lunedì 29 giugno 2009

FUORI PROGRAMMA 10 – Montemarciano: ecco il programma per il prossimo sindaco

Provocatoriamente Una Vacanza Dimenticabile a poche ore dalle elezioni amministrative di Montemarciano pubblica un elenco di “cose da fare” che il nuovo inquilino (chiunque sia) del palazzone di Via Umberto I non potrà esimersi dal tener conto.


Manca pochissimo oramai all’elezione del nuovo sindaco di Montemarciano. E allora la risaputa sfrontatezza di Una vacanza Dimenticabile questa volta porta addirittura l’autore ad elencare ciò che la cittadinanza di tale territorio si aspetta dai prossimi inquilini del palazzo in cima al colle.

1) – LA COSTA. Quello che è accaduto in questi cinque chilometri di lungomare in trent’anni è praticamente risaputo e alquanto doloroso. I nuovi regnanti dovranno da subito recuperare le redini del governo del proprio lungomare ponendo la questione assolutamente prioritaria senza alcun tipo di scuse. Sarà importante coinvolgere anche la cittadinanza (residenti e operatori) per non commettere l’errore di prendere decisioni affrettate o chiuse che potrebbero risultare ancor di più disastrose per il futuro del territorio. E qualsiasi tipo di impedimento, di ostacolo, burocratico, politico o di ogni genere dovrà d’ora in poi sempre essere illustrato pubblicamente. Con tanto di nomi e cognomi.

2) – LA VIABILITA’. Va rivista completamente a Marina di Montemarciano. Bisogna chiarire perché strade comunali o vie cittadine si sono trasformate in strade provinciali (Via Honorati, Viale degli Olmi, Via Spontini, Via Roma) costrette a sopportare persino il traffico pesante da e per la Vallesina nonostante i divieti imposti da ordinanze già esistenti. Tanto che alcune abitazioni private tremano al passare di tali mezzi e c’è il rischio di provocare serie lesioni. Ci si domanda dove sorgerà il nuovo casello autostradale e quale necessità abbia per un territorio di diecimila anime se a soli tre chilometri esiste quello di Ancona Nord (Chiaravalle) e a dodici quello di Senigallia. Che intenzioni ci sono con la stradina di campagna ancora sterrata (Via Poiole) che collega direttamente la S.S.16 con l’incrocio tra la S.P.2 (Via del Lavoro) e Via Gabella (presso nuova Z.I. Montemarciano/Gabella). Occorre eliminare immediatamente la sventurata scelta della serie di semafori sulla S.S.16 che tengono in ginocchio Marina da oltre quindici anni con disagi, inquinamento e centinaia di incidenti, ledendo pure all’immagine della località stessa. Ipotesi di realizzare strade complanari anche a Marina come a Senigallia risulterebbero praticamente assurde e dispendiose. Alternative sono già esistenti: basta potenziarle (Via Media, Via Marzocca, Strada Grancetta e prolungamento fino a Senigallia).

3) – I RIFIUTI E L’ECOLOGIA. Lo scarso interesse verso la raccolta differenziata va colmato immediatamente con il ritiro separato ed obbligatorio “porta a porta”. Naturalmente unito a forme di incentivi, sgravi, bonus economici. E’ doveroso anche un accurato studio di fonti di energia alternativa applicabili sul territorio. Si possono ipotizzare le separazioni delle acque potabili dalle acque per altri usi anche in campo privato per le nuove costruzioni. Si possono formulare ordinanze per il bando delle buste di plastica non biodegradabile ingenuamente distribuite dai servizi commerciali del territorio. Da ultimo urge fare chiarezza vera sulla discarica di Santa Veneranda e sul suo futuro. Sperando poi che certe chiacchiere che girano possano dissiparsi nei bar…

4) – LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO. L’urbanistica è un altro tasto dolente di questo territorio. Negli ultimi trent’anni è sorta una cittadina a pezzettini, come un puzzle che non si riesce mai a comporre. Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti: diecimila anime attualmente residenti dissipate in oltre dieci inopportune frazioni. Con i soli costi di urbanizzazione buttati per avere il territorio così com’è molto probabilmente si sarebbe potuto creare una città di tutto rispetto, con un lungomare di tutto rispetto, con un turismo di tutto rispetto, con una cittadinanza che godrebbe di una dignità di tutto rispetto.

