venerdì 1 gennaio 2010

“Cambiare il rapporto fra cittadini e regole”

Incontro con Gherardo Colombo. Intervista di Una Vacanza Dimenticabile.

Serata a tema quella di mercoledì 25 novembre all’interno del teatro Vittorio Alfieri di Montemarciano, dove l’ex-magistrato Gherardo Colombo ha incontrato i cittadini in un pubblico appuntamento. Si è parlato del rapporto delle persone con la giustizia, con la legalità, con i propri diritti e doveri. Una discussione tanto aperta quanto quasi informale a giudicare dal fatto che lo stesso Colombo, forse abituato a parlare ai ragazzi delle scuole, è sceso in platea col microfono boicottando il tavolo dei relatori. Un gesto sicuramente apprezzato dagli intervenuti che hanno partecipato attivamente al dibattito inserendosi con proprie considerazioni nel discorso e porgendo domande all’ex-giudice. “Senza il rispetto delle regole non potremmo vivere in società. Ma senza una discussione pubblica sulle ragioni delle regole, la vita in società non saprebbe proiettarsi verso il futuro, né riuscirebbe a immaginare forme migliori di convivenza. La giustizia poi non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, sofferto, segnato dall’incomunicabilità. La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole”, questa sostanzialmente la sintesi di un pensiero più ampio che ha cercato di divulgare ai presenti. Una pura lezione di diritto impartita da un sicuro esperto in materia. Colombo ha partecipato infatti come titolare o collaboratore alle più grandi inchieste di giustizia italiane degli ultimi trent’anni. Dalla scoperta della Loggia P2 al caso Ambrosoli, da Mani Pulite ai processi Imi-Sir, Lodo Mondatori, Sme. Dall’ottantanove al novantadue è stato nominato consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo nazionale e nel novantatre anche consulente per la Commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia. Dall’ottantanove in organico presso la Procura della Repubblica di Milano come pubblico ministero. Nel duemilacinque nominato consigliere presso la Corte di Cassazione. Ha lasciato definitivamente l’attività di magistrato nel duemilasette dopo trentatre anni di servizio. Attualmente si dedica alla scrittura di libri e attraversa l’Italia per diffondere le sue teorie sul recupero dell’osservanza delle regole partendo dal semplice senso civico.