuante della giovane età e senza perdite di tempo: <em>“Mi auguro che Falconara possa avere un sindaco di 30 anni.”</em> E parafrasando lo slogan elettorale del partito in dialetto del posto: <em>“Se pò fa...”.</em> In realtà a parte la giovinezza il personaggio era già ampliamente noto per vari incarichi di assessorato e segreteria. E soprattutto conosciuto come pupillo della corrente di potere del PD locale.<br />A Montemarciano, nonostante le pressioni interne dei propri esponenti democratici con tanto di pubblicità pubblica per la realizzazione delle primarie si è ritenuto scegliere direttamente il candidato della coalizione nella persona di Liana Serrani. Il segretario del PD montemarcianese Paolo Raffaeli si giustificò alle critiche con un laconico commento: <em>“per noi il candidato sindaco è e rimane Liana Serrani</em>”. La conseguenza di ciò, fu una scissione di una parte del PD e fondazione di una lista civica. E una naturale perdita di consensi durante le elezioni dello scorso giugno.<br />Vicende analoghe si sono registrate ultimamente anche in quasi tutti i piccoli comuni del comprensorio.<br />Ma il top arriva con il caso senigalliese.<br />Ecco le primarie di coalizione vista l’indissolubile unione PD-Verdi, ribattezzati anche “la moglie e il marito di velluto”. Nel gruppo ci dovrebbe essere anche “l’amante”, sempre più corteggiata dal “marito”, ovvero l’Italia dei Valori che sostiene la maggioranza ma non partecipa alle primarie accollandosi quindi la responsabilità della scelta del candidato a priori, con tutti gli eventuali fatti e misfatti. Da due anni si vocifera della candidatura a sindaco di Maurizio Mangialardi e della sicura vittoria. Ma il diretto interessato snobba puntualmente tutte le dicerie fino a fine settembre quando viene di fatto ufficializzata in sordina, come se piovesse sul bagnato. Addirittura pare pochi giorni prima che si parli più di Francesca Michela Paci dei Verdi e della sua presentazione, che sembra essere quasi destinata a registrarsi come primo partecipante alla competizione. Intanto si aspettano pure gli altri candidati interni del PD: <em>“Mangialardi, però non sarà l'unico esponente del PD in corsa per le primarie. È atteso ad ore l'annuncio di un'altra candidatura su cui ancora i diretti interessati stanno ragionando, tra il consigliere comunale Massimo Marcellini e il presidente del PD di Senigallia Simeone Sardella” </em>(stampa locale - da fine settembre 2009 a metà ottobre 2009). Poi scoppia il <em>Caso Amati</em>, ovvero il richiamo alla presentazione di un unico esponente del PD: “<em>A mio avviso sarebbero state utili delle primarie interne per arrivare alla scelta di un candidato del PD che a sua volta si confrontasse poi con gli altri candidati della coalizione. Questo anche per evitare rischiosi trasversalismi politici perchè il candidato del PD deve essere sostenuto dagli elettori e anche dai dirigenti tutti del partito. Ricordo che dieci anni fa la candidatura di Luana Angeloni è stata posta all'unanimità dal partito. Se alle primarie di coalizione si verificassero dei trasversalismi sarebbe un grave errore politico”.</em> Poi arriva la replica del segretario Fabrizio Volpini, noto scopritore e divulgatore delle gaffes della maggioranza:<em> </em>“Nessuno ha chiesto le primarie di partito. Il PD non è un partito chiuso in se stesso ma è aperto ai cittadini e alla società civile tutta e le primarie di coalizione sono lo strumento più adatto ad esprimere questa democraticità. Tra l'altro credo se il partito elegge il proprio segretario nazionale tramite primarie aperte a tutti, tanto più questo strumento va applicato quando di tratta di scegliere un candidato in corsa per governare una città. Tra me e la Amati c'è semplicemente una visione diversa”. Alla fine di ottobre e più precisamente il giorno 26, termine ultimo per presentare ogni candidatura alle primarie di coalizione del centro-sinistra senigalliese i concorrenti in gara sono Maurizio Mangialardi e Francesca Michela Paci.<br />Dove sono finiti Sardella e Marcellini o gli altri ?? Stanno bene?? Qualcuno li ha visti in giro oppure ne ha denunciato la scomparsa??<br />Ecco allora che lo strumento più importante di democrazia e trasparenza si trasforma in un’autentica barzelletta, quella della Ferrari e della Cinquecento.