Di giorno affollamenti. Di notte tutto esaurito con arrivi da ogni parte della provincia. Conclusa oramai ovunque la stagione estiva è tempo di bilanci. E quello di Marina di Montemarciano non può essere negativo visto il boom di presenze. Ma non è tutto oro ciò che cola…
Una estate da record quella della spiaggia di Marina di Montemarciano che nonostante i guai dello scorso inverno e i pasticci di fine primavera è riuscita a guadagnarsi uno straordinario successo per opera di alcune attività che l’hanno resa celebre.
Se durante il giorno non sono mancate le presenze sulla spiaggia, di notte, i locali sono stati letteralmente presi d’assalto da migliaia di persone in cerca di svago. Naturalmente con la complicità delle splendide condizioni meteorologiche.
Serate indimenticabili per la costa casebrugiatese: code fuori dalle discoteche perché già sature della capienza; chilometri di auto parcheggiate (da Marzocca a Marina); arrivi da ogni parte della provincia; locali tutti funzionanti per rispondere al massimo delle richieste.
Ma se l’aspetto del trionfo della partecipazione è indubbio altrettanto grande è la serie di misfatti che hanno accompagnato le attività durante questa stagione.
E dopo la chiusura dei locali rimasti aperti sino ai primi fine settimana di ottobre è il momento adatto per ogni considerazione.
Iniziamo registrando la permanenza dell’annosa rivalità tra esercenti a causa di disparità fra concessioni, orari, possibilità di offrire servizi. Bar che concedono gratuitamente sdraio alla clientela mentre gli stabilimenti balneari combattono per la sopravvivenza tra leggi, tasse ed erosione. Locali autorizzati come discoteche che possono lavorare sino alle cinque del mattino ed altri pressoché identici che alle due devono staccare la spina. Incompatibilità con la fornitura di certi servizi e con il luogo.
Queste sono alcune tematiche che hanno infiammato i rapporti anche nella stagione appena trascorsa provocando probabilmente anche la chiamata dei controlli e gettando dubbi sulla legittimità di alcune scelte, autorizzazioni, concessioni. Tutto ciò accade quando manca un organismo super-partes atto a rappresentare la categoria nel suo genere ed interfacciarsi con le istituzioni. Se sul terreno sono presenti i semplici titolari che investono tutte le proprie risorse in una attività e sono costretti ad affrontare le problematiche da soli è naturale che la situazione possa innescare conflitti incrociati in stile “tutti contro tutto”.
Ma siamo soltanto all’inizio e nella parte più “leggera”.
Numerosissimi i controlli ai locali notturni fino all’ultima settimana di settembre. In alcuni casi sono state avvistate fino a tre pattuglie di Carabinieri per le verifiche inerenti agli orari dei servizi ed alle autorizzazioni. E per diretta proporzionalità altrettanto copiosa pure l’elevazione di multe che hanno riguardato praticamente quasi tutti i gestori. Ne sanno qualcosa Essentia di Mare e Repubblica Libera di Bananas particolarmente colpiti durante la stagione. Il primo, in diverse occasioni con l’arrivo delle Forze dell’Ordine, è stato visto svuotarsi di centinaia di persone nel giro di pochi minuti. Musica spenta addirittura prima delle una, di conseguenza, gente che se ne va. Ed è quello che è accaduto persino nella notte di Ferragosto. Alle ore una e quindici il locale poteva già avviarsi alla chiusura. Sopraggiunta infatti una pattuglia di Carabinieri, pare abbia decretato la fine della discoteca per la serata e la conseguente fuga di gente in cerca di altra meta dove poter proseguire il divertimento. Alle ore quattro della stessa nottata assistiamo pure casualmente ad una aggressione da parte di travestiti sul piazzale del deposito mezzi della Conerobus di Marina. Tre auto si fermano per contrattare direttamente dal finestrino. Improvvisamente piombano da nord un paio di macchine cariche di altri transessuali brasiliani che scendono in tutta fretta armati di mazze e catene e assaltano gli eventuali “clienti”. Calci e bastonate sulle carrozzerie, grida, percosse. Presi completamente dal panico i malcapitati in cerca di “svago” cercano di aprirsi un varco e si danno alla fuga. I viados, che nel frattempo si sono riuniti sino a comporre una decina, salgono sui propri mezzi e si buttano ad un inseguimento “a tutta birra”, in classico stile cinematografico americano. Percorriamo allora qualche chilometro della Statale, da Marzocca all’entrata di Falconara Marittima, ma non incontriamo nemmeno un agente di pubblica sicurezza in servizio. Nei giorni successivi tentiamo di realizzare una intervista proprio all’Essentia