domenica 22 febbraio 2009

FUORI PROGRAMMA 2.8

2008 castronerie senigalliesi che se ne vanno…(e problematiche irrisolte che restano…)

E’ il resoconto dell’anno a puntate. Le dichiarazioni, i comunicati, le opinioni, i fatti e i misfatti agli occhi degli spettatori. Alcune sono vere ed attendibili, altre meno, altre ancora sono falsità assolute. Una cosa è certa: se non le hanno dette o fatte i diretti interessati, vuol dire che se le sono inventate i cronisti. Tutto giudicabile alla più sincera discrezione e valutazione del lettore.

AGOSTO 2008

- 1-10 Agosto 2008 – La città si distingue anche da tutte le altre località turistiche per i suoi prematuri bilanci. Nei primissimi giorni di Agosto senza aspettare né la passata del quindici, né il dopo-fiera, vengono quest’anno già pubblicate le prime dichiarazioni sulla stagione. Annata sottotono, estate effettivamente calante, inizio disastroso e luglio basso, queste sono le motivazioni divulgate nella prima decade dopo due mesi di sole spaccapietre. In molti questa volta propongono agli operatori del settore di cambiare lavoro.

- 9 Agosto 2008 – il consigliere Cicconi Massi cavalcando l’onda della parte politica alla quale appartiene propone immediatamente anche a Senigallia l’arrivo di militari dell’Esercito affiancati alle Forze dell’Ordine. Lo scenario immaginario diventa subito cinematografico nel più spiccato stile americano. Soldati armati fino ai denti davanti alla Rotonda o intorno alla fontana di Piazza del Duca. Pattugliamenti fissi alla Penelope (per evitare più che altro che qualcuno in uno stato di depressione acuta si butti dal molo, primo fra tutti Gianni Guerra per il dispiacere nel vedere la sua “signorina” accerchiata dalle pistole), turisti in fuga, albergatori e bagnini in rovina, coprifuochi, ronde sulla spiaggia di carta vetrata e posti di blocco per tutte le strade cittadine.
Fra le numerose critiche riceve un ottimo consiglio da un blogger: “vedi di farti una scopata…”

- 25 Agosto 2008 – questo mese termina con una vera e propria scia di castronerie…
La prima fra tutte è rappresentata dalla pubblicazione del progetto del Grand Hotel che verrà realizzato nell’area ex-Sacelit. Di primo impatto sembra la ricostruzione di un nuovo cementificio.
La ciminiera rimane al suo posto così com’è senza comprendere per quale criterio e secondo la volontà di chi. Non mancano dubbi e perplessità dalla cittadinanza. Poi, come il sole dopo il temporale estivo, in meno di quarantotto ore le opinioni degli albergatori. Rosi, titolare della più bella e completa realtà alberghiera esistente a Senigallia e attuale presidente dell’Associazione Albergatori, afferma che sarà un successo il nuovo Grand Hotel, che non toglierà lavoro a nessuno, anzi porterà tantissimi nuovi turisti in città. Non si sa bene su quale certezza si basano le sue parole. E puntualizza: “e ve lo dico da proprietario del Ritz” Non precisa però che proprio il suo Ritz lavora stagionalmente tre/quattro mesi l’anno, delle 135 camere non riesce a riempirne nemmeno un terzo e l’ultimo congresso che ha ospitato è stato forse nell’anno dell’ultima volta che ha nevicato a Senigallia. Contemporaneamente interviene anche Tassi dell’Hotel Argentina e dell’AssoHotel, sicuramente ben più giovane e scaltro. E meravigliano ancor di più le sue dichiarazioni: “La città ha bisogno di una struttura come questa…che si inserisca nei circuiti internazionali (…) Ecco quindi che diventa fondamentale affidare l’hotel a delle catene alberghiere che valicano i confini europei, di modo da poter riempire la struttura con nuovi clienti”. Ignaro delle ragioni puramente cittadine che allontanano il turismo straniero va ancora avanti: “Strutture di qualità in città ce ne sono...” il che detto da colui che è titolare di un albergo rimasto esattamente com’era dai primi anni ottanta è tutto un programma…
Sarebbe bastato dire da entrambi la più semplice e pura verità: non temiamo il Grand Hotel perché difficilmente riuscirà a decollare in una città dove il turismo è ridotto all’osso con la sola partecipazione dei soliti villeggianti irriducibili ed affezionati alle stesse strutture.