<br />La Paci scarsamente conosciuta in città si ritrova a competere con il massimo esponente mediatico del PD senigalliese: <em>“L'ambizione è quella di dare la scossa al Centrosinistra, perché nulla sia scontato, rendere le primarie "vere", partecipate, in virtù di un dibattito di alto livello tra i candidati, che consenta di aprire una fase nuova per il governo della città di Senigallia, contraddistinta da partecipazione, trasparenza e competenza”.<br /></em>In realtà la situazione assume toni alquanto comici.<br />Il “divo” dal canto suo non ha bisogno di aggiungere nulla. La sola esposizione mediatica gli fa guadagnare consensi molto di più di qualsiasi propaganda preparata dal partito. Basta infatti dare un’occhiata al suo <em>account di Facebook</em>, ci sono centinaia di donne aggregate pronte forse a sostenerlo.<br />O a fargli che cosa, non si sa bene…<br /><br /><br /><strong>Fonti:</strong><br /><br />-stampa nazionale e locale<br />-facebook</div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-53442012531220751542009-10-28T11:07:00.000+01:002009-10-28T11:12:04.022+01:00FUORI PROGRAMMA 22 - Liberismo all'italiana?? Era solo uno scherzo...<div align="justify"><em>“Se dovessi dire se è meglio il posto di lavoro fisso o il posto di lavoro mobile dico che è meglio il posto fisso. Io non credo che la mobilità sia di per sè un valore per una struttura come la nostra.”</em> – Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia – Popolo della Libertà – 18 Ottobre 2009<br /><br /><br />Metti a tarda notte, fuori dall’osteria, giù per il vicolo, tra un rutto e un fiasco svuotato…Metti tre, quattro brutti ceffi che assuefatti dall’alcol ridono, scherzano, fanno baccano…Metti che a qualcuno di loro per poca lucidità a causa del vino gli esca detto a fine serata di fronte ai compagni di gioco di aver barato poco prima alle carte …E nasce l’azzuffata…<br />Tutto sarebbe nella norma.<br />Ma se ad una pubblica conferenza il “super-ministro” dell’Economia, il campione dell’ideologia liberista e liberale, accanito sostenitore del <em>Thatcherismo</em> all’inglese, quello che per quindici anni ci ha raccontato il mito dell’America, la favola del “turbo-capitalismo”, il sogno della finanza creativa e la leggenda del lavoro flessibile, atipico, interinale, rivela di essere a favore del “posto fisso” come base di stabilità sociale, citando pure più volte l’enciclica <em>"Caritas in veritate"</em> di Papa Ratzinger, si cade addirittura nel grottesco. Anzi no, nel tetro più buio. Più nero di quello della strada dell’osteria.<br /><em>“La variabilità del posto di lavoro, l’incertezza, la mutabilità per alcuni sono un valore in sé, per me onestamente no. Un lavoro fisso, è la base per impostare vita, lavoro e famiglia, almeno nella nostra società. Altre (riferendosi ovviamente agli Stati Uniti), hanno una cifra di mobilità diversa. Ma proprio nei Paesi dove prevale la mobilità è impossibile costruire un welfare che garantisce sanità, scuola e pensioni, di cui la crisi, ha mostrato l’utilità.”<br /></em>Parole sue. Anche se nessuno gliene affiderebbe la paternità.<br />Colui che, per quindici anni, con qualche fugace parentesi, ha dettato la linea economica del nostro paese improntata al liberalismo più sfrenato. Quello stesso signore che, con disinvoltura e cinismo, ha smantellato l’impianto garantista del diritto del lavoro italiano, varando nel duemilauno la legge che ha istituzionalizzato il lavoro a tempo determinato. Quello che, sempre nel duemilauno, ha rimosso tutti gli ostacoli normativi al ricorso di lavori atipici. Colui che, nel duemilatre, ha elasticizzato la disciplina del part-time e del lavoro interinale, istituendo il contratto di inserimento. Ed infine che, solo dieci giorni fa, pare abbia acconsentito al licenziamento di centocinquantamila precari della scuola, senza battere ciglio. Ora la stessa persona avrebbe di colpo ruotato il timone ed impartirebbe lezioni di statalismo filo-cattolicista o addirittura dottrine sindacali.<br /><em>“Parla come se fosse un nostro iscritto. Ma, forse a lui non fa piacere”</em> commenta Angeletti, segretario della UIL.<br /><em>“Oggi il problema è superare l’idea distorta di flessibilità”,</em> cauto e poco comprensibile Bonanni, segretario della CISL.