cercando di capire se ci sono delle problematiche e se vi è un accanimento particolare nei confronti di questa attività. Ci riceve il direttore artistico Kruger Agostinelli che conferma più volte di non aver nessun problema né con l’Amministrazione comunale, né con gli altri locali, né tantomento con i residenti, dissentendo pure sugli spegnimenti forzati della musica: “Il nostro è un locale di nuovissima concezione che rappresenta il futuro del divertimento – ci dice – probabilmente molti ancora non sono in grado di capirlo per cui potrebbe sorgere qualche incomprensione, ma siamo in regola su tutto. Orari, normative, assunzioni del personale, tranquillità dell’ambiente, rapporti, sono sempre rispettati”. Poi il primo settembre un comunicato a sorpresa del Comune di Montemarciano: “nel corso dei controlli generalizzati, che rientrano quelli eseguiti nei riguardi dell’Essentia di Mare, peraltro anche oggetto di segnalazione da parte dell’Associazione Discoteche Italiane, è emerso che il locale svolgeva anche attività di discoteca non autorizzata. (…) Il Sindaco Serrani ha dovuto emettere l’ordinanza di chiusura dell’esercizio per tre giorni (2-3-4 settembre), quale atto dovuto”. Allora nel giro di poche ore viene pubblicato pure un pesantissimo flash polemico proveniente dalla struttura con tanto di sfogo: “C’è in tutto questo una mancanza di coraggio da parte di un’amministrazione che all’ombra dell’ineccepibile “atto dovuto” sembra fare del tutto per ignorare la naturale vocazione turistica di un territorio che può e deve dimostrare di essere capace di non sfigurare nei confronti della vicina Senigallia. Ordinanze con orari ridotti e controlli troppo mirati a colpire i singoli piuttosto che a far crescere l’intero compartimento. (…) Che qualcuno faccia un esame di coscienza e che l’opinione pubblica capisca davvero chi sono ormai diventati i complici di una società in cui ci sono sempre più due pesi ed una misura. Che sia una repressione non uguale per tutti? Troviamo del resto anomalo che le istituzioni diventino bombe ad orologeria nei loro controlli rischiando di sottovalutare il sistema totale che continua impunemente a peccare in maniera più grave fra rumori molesti, alcolismo, droghe e prostituzione. (…) Essere “visitati” dopo mezzanotte della vigilia di ferragosto da parte delle Forze dell’Ordine ci ha lasciato sinceramente perplessi in quanto è una serata in cui la gente ama divertirsi in ogni luogo (locali, spiagge e strade). C’è bisogno di mettere un riflettore su tutto questo e che ognuno reciti ora il proprio ruolo a viso scoperto, noi l’abbiamo fatto! E’ per questo che continueremo a difendere il “sano divertimento” della gente in un territorio che abbiamo riqualificato mettendo in evidenza, come i locali “made in Marche” non siano di secondo livello a nessuno”. E il giorno dopo risponde il Comune: “L’Amministrazione comunale ritiene doveroso precisare che nella fattispecie non si è trattato soltanto di “un paio di ore di prolungamento dell’orario di intrattenimento” nei giorni di venerdì e sabato, ma di un sistematico svolgimento dell’attività di discoteca. (…) Apprezzamenti già pubblicamente espressi per l’Essentia, che sicuramente ha portato lustro e prestigio all’intero lungomare ed all’intero Comune ma, si torna a ripetere, che le regole riguardano tutti e tutti sono tenuti a rispettarle, per cui l’interpretare come un fatto punitivo e quasi esclusivo la sanzione comminata rappresenta una inaccettabile deduzione. Del resto, oltre all’Essentia, altri esercizi pubblici della zona sono incorsi in sanzioni anche di carattere più pesante, che però sono giustamente rimaste nella sfera della riservatezza. nessun locale è stato preso di mira da parte dell’Amministrazione stessa e della Polizia Municipale, che agiscono sempre secondo i principi della trasparenza, dell’imparzialità e del buon senso”. Allora a conclusione segue pure la replica del locale: “La Giunta comunale di Marina di Montemarciano, nella riunione del 31 agosto, ha preso in esame il problema ed ha ritenuto abbastanza veniale la trasgressione, considerata l’intera attività dell’Essentia nel suo complesso, che sicuramente ha dato prestigio a tutta la riviera montemarcianese, senza mai creare particolari situazioni di disagio o di ordine pubblico. In tale senso va interpretata l’ordinanza di chiusura dell’esercizio per tre giorni (2-3-4 settembre) che il Sindaco Serrani ha dovuto emettere “quale atto dovuto”." Dunque tanto chiasso per nulla pare. Pace fatta in sole ventiquattro ore. Una sfilza di comunicati e tanto rumore per qualcosa “veniale”.
