Dopo la grande iniziativa mediatica del blog Popinga, con esiti tutti discutibili, ecco la nuova provocazione lanciata da Una Vacanza Dimenticabile. Quando le cifre da sole non bastano. E per completare l’opera ci vogliono pure gli argomenti.
Da giorni se ne parlava grazie all’intervento del noto blog senigalliese.
Vuoi il particolare momento in cui la città si trova. Vuoi una sempre maggior richiesta di trasparenza, forse anche per una questione di trend. Vuoi per il rischio di fare una brutta figura o di finire addirittura nel controverso. Alla fine dal Comune di Senigallia vengono pubblicati i redditi denunciati da ciascun esponente della Giunta in carica e del Consiglio Comunale.
Ma nelle ore successive nessun grande dibattito si è aperto come invece si sarebbe auspicato. Solo tante cifre e un pò di stupore…
Apparentemente ci sembrerebbe che nella politica cittadina ci sono pensionati con stipendi da dirigenti di una multinazionale. C’è poi qualcuno che denuncia un reddito inferiore ad un extracomunitario clandestino che vende accendini ai parcheggi. Oppure non mancano individui che transitano per le strade cittadine a bordo di lussuose automobili, il cui solo mantenimento annuo si avvicinerebbe intorno all’intero guadagno dichiarato.
In ogni modo la realtà è tutta da appurare.
Ovvero, c’è da tener conto del fatto che queste cifre sarebbero prive di tassazione e volgarmente definibili “lorde”. Dunque i guadagni netti nei portafogli dei chiamati in causa si aggirerebbero intorno alla metà di quanto pubblicato. Inoltre tali importi non sono giustificati da nessuna voce che indichi la reale attività dell’individuo in esame e quali cause o ragioni li abbiano condizionati. Non tengono conto della situazione patrimoniale privata, né dei bilanci aziendali quando si tratta di liberi professionisti e imprenditori.
Dunque l’ennesimo caso nel panorama mediatico cittadino non può ancora considerarsi archiviato del tutto.
Ragion per cui, dopo questa brevissima premessa chiarificatrice ecco la vera proposta, il secondo atto della provocazione: dopo i redditi, ora si pubblichino sugli organi di stampa le situazioni patrimoniali ed i curricula dei candidati alle prossime amministrative cittadine e della politica “uscente”. Tale invito potrebbe essere naturalmente esteso anche a chi si accinge a mantenere il ruolo pubblico negli ambienti circostanti e strettamente connessi (segretari di partito, stretti collaboratori, coordinatori).
Un grande passo avanti verso la costituzione di una vera e propria anagrafe politica, già oggetto di discussioni da qualche anno.
Ma soprattutto un balzo enorme in termini di trasparenza.