<br /><em>“Chiedete un commento sul tema a Confindustria”,</em> spara un laconico Epifani della CGIL.<br /><em>“Sposa in pieno le nostre idee. L’auspicio è che questa convinzione possa tradursi in un’azione di governo”</em>, Renata Polverini dell’UGL.<br />Gradimenti al discorso del ministro arrivano dalla Confcommercio per bocca del presidente Carlo Sangalli: <em>“In Italia, il posto di lavoro fisso è un riferimento importante per poter progettare un percorso di vita”.</em> Accortosi infatti che la popolazione consuma sempre meno in quanto ridotta all’osso da contratti di lavoro osceni e paghe da mendicanza, forse ci ripensa, e cambia rotta in stile Tremonti. Nessun accenno a quanti precari esistono proprio in tale settore. Dove negli ultimi anni sono state sperimentate tutte le nuove politiche riducendo il dipendente alla stregua di un pupazzino di gomma, usa e getta.<br />Pierluigi Bersani del PD: <em>“sarebbe il caso che Tremonti venisse a chiarire il suo pensiero domani in Parlamento, dove si parlerà dei cosiddetti precari della scuola. Il posto fisso lo intende a casa o al lavoro?”<br /></em>I precari nel nostro paese sfortunatamente non sono solo i centocinquantamila del comparto scuola che vengono continuamente sventolati ai mezzi di stampa forse per ragioni elettorali, bensì oltre tre milioni e mezzo. I “cittadini con la data di scadenza” sarebbero il cinque percento della popolazione, con pensionati e minorenni compresi.<br />Una bella fetta della nazione che sicuramente non si diverte alle pagliacciate politiche del “Belpaese”.<br /><br /><br /><br /><br /><strong>Fonti:</strong><br /><br />-Stampa radiotelevisiva e cartacea nazionale</div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7407843027334620396.post-59626919892810520802009-10-22T02:17:00.002+02:002009-10-22T03:38:40.691+02:00FUORI PROGRAMMA 21 - Marina di Montemarciano: è la reginetta della provincia delle notti estive 2009<div align="justify">Di giorno affollamenti. Di notte tutto esaurito con arrivi da ogni parte della provincia. Conclusa oramai ovunque la stagione estiva è tempo di bilanci. E quello di Marina di Montemarciano non può essere negativo visto il boom di presenze. Ma non è tutto oro ciò che cola…<br /><br /><br />Una estate da record quella della spiaggia di Marina di Montemarciano che nonostante i guai dello scorso inverno e i pasticci di fine primavera è riuscita a guadagnarsi uno straordinario successo per opera di alcune attività che l’hanno resa celebre.<br />Se durante il giorno non sono mancate le presenze sulla spiaggia, di notte, i locali sono stati letteralmente presi d’assalto da migliaia di persone in cerca di svago. Naturalmente con la complicità delle splendide condizioni meteorologiche.<br />Serate indimenticabili per la costa <em>casebrugiatese</em>: code fuori dalle discoteche perché già sature della capienza; chilometri di auto parcheggiate (da Marzocca a Marina); arrivi da ogni parte della provincia; locali tutti funzionanti per rispondere al massimo delle richieste.<br />Ma se l’aspetto del trionfo della partecipazione è indubbio altrettanto grande è la serie di misfatti che hanno accompagnato le attività durante questa stagione.<br />E dopo la chiusura dei locali rimasti aperti sino ai primi fine settimana di ottobre è il momento adatto per ogni considerazione.<br />Iniziamo registrando la permanenza dell’annosa rivalità tra esercenti a causa di disparità fra concessioni, orari, possibilità di offrire servizi. Bar che concedono gratuitamente sdraio alla clientela mentre gli stabilimenti balneari combattono per la sopravvivenza tra leggi, tasse ed erosione. Locali autorizzati come discoteche che possono lavorare sino alle cinque del mattino ed altri pressoché identici che alle due devono staccare la spina. Incompatibilità con la fornitura di certi servizi e con il luogo.<br />Queste sono alcune tematiche che hanno infiammato i rapporti anche nella stagione appena trascorsa provocando probabilmente anche la chiamata dei controlli e gettando dubbi sulla legittimità di alcune scelte, autorizzazioni, concessioni. Tutto ciò accade quando manca un organismo <em>super-partes</em> atto a rappresentare la categoria nel suo genere ed interfacciarsi con le istituzioni. Se sul terreno sono presenti i semplici titolari che investono tutte le proprie risorse in una attività e sono costretti ad affrontare le problematiche da soli è naturale che la situazione possa innescare conflitti incrociati in stile “tutti contro tutto”.