Diversa invece la situazione del Bananas. Quasi distrutto dalle ultime mareggiate dello scorso dicembre si è obbligato e conseguentemente anche deciso di ricostruirlo per volontà delle autorità e del titolare in tempi record. Ma la riapertura è avvenuta comunque sempre in piena estate a causa anche dei disagi generali di maggio e giugno. Naturalmente la perdita di introiti unita a quella di immagine è stata significante. Nel frattempo le tasse demaniali e commerciali a carico dell’attività sono rimaste le stesse. Pure con il lavoro e l’arenile praticamente inesistenti. Particolarmente memorabile un episodio a fine stagione. Si decide di organizzare serate di musica latina durante gli ultimi fine settimana. E finalmente le presenze si fanno sentire. Ma nella notte di venerdì 25 settembre, forse l’ultima della stagione, ecco il sopralluogo dei Carabinieri. “Ci sono state richieste di intervento dai residenti di via Media a quanto pare a causa della musica e mi hanno fatto presente che verbalizzeranno anche questa volta con conseguente emissione di multa nei giorni seguenti”, ci confida il titolare Marco Stecconi. Per onor di cronaca via Media si trova in cima alla collina che sale dalla costa, attigua all’autostrada, a circa oltre mezzo chilometro dal locale. Ma secondo una ricostruzione pare che dopo il controllo avvenuto con relativa sanzione al Bananas, peraltro in fase di chiusura, siano continuate le attività di discoteca in altri locali limitrofi: “Abbiamo fatto anche noi una verifica appena chiuso il bar e ci siamo accorti che altri continuavano a fare musica senza problemi. Ma allora di che cosa stiamo parlando? Non contesto affatto l’elevazione della multa alla mia attività se è risultato qualcosa non a norma. Bensì quelle mancate a chi di sicuro era con gli orari e i decibel più fuorilegge di noi” precisa Stecconi.
Per l’adiacente stabilimento balneare di Paolo Donati invece peggio che mai. Nello svolgere dell’estate è parso quasi completamente abbandonato vista l’impraticabilità della superficie e gli accessori sparsi qua e là, disagi più volte denunciati dal titolare in varie sedi.
Se le verifiche degli orari, del volume ed il rispetto delle ordinanze non sono mai mancate quindi, ecco pure l’altra faccia della medaglia: assenza di ispezioni per tutto il resto.
Affari d’oro per le due, tre piadinerie ambulanti che hanno distribuito cibi e bevande fuori dalle discoteche durante tutte le notti dell’estate senza mai emettere documenti fiscali. Perdita d’incassi invece per l’unica area comunale autorizzata di sosta camper dove secondo l’ordinanza dovrebbero obbligatoriamente adattarsi tutti i vacanzieri “fai-da-te”. In diverse giornate di Agosto abbiamo registrato decine di campeggiatori sparsi ovunque sulla costa di Marina. Contemporaneamente nello spazio consentito ve ne erano tanti quante le dita di una mano. Forse a causa del frastuono notturno dello Chalet Beach dirimpetto, sorto con regolare autorizzazione diversi anni più tardi della zona attrezzata. Attività di spaccio e consumazione di sostanze stupefacenti senza ritegno sui muretti del lungomare o sulle barche in rimessaggio dell’associazione La Batana. E questioni varie di ordine pubblico a giudicare dalle numerose risse scoppiate.