- 26/27/28/29/30 Agosto 2008 – a continuazione della scia…
Il 26 c.m. si riunisce il Consiglio Comunale anticipato per l’approvazione del Piano Cervellati. Discussioni, modifiche nell’ordine del giorno, cambiamenti sugli interventi con gli emendamenti, voto col singhiozzo e…rissa sfiorata. Sì, perché in meno di dieci minuti il progetto che determinerà il futuro buono o cattivo per la città viene approvato con il blocco temporaneo degli interventi dei consiglieri rimandato al dopo voto. L’opposizione va su tutte le furie e tra uscite dall’aula e rientri sfoggia un megafono con il quale più volte prende la parola. Il Consiglio si scalda sino arrivare all’ebollizione. L’esplosione però avviene mentre il Consigliere Mancini (Rif.Com.) che nel frattempo aveva preso platealmente la parola col megafono cita la sua mozione bloccata. Mancini denuncia anche a voce alta l’irregolarità di questa seduta ed intanto il Presidente del Consiglio invece di sospendere i lavori impone l’apertura del voto. Si sente anche il Sindaco sollecitare a votare per concludere la faccenda il prima possibile. Quindi passa la votazione in sottofondo e il Piano viene approvato. E’ confusione totale. Mentre la minoranza reclama dai banchi e il Consigliere Cicconi Massi inveisce contro la Giunta, il Sindaco gesticola in una maniera inequivocabile, che sembra di assistere ad un film di Totò. Il gesto è indubbio e invita ironicamente tutta l’opposizione di andarsene perché oramai la cosa è fatta... Nel frattempo Cicconi Massi continua dal banco con le sue grida contro il Sindaco. Volpini e Mangialardi (prima l’uno poi l’altro) tentano di porre fine alla chiassosa manifestazione scagliandosi contro di lui in maniera del tutto poco amichevole, tanto che vengono trattenuti da altre persone presenti in aula ad un passo dal probabile uso delle mani. Si conclude così una seduta del Consiglio Comunale del tutto discutibile. Immediatamente, dopo pochissimi minuti arrivano le prime dichiarazioni dello stesso Sindaco: “Siamo riusciti a raggiungere questo importante obiettivo nonostante l'atteggiamento prepotente ed arrogante di alcuni consiglieri di opposizione che nel corso della seduta hanno tentato in ogni modo di trasformare un civile confronto democratico in rissa, al solo scopo di impedire l'adozione di un provvedimento così importante per la comunità senigalliese. Si sono distinti in questa attività gravemente lesiva delle prerogative del Consiglio i consiglieri Paradisi Roberto, Cicconi Massi, Cameruccio e Marcantoni. Ho già formalmente segnalato alle autorità preposte questa grave violazione delle norme che regolano l'attività del Consiglio Comunale. Fortunatamente esiste una documentazione filmata che mostra in modo inequivocabile quanto accaduto.” Se un civile confronto democratico si trasforma in una rissa perché allora non sospendere la seduta da parte del Presidente del Consiglio Comunale?? Perché fra i nomi dei partecipanti alla tentata rissa non aggiunge anche quelli del vice-Sindaco Ceresoni e degli Assessori Volpini e Mangialardi intervenuti personalmente e con una certa veemenza?? Siamo sicuri che le autorità preposte se imparziali non abbiano qualcosa da dire anche sulle gesticolazioni compiute dallo stesso Sindaco nel filmato tanto decantato?? Mah!…vedremo…E comunque, non bastasse l’intervento dell’Angeloni, partono a raffica anche le parole degli esponenti di maggioranza. E’ incredibile… Da ogni rappresentante viene sollevata una critica diversa e “ad hoc” contro l’opposizione, tanto che sembrano state scritte tutte la sera prima insieme a tavolino: il Capogruppo PD Schiavoni definisce antidemocratico il comportamento dell’opposizione, senza naturalmente menzionare nulla sul comportamento del Sindaco; Primavera, quello dei Verdi, afferma che anche loro hanno fatto spesso ostruzionismo ma non con metodi da Mezza Canaja (ci piacerebbe sapere con quali altri allora…) e che “l’opposizione è un’armata Brancaleone”. In questa vicenda il centro sociale senigalliese non solo si era espresso alcuni mesi prima con un semplice comunicato stampa, ma non c’entra proprio nulla; Volpini, assessore, segretario del PD e titolare dello scatto degno di considerazione olimpionica (visionabile nel video-documento) attacca invece Mancini con tale argomentazione “se avesse messo un terzo dell'energia che utilizza per fare opposizione nell'operato quando era in maggioranza oggi le cose sarebbero diverse”. Ciò lascia pensare che il Mancini da buon comunista avrebbe dovuto sottostare alle direttive non tanto di Mosca, bensì quelle di Piazza Roma…; Ceresoni (vice-Sindaco, Assessore alla Mobilità, Assessore alle Politiche Giovanili, esponente Verdi e…??) sostiene che “era un clima intimidatorio: un'azione al di sopra dei toni. La violenza non si fa solo con la fisicità ma anche con le parole”. Alcuni mesi più tardi, in una intervista esclusiva rilasciata per la nostra rubrica, proprio il Consigliere Roberto Mancini dichiara di aver subito insulti e imprecazioni proprio da Sindaco, Volpini e Ceresoni durante l'interruzione del consiglio…Non manca pure l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale Paradisi: “Se mi accorgessi di essere io il problema, non esiterei a farmi da parte”. Intanto ci viene spontaneo pensare perché gli italiani sono tanto scaltri nel gioco del calcio da ben sapere che ad arbitrare una partita ci deve essere un equipe ben lontana da legami con le squadre che giocano, ma rimangono completamente rincoglioniti quando a livello di istituzioni viene ricoperto l’incarico di presidente di un’assemblea con uno stesso esponente della maggioranza. Nel frattempo la bagarre si sposta anche sulla stampa stessa, nel senso che coinvolge proprio il più autorevole quotidiano locale. Una giornalista presente in aula e la sua redazione accusano il Sindaco di essere state scacciate a malo modo, con espressioni poco cordiali. La signora Angeloni tenta di chiarire l’accaduto con due/tre comunicati stampa a suo favore ed in nome della democrazia, della libertà di stampa e delle opinioni. In sostanza, a parte l’equivoco e la verità che anche in questo caso non è emersa, ci si auspica che l’informazione a Senigallia sia sempre più aperta e senza vincoli…
A concludere (o quasi) con la lunga carrellata di dichiarazioni c’è pure l’esponente PD Sardella che non aveva mai osato fare comunicati. E’ la sua prima volta, forse. Di questa esposizione sono apprezzabili sicuramente i toni ben più pacati e rasserenanti, stile Presidente della Repubblica…E comunque il titolo di quest’articolo è tutto un programma: “Senigallia ha bisogno di buon senso”.


Fonti:

Stampa locale di Senigallia: cartacea, online ed audiovisiva
Rai
AnnoZero
Blog di Marco Travaglio – http//:http://www.voglioscendere.it/
http://www.youtube.com/
Enciclopedia on-line Wikipedia
Interviste varie