<br />Ma siamo soltanto all’inizio e nella parte più “leggera”.<br />Numerosissimi i controlli ai locali notturni fino all’ultima settimana di settembre. In alcuni casi sono state avvistate fino a tre pattuglie di Carabinieri per le verifiche inerenti agli orari dei servizi ed alle autorizzazioni. E per diretta proporzionalità altrettanto copiosa pure l’elevazione di multe che hanno riguardato praticamente quasi tutti i gestori. Ne sanno qualcosa <em>Essentia di Mare</em> e <em>Repubblica Libera di Bananas</em> particolarmente colpiti durante la stagione. Il primo, in diverse occasioni con l’arrivo delle Forze dell’Ordine, è stato visto svuotarsi di centinaia di persone nel giro di pochi minuti. Musica spenta addirittura prima delle una, di conseguenza, gente che se ne va. Ed è quello che è accaduto persino nella notte di Ferragosto. Alle ore una e quindici il locale poteva già avviarsi alla chiusura. Sopraggiunta infatti una pattuglia di Carabinieri, pare abbia decretato la fine della discoteca per la serata e la conseguente fuga di gente in cerca di altra meta dove poter proseguire il divertimento. Alle ore quattro della stessa nottata assistiamo pure casualmente ad una aggressione da parte di travestiti sul piazzale del deposito mezzi della <em>Conerobus</em> di Marina. Tre auto si fermano per contrattare direttamente dal finestrino. Improvvisamente piombano da nord un paio di macchine cariche di altri transessuali brasiliani che scendono in tutta fretta armati di mazze e catene e assaltano gli eventuali “clienti”. Calci e bastonate sulle carrozzerie, grida, percosse. Presi completamente dal panico i malcapitati in cerca di “svago” cercano di aprirsi un varco e si danno alla fuga. I <em>viados</em>, che nel frattempo si sono riuniti sino a comporre una decina, salgono sui propri mezzi e si buttano ad un inseguimento “a tutta birra”, in classico stile cinematografico americano. Percorriamo allora qualche chilometro della Statale, da Marzocca all’entrata di Falconara Marittima, ma non incontriamo nemmeno un agente di pubblica sicurezza in servizio. Nei giorni successivi tentiamo di realizzare una intervista proprio all’<em>Essentia</em> cercando di capire se ci sono delle problematiche e se vi è un accanimento particolare nei confronti di questa attività. Ci riceve il direttore artistico Kruger Agostinelli che conferma più volte di non aver nessun problema né con l’Amministrazione comunale, né con gli altri locali, né tantomento con i residenti, dissentendo pure sugli spegnimenti forzati della musica: <em>“Il nostro è un locale di nuovissima concezione che rappresenta il futuro del divertimento</em> – ci dice – <em>probabilmente molti ancora non sono in grado di capirlo per cui potrebbe sorgere qualche incomprensione, ma siamo in regola su tutto. Orari, normative, assunzioni del personale, tranquillità dell’ambiente, rapporti, sono sempre rispettati”.</em> Poi il primo settembre un comunicato a sorpresa del Comune di Montemarciano: <em>“nel corso dei controlli generalizzati, che rientrano quelli eseguiti nei riguardi dell’Essentia di Mare, peraltro anche oggetto di segnalazione da parte dell’Associazione Discoteche Italiane, è emerso che il locale svolgeva anche attività di discoteca non autorizzata.</em> (…) <em>Il Sindaco Serrani ha dovuto emettere l’ordinanza di chiusura dell’esercizio per tre giorni</em> (2-3-4 settembre), <em>quale atto dovuto”.</em> Allora nel giro di poche ore viene pubblicato pure un pesantissimo flash polemico proveniente dalla struttura con tanto di sfogo: <em>“C’è in tutto questo una mancanza di coraggio da parte di un’amministrazione che all’ombra dell’ineccepibile “atto dovuto” sembra fare del tutto per ignorare la naturale vocazione turistica di un territorio che può e deve dimostrare di essere capace di non sfigurare nei confronti della vicina Senigallia. Ordinanze con orari ridotti e controlli troppo mirati a colpire i singoli piuttosto che a far crescere l’intero compartimento.