Insomma ecco una sfilza di problematiche tutt’altro che veniali.
Appare chiara l’urgenza di un accurato piano di organizzazione per tutto il lungomare del territorio di Montemarciano in previsione delle prossime stagioni e delle prospettive future sul turismo. Pur mareggiate permettendo. Perché senza il serio interesse delle istituzioni preposte c’è il rischio che rimangano solo i ricordi della spiaggia di Marina.
Sino ad oggi tutte le tematiche sono state affrontate con estrema leggerezza e forse è anche comprensibile il perché. Se gli operatori sono quasi tutti non residenti nel Comune di Montemarciano diventa pure chiaro perché le varie amministrazioni che si succedono appaiono sempre alquanto distratte alle esigenze delle attività o disinteressate allo sviluppo di questo settore. Manca il potere elettorale.
Nell’ultima campagna per le elezioni l’Assessore Andrea Sbaffo aveva pubblicamente affermato in una assemblea che era sempre stato presente il massimo impegno dell’amministrazione uscente nel trattenere i divertimenti sulla spiaggia di Marina, favorendo naturalmente anche la permanenza dei giovani del luogo. Francamente si sarebbe auspicato più permissivismo considerate le difficoltà legate alle classiche sciagure da erosione di ogni anno e i disagi di una popolazione che vede puntualmente da tempo privarsi degli spazi sul lungomare.
Intanto s’attendono soprattutto questi fantomatici mini ripascimenti e mini posizionamenti di nuovi scogli. Annunciati per fine primavera dalla giunta uscente durante la campagna elettorale e ribaditi lo scorso settembre in uno strano comunicato stampa tranquillizzante del Comune dove si raccontava che “alcuni funzionari regionali, ben comprendendo l’importanza dell’argomento, sono addirittura rientrati dalle ferie”, ad ottobre inoltrato ancora nulla all’orizzonte.
Per onor di cronaca, l’ultima disastrosa serie di mareggiate è accaduta nella prima quindicina di dicembre duemilaotto. Se qualcuno l’avesse già rimosso dalla memoria…
Fonti:
-stampa locale
-indagini sul posto
-interviste dirette
Una estate da record quella della spiaggia di Marina di Montemarciano che nonostante i guai dello scorso inverno e i pasticci di fine primavera è riuscita a guadagnarsi uno straordinario successo per opera di alcune attività che l’hanno resa celebre.
Se durante il giorno non sono mancate le presenze sulla spiaggia, di notte, i locali sono stati letteralmente presi d’assalto da migliaia di persone in cerca di svago. Naturalmente con la complicità delle splendide condizioni meteorologiche.
Serate indimenticabili per la costa casebrugiatese: code fuori dalle discoteche perché già sature della capienza; chilometri di auto parcheggiate (da Marzocca a Marina); arrivi da ogni parte della provincia; locali tutti funzionanti per rispondere al massimo delle richieste.
Ma se l’aspetto del trionfo della partecipazione è indubbio altrettanto grande è la serie di misfatti che hanno accompagnato le attività durante questa stagione.
E dopo la chiusura dei locali rimasti aperti sino ai primi fine settimana di ottobre è il momento adatto per ogni considerazione.
Iniziamo registrando la permanenza dell’annosa rivalità tra esercenti a causa di disparità fra concessioni, orari, possibilità di offrire servizi. Bar che concedono gratuitamente sdraio alla clientela mentre gli stabilimenti balneari combattono per la sopravvivenza tra leggi, tasse ed erosione. Locali autorizzati come discoteche che possono lavorare sino alle cinque del mattino ed altri pressoché identici che alle due devono staccare la spina. Incompatibilità con la fornitura di certi servizi e con il luogo.
Queste sono alcune tematiche che hanno infiammato i rapporti anche nella stagione appena trascorsa provocando probabilmente anche la chiamata dei controlli e gettando dubbi sulla legittimità di alcune scelte, autorizzazioni, concessioni. Tutto ciò accade quando manca un organismo super-partes atto a rappresentare la categoria nel suo genere ed interfacciarsi con le istituzioni. Se sul terreno sono presenti i semplici titolari che investono tutte le proprie risorse in una attività e sono costretti ad affrontare le problematiche da soli è naturale che la situazione possa innescare conflitti incrociati in stile “tutti contro tutto”.