5) – IL TRASPORTO PUBBLICO. Definirlo un pubblico servizio quello della locale azienda di trasporti è davvero un azzardo. Gli autobus passano quando lo decide il loro conducente. Alla principale fermata (Giardini 8 Marzo) da anni non è presente nemmeno un foglietto di carta con gli orari. Qualcuno ha affermato che comunque esistono e si possono consultare su Internet. Alcuni autisti se controllati dalle Forze dell’Ordine alla guida di auto private molto probabilmente rischierebbero il ritiro della patente. La cosa più curiosa è che per anni nella politica montemarcianese ci sono stati anche rappresentanti e dirigenti della società. E forse ci sono ancora. Dunque tutto dovrebbe risultare perfettamente funzionante…E dopo aver definito oramai certo il by-pass ferroviario che connetterà la Linea Adriatica da nord in zona Montecatini con la linea per Roma e lo spostamento della stazione in zona Brummel sorge spontaneo chiedersi quanto possa essere utile in una località dove non esistono praticamente più viaggiatori su rotaia proprio per mancanza di treni che fermano. E come si conciliano questi progetti con la tanto ipotizzata metropolitana di superficie? Che impatto avrà sul territorio? Che impatto avrà sull’economia delle attività ferroviarie ed economiche di Falconara Marittima e Ancona (i treni provenienti da nord e diretti a ovest si immetteranno direttamente su Chiaravalle escludendo totalmente le due città e le loro infrastrutture)??

6) – IL SOCIALE. Quali tipi di considerazioni per questo settore sono state messe in atto o verranno adottare dopo l’elezioni dai nuovi governanti?? Due generazioni di paesani sono cresciute nei due-tre bar disponibili (il Bananas per il momento non c’è più). Costringere una intera schiera di bambini di un paese a svilupparsi solo in luoghi dove circolano alcol, giochi a soldi, ecc. non si rivela alquanto lodevole. Quali alternative ci sono o ci saranno d’ora in poi?? Si parla di nuove case popolari anche a Montemarciano??

7) – LA PIANIFICAZIONE DEL VERDE. Di verde per fortuna nel Comune di Montemarciano ce n’è molto. Ma non è mai abbastanza. Spesso le aree ambientali e i parchi sono fuori mano o circoscritte in alcuni contesti. Si può discutere di un nuovo piano completo che interessi soprattutto i centri abitati ed in primo luogo una nuova piantumazione di alberi lungo strade, vie??

8) – IL TURISMO. Non è mai potuto decollare a causa delle continue sciagure sul lungomare e ai “segreti” bastoni fra le ruote conficcati da non si sa bene chi. Ma da quando alcuni privati hanno rischiato (e continuano a rischiare) i propri soldi con alcune attività, ristorantini, bar e discoteche qualche migliaio di persone viene incredibilmente a trovare svago a Marina di Montemarciano. C’è interesse a continuare un discorso in questo senso o ad iniziarne uno nuovo, oppure si lascia perdere tutto??

9) – LO SPORT. Chi vive a Montemarciano e ama lo sport è fortunatissimo. Ha la possibilità di avere a disposizione una rosa di incantevoli impianti. Almeno così dovrebbe essere. In realtà tutto rimane circoscritto alle società che li hanno a disposizione. Lo sportivo comune, anche occasionale è di fatto tagliato fuori da ogni possibile e saltuario utilizzo. Se in tutte le città esiste una sola squadra di calcio fatta eccezione per Milano, Torino, Genova e Roma che ne hanno due, a Montemarciano ve ne sono ben quattro. Potremmo così definirla la fucina dei provetti calciatori…ma dove sono costoro??
Campi da calcio ovunque ma nessuna piscina. Varie società sportive per appena diecimila abitanti ma nessun centro d’equitazione. Strutture di ogni tipo ma nessun circolo nautico/scuola di vela in una cittadina di mare con cinque chilometri di spiaggia…

10) – I GEMELLAGGI E LE FESTE. Bisogna cominciare a fare chiarezza pure su questa questione. Bisogna capire se i gemellaggi servono a tutta la cittadinanza per unire culture, scambiare tradizioni che possano giovare a tutti oppure sono ottime invenzioni per usufruire di vacanzette e pranzetti pagati con i soldi pubblici per una stretta cerchia di persone.
Stesso discorso valido per feste ed eventi.

11) – L’INDIPENDENZA AI CASEBRUCIATESI. Gli stemmi dei partiti presenti a Montemarciano esprimono tanti ideali e bei concetti: Libertà, Democrazia, Solidarietà. Ci chiediamo quale di queste politiche presenti sia capace di iniziare ad ipotizzare anche lontanamente un pensiero di indipendenza amministrativa per Marina di Montemarciano (Casebruciate). Perché quelle parole significano anche questo. Francamente, giustificare ancora l’amministrazione dal colle per ragioni di tradizione, risulta alquanto infelice.