</em> (…) <em>Che qualcuno faccia un esame di coscienza e che l’opinione pubblica capisca davvero chi sono ormai diventati i complici di una società in cui ci sono sempre più due pesi ed una misura. Che sia una repressione non uguale per tutti? Troviamo del resto anomalo che le istituzioni diventino bombe ad orologeria nei loro controlli rischiando di sottovalutare il sistema totale che continua impunemente a peccare in maniera più grave fra rumori molesti, alcolismo, droghe e prostituzione.</em> (…) <em>Essere “visitati” dopo mezzanotte della vigilia di ferragosto da parte delle Forze dell’Ordine ci ha lasciato sinceramente perplessi in quanto è una serata in cui la gente ama divertirsi in ogni luogo</em> (locali, spiagge e strade). <em>C’è bisogno di mettere un riflettore su tutto questo e che ognuno reciti ora il proprio ruolo a viso scoperto, noi l’abbiamo fatto! E’ per questo che continueremo a difendere il “sano divertimento” della gente in un territorio che abbiamo riqualificato mettendo in evidenza, come i locali “made in Marche” non siano di secondo livello a nessuno”</em>. E il giorno dopo risponde il Comune: <em>“L’Amministrazione comunale ritiene doveroso precisare che nella fattispecie non si è trattato soltanto di “un paio di ore di prolungamento dell’orario di intrattenimento” nei giorni di venerdì e sabato, ma di un sistematico svolgimento dell’attività di discoteca. </em>(…) <em>Apprezzamenti già pubblicamente espressi per l’Essentia, che sicuramente ha portato lustro e prestigio all’intero lungomare ed all’intero Comune ma, si torna a ripetere, che le regole riguardano tutti e tutti sono tenuti a rispettarle, per cui l’interpretare come un fatto punitivo e quasi esclusivo la sanzione comminata rappresenta una inaccettabile deduzione. Del resto, oltre all’Essentia, altri esercizi pubblici della zona sono incorsi in sanzioni anche di carattere più pesante, che però sono giustamente rimaste nella sfera della riservatezza. nessun locale è stato preso di mira da parte dell’Amministrazione stessa e della Polizia Municipale, che agiscono sempre secondo i principi della trasparenza, dell’imparzialità e del buon senso”</em>. Allora a conclusione segue pure la replica del locale: <em>“La Giunta comunale di Marina di Montemarciano, nella riunione del 31 agosto, ha preso in esame il problema ed ha ritenuto abbastanza veniale la trasgressione, considerata l’intera attività dell’Essentia nel suo complesso, che sicuramente ha dato prestigio a tutta la riviera montemarcianese, senza mai creare particolari situazioni di disagio o di ordine pubblico. In tale senso va interpretata l’ordinanza di chiusura dell’esercizio per tre giorni</em> (2-3-4 settembre) <em>che il Sindaco Serrani ha dovuto emettere “quale atto dovuto”." </em>Dunque tanto chiasso per nulla pare. Pace fatta in sole ventiquattro ore. Una sfilza di comunicati e tanto rumore per qualcosa “veniale”.<br />Diversa invece la situazione del <em>Bananas</em>. Quasi distrutto dalle ultime mareggiate dello scorso dicembre si è obbligato e conseguentemente anche deciso di ricostruirlo per volontà delle autorità e del titolare in tempi record. Ma la riapertura è avvenuta comunque sempre in piena estate a causa anche dei disagi generali di maggio e giugno. Naturalmente la perdita di introiti unita a quella di immagine è stata significante. Nel frattempo le tasse demaniali e commerciali a carico dell’attività sono rimaste le stesse. Pure con il lavoro e l’arenile praticamente inesistenti. Particolarmente memorabile un episodio a fine stagione. Si decide di organizzare serate di musica latina durante gli ultimi fine settimana. E finalmente le presenze si fanno sentire. Ma nella notte di venerdì 25 settembre, forse l’ultima della stagione, ecco il sopralluogo dei Carabinieri. <em>“Ci sono state richieste di intervento dai residenti di via Media a quanto pare a causa della musica e mi hanno fatto presente che verbalizzeranno anche questa volta con conseguente emissione di multa nei giorni seguenti”</em>, ci confida il titolare Marco Stecconi. Per onor di cronaca via Media si trova in cima alla collina che sale dalla costa, attigua all’autostrada, a circa oltre mezzo chilometro dal locale. Ma secondo una ricostruzione pare che dopo il controllo avvenuto con relativa sanzione al <em>Bananas</em>, peraltro in fase di chiusura, siano continuate le attività di discoteca in altri locali limitrofi: <em>“Abbiamo fatto anche noi una verifica appena chiuso il bar e ci siamo accorti che altri continuavano a fare musica senza problemi. Ma allora di che cosa stiamo parlando? Non contesto affatto l’elevazione della multa alla mia attività se è risultato qualcosa non a norma. Bensì quelle mancate a chi di sicuro era con gli orari e i decibel più fuorilegge di noi”</em> precisa Stecconi.