Ma siamo soltanto all’inizio e nella parte più “leggera”.
Numerosissimi i controlli ai locali notturni fino all’ultima settimana di settembre. In alcuni casi sono state avvistate fino a tre pattuglie di Carabinieri per le verifiche inerenti agli orari dei servizi ed alle autorizzazioni. E per diretta proporzionalità altrettanto copiosa pure l’elevazione di multe che hanno riguardato praticamente quasi tutti i gestori. Ne sanno qualcosa Essentia di Mare e Repubblica Libera di Bananas particolarmente colpiti durante la stagione. Il primo, in diverse occasioni con l’arrivo delle Forze dell’Ordine, è stato visto svuotarsi di centinaia di persone nel giro di pochi minuti. Musica spenta addirittura prima delle una, di conseguenza, gente che se ne va. Ed è quello che è accaduto persino nella notte di Ferragosto. Alle ore una e quindici il locale poteva già avviarsi alla chiusura. Sopraggiunta infatti una pattuglia di Carabinieri, pare abbia decretato la fine della discoteca per la serata e la conseguente fuga di gente in cerca di altra meta dove poter proseguire il divertimento. Alle ore quattro della stessa nottata assistiamo pure casualmente ad una aggressione da parte di travestiti sul piazzale del deposito mezzi della Conerobus di Marina. Tre auto si fermano per contrattare direttamente dal finestrino. Improvvisamente piombano da nord un paio di macchine cariche di altri transessuali brasiliani che scendono in tutta fretta armati di mazze e catene e assaltano gli eventuali “clienti”. Calci e bastonate sulle carrozzerie, grida, percosse. Presi completamente dal panico i malcapitati in cerca di “svago” cercano di aprirsi un varco e si danno alla fuga. I viados, che nel frattempo si sono riuniti sino a comporre una decina, salgono sui propri mezzi e si buttano ad un inseguimento “a tutta birra”, in classico stile cinematografico americano. Percorriamo allora qualche chilometro della Statale, da Marzocca all’entrata di Falconara Marittima, ma non incontriamo nemmeno un agente di pubblica sicurezza in servizio. Nei giorni successivi tentiamo di realizzare una intervista proprio all’Essentia cercando di capire se ci sono delle problematiche e se vi è un accanimento particolare nei confronti di questa attività. Ci riceve il direttore artistico Kruger Agostinelli che conferma più volte di non aver nessun problema né con l’Amministrazione comunale, né con gli altri locali, né tantomento con i residenti, dissentendo pure sugli spegnimenti forzati della musica: “Il nostro è un locale di nuovissima concezione che rappresenta il futuro del divertimento – ci dice – probabilmente molti ancora non sono in grado di capirlo per cui potrebbe sorgere qualche incomprensione, ma siamo in regola su tutto. Orari, normative, assunzioni del personale, tranquillità dell’ambiente, rapporti, sono sempre rispettati”. Poi il primo settembre un comunicato a sorpresa del Comune di Montemarciano: “nel corso dei controlli generalizzati, che rientrano quelli eseguiti nei riguardi dell’Essentia di Mare, peraltro anche oggetto di segnalazione da parte dell’Associazione Discoteche Italiane, è emerso che il locale svolgeva anche attività di discoteca non autorizzata. (…) Il Sindaco Serrani ha dovuto emettere l’ordinanza di chiusura dell’esercizio per tre giorni (2-3-4 settembre), quale atto dovuto”. Allora nel giro di poche ore viene pubblicato pure un pesantissimo flash polemico proveniente dalla struttura con tanto di sfogo: “C’è in tutto questo una mancanza di coraggio da parte di un’amministrazione che all’ombra dell’ineccepibile “atto dovuto” sembra fare del tutto per ignorare la naturale vocazione turistica di un territorio che può e deve dimostrare di essere capace di non sfigurare nei confronti della vicina Senigallia. Ordinanze con orari ridotti e controlli troppo mirati a colpire i singoli piuttosto che a far crescere l’intero compartimento. (…) Che qualcuno faccia un esame di coscienza e che l’opinione pubblica capisca davvero chi sono ormai diventati i complici di una società in cui ci sono sempre più due pesi ed una misura. Che sia una repressione non uguale per tutti? Troviamo del resto anomalo che le istituzioni diventino bombe ad orologeria nei loro controlli rischiando di sottovalutare il sistema totale che continua impunemente a peccare in maniera più grave fra rumori molesti, alcolismo, droghe e prostituzione. (…) Essere “visitati” dopo mezzanotte della vigilia di ferragosto da parte delle Forze dell’Ordine ci ha lasciato sinceramente perplessi in quanto è una serata in cui la gente ama divertirsi in ogni luogo (locali, spiagge e strade). C’è bisogno di mettere un riflettore su tutto questo e che ognuno reciti ora il proprio ruolo a viso scoperto, noi l’abbiamo fatto! E’ per questo che continueremo a difendere il “sano divertimento” della gente in un territorio che abbiamo riqualificato mettendo in evidenza, come i locali “made in Marche” non siano di secondo livello a nessuno”. E il giorno dopo risponde il Comune: “L’Amministrazione comunale ritiene doveroso precisare che nella fattispecie non si è trattato soltanto di “un paio di ore di prolungamento dell’orario di intrattenimento” nei giorni di venerdì e sabato, ma di un sistematico svolgimento dell’attività di discoteca. (…) Apprezzamenti già pubblicamente espressi per l’Essentia, che sicuramente ha portato lustro e prestigio all’intero lungomare ed all’intero Comune ma, si torna a ripetere, che le regole riguardano tutti e tutti sono tenuti a rispettarle, per cui l’interpretare come un fatto punitivo e quasi esclusivo la sanzione comminata rappresenta una inaccettabile deduzione. Del resto, oltre all’Essentia, altri esercizi pubblici della zona sono incorsi in sanzioni anche di carattere più pesante, che però sono giustamente rimaste nella sfera della riservatezza. nessun locale è stato preso di mira da parte dell’Amministrazione stessa e della Polizia Municipale, che agiscono sempre secondo i principi della trasparenza, dell’imparzialità e del buon senso”. Allora a conclusione segue pure la replica del locale: “La Giunta comunale di Marina di Montemarciano, nella riunione del 31 agosto, ha preso in esame il problema ed ha ritenuto abbastanza veniale la trasgressione, considerata l’intera attività dell’Essentia nel suo complesso, che sicuramente ha dato prestigio a tutta la riviera montemarcianese, senza mai creare particolari situazioni di disagio o di ordine pubblico. In tale senso va interpretata l’ordinanza di chiusura dell’esercizio per tre giorni (2-3-4 settembre) che il Sindaco Serrani ha dovuto emettere “quale atto dovuto”." Dunque tanto chiasso per nulla pare. Pace fatta in sole ventiquattro ore. Una sfilza di comunicati e tanto rumore per qualcosa “veniale”.
Diversa invece la situazione del Bananas. Quasi distrutto dalle ultime mareggiate dello scorso dicembre si è obbligato e conseguentemente anche deciso di ricostruirlo per volontà delle autorità e del titolare in tempi record. Ma la riapertura è avvenuta comunque sempre in piena estate a causa anche dei disagi generali di maggio e giugno. Naturalmente la perdita di introiti unita a quella di immagine è stata significante. Nel frattempo le tasse demaniali e commerciali a carico dell’attività sono rimaste le stesse. Pure con il lavoro e l’arenile praticamente inesistenti. Particolarmente memorabile un episodio a fine stagione. Si decide di organizzare serate di musica latina durante gli ultimi fine settimana. E finalmente le presenze si fanno sentire. Ma nella notte di venerdì 25 settembre, forse l’ultima della stagione, ecco il sopralluogo dei Carabinieri. “Ci sono state richieste di intervento dai residenti di via Media a quanto pare a causa della musica e mi hanno fatto presente che verbalizzeranno anche questa volta con conseguente emissione di multa nei giorni seguenti”, ci confida il titolare Marco Stecconi. Per onor di cronaca via Media si trova in cima alla collina che sale dalla costa, attigua all’autostrada, a circa oltre mezzo chilometro dal locale. Ma secondo una ricostruzione pare che dopo il controllo avvenuto con relativa sanzione al Bananas, peraltro in fase di chiusura, siano continuate le attività di discoteca in altri locali limitrofi: “Abbiamo fatto anche noi una verifica appena chiuso il bar e ci siamo accorti che altri continuavano a fare musica senza problemi. Ma allora di che cosa stiamo parlando? Non contesto affatto l’elevazione della multa alla mia attività se è risultato qualcosa non a norma. Bensì quelle mancate a chi di sicuro era con gli orari e i decibel più fuorilegge di noi” precisa Stecconi.