<br />Per l’adiacente stabilimento balneare di Paolo Donati invece peggio che mai. Nello svolgere dell’estate è parso quasi completamente abbandonato vista l’impraticabilità della superficie e gli accessori sparsi qua e là, disagi più volte denunciati dal titolare in varie sedi.<br />Se le verifiche degli orari, del volume ed il rispetto delle ordinanze non sono mai mancate quindi, ecco pure l’altra faccia della medaglia: assenza di ispezioni per tutto il resto.<br />Affari d’oro per le due, tre piadinerie ambulanti che hanno distribuito cibi e bevande fuori dalle discoteche durante tutte le notti dell’estate senza mai emettere documenti fiscali. Perdita d’incassi invece per l’unica area comunale autorizzata di sosta camper dove secondo l’ordinanza dovrebbero obbligatoriamente adattarsi tutti i vacanzieri “fai-da-te”. In diverse giornate di Agosto abbiamo registrato decine di campeggiatori sparsi ovunque sulla costa di Marina. Contemporaneamente nello spazio consentito ve ne erano tanti quante le dita di una mano. Forse a causa del frastuono notturno dello <em>Chalet Beach</em> dirimpetto, sorto con regolare autorizzazione diversi anni più tardi della zona attrezzata. Attività di spaccio e consumazione di sostanze stupefacenti senza ritegno sui muretti del lungomare o sulle barche in rimessaggio dell’associazione <em>La Batana</em>. E questioni varie di ordine pubblico a giudicare dalle numerose risse scoppiate.<br />Insomma ecco una sfilza di problematiche tutt’altro che veniali.<br />Appare chiara l’urgenza di un accurato piano di organizzazione per tutto il lungomare del territorio di Montemarciano in previsione delle prossime stagioni e delle prospettive future sul turismo. Pur mareggiate permettendo. Perché senza il serio interesse delle istituzioni preposte c’è il rischio che rimangano solo i ricordi della spiaggia di Marina.<br />Sino ad oggi tutte le tematiche sono state affrontate con estrema leggerezza e forse è anche comprensibile il perché. Se gli operatori sono quasi tutti non residenti nel Comune di Montemarciano diventa pure chiaro perché le varie amministrazioni che si succedono appaiono sempre alquanto distratte alle esigenze delle attività o disinteressate allo sviluppo di questo settore. Manca il potere elettorale.<br />Nell’ultima campagna per le elezioni l’Assessore Andrea Sbaffo aveva pubblicamente affermato in una assemblea che era sempre stato presente il massimo impegno dell’amministrazione uscente nel trattenere i divertimenti sulla spiaggia di Marina, favorendo naturalmente anche la permanenza dei giovani del luogo. Francamente si sarebbe auspicato più permissivismo considerate le difficoltà legate alle classiche sciagure da erosione di ogni anno e i disagi di una popolazione che vede puntualmente da tempo privarsi degli spazi sul lungomare.<br />Intanto s’attendono soprattutto questi fantomatici mini ripascimenti e mini posizionamenti di nuovi scogli. Annunciati per fine primavera dalla giunta uscente durante la campagna elettorale e ribaditi lo scorso settembre in uno strano comunicato stampa tranquillizzante del Comune dove si raccontava che <em>“alcuni funzionari regionali, ben comprendendo l’importanza dell’argomento, sono addirittura rientrati dalle ferie”,</em> ad ottobre inoltrato ancora nulla all’orizzonte.<br />Per onor di cronaca, l’ultima disastrosa serie di mareggiate è accaduta nella prima quindicina di dicembre duemilaotto. Se qualcuno l’avesse già rimosso dalla memoria…<br /><br /><br /><br /><strong>Fonti:</strong><br /><br />-stampa locale<br />-indagini sul posto<br />-interviste dirette</div>************************************************************http://www.blogger.com/profile/03869535935839656834noreply@blogger.com