Per l’adiacente stabilimento balneare di Paolo Donati invece peggio che mai. Nello svolgere dell’estate è parso quasi completamente abbandonato vista l’impraticabilità della superficie e gli accessori sparsi qua e là, disagi più volte denunciati dal titolare in varie sedi.
Se le verifiche degli orari, del volume ed il rispetto delle ordinanze non sono mai mancate quindi, ecco pure l’altra faccia della medaglia: assenza di ispezioni per tutto il resto.
Affari d’oro per le due, tre piadinerie ambulanti che hanno distribuito cibi e bevande fuori dalle discoteche durante tutte le notti dell’estate senza mai emettere documenti fiscali. Perdita d’incassi invece per l’unica area comunale autorizzata di sosta camper dove secondo l’ordinanza dovrebbero obbligatoriamente adattarsi tutti i vacanzieri “fai-da-te”. In diverse giornate di Agosto abbiamo registrato decine di campeggiatori sparsi ovunque sulla costa di Marina. Contemporaneamente nello spazio consentito ve ne erano tanti quante le dita di una mano. Forse a causa del frastuono notturno dello Chalet Beach dirimpetto, sorto con regolare autorizzazione diversi anni più tardi della zona attrezzata. Attività di spaccio e consumazione di sostanze stupefacenti senza ritegno sui muretti del lungomare o sulle barche in rimessaggio dell’associazione La Batana. E questioni varie di ordine pubblico a giudicare dalle numerose risse scoppiate.
Insomma ecco una sfilza di problematiche tutt’altro che veniali.
Appare chiara l’urgenza di un accurato piano di organizzazione per tutto il lungomare del territorio di Montemarciano in previsione delle prossime stagioni e delle prospettive future sul turismo. Pur mareggiate permettendo. Perché senza il serio interesse delle istituzioni preposte c’è il rischio che rimangano solo i ricordi della spiaggia di Marina.
Sino ad oggi tutte le tematiche sono state affrontate con estrema leggerezza e forse è anche comprensibile il perché. Se gli operatori sono quasi tutti non residenti nel Comune di Montemarciano diventa pure chiaro perché le varie amministrazioni che si succedono appaiono sempre alquanto distratte alle esigenze delle attività o disinteressate allo sviluppo di questo settore. Manca il potere elettorale.
Nell’ultima campagna per le elezioni l’Assessore Andrea Sbaffo aveva pubblicamente affermato in una assemblea che era sempre stato presente il massimo impegno dell’amministrazione uscente nel trattenere i divertimenti sulla spiaggia di Marina, favorendo naturalmente anche la permanenza dei giovani del luogo. Francamente si sarebbe auspicato più permissivismo considerate le difficoltà legate alle classiche sciagure da erosione di ogni anno e i disagi di una popolazione che vede puntualmente da tempo privarsi degli spazi sul lungomare.
Intanto s’attendono soprattutto questi fantomatici mini ripascimenti e mini posizionamenti di nuovi scogli. Annunciati per fine primavera dalla giunta uscente durante la campagna elettorale e ribaditi lo scorso settembre in uno strano comunicato stampa tranquillizzante del Comune dove si raccontava che “alcuni funzionari regionali, ben comprendendo l’importanza dell’argomento, sono addirittura rientrati dalle ferie”, ad ottobre inoltrato ancora nulla all’orizzonte.
Per onor di cronaca, l’ultima disastrosa serie di mareggiate è accaduta nella prima quindicina di dicembre duemilaotto. Se qualcuno l’avesse già rimosso dalla memoria…
Fonti:
-stampa locale
-indagini sul posto